Ellegi

Lucia Giardi
Ellegi: pseudonimo di?
Lucia Giardi
Che ricordo hai del tuo primo articolo?
Un pezzo corto corto, poco più di una Ansa, pubblicato da un quotidiano in cronaca. Quelli di carta stampata comprati in edicola. Il numero massimo di battute rigidamente stabilito. Una emozione fortissima. Conservo ancora il pezzetto del giornale come una reliquia da custodire, gelosamente, nell’archivio personale dei ricordi. Poi il primo pezzo su Arte e Arti spedito via mail da casa con le foto che non passavano perché troppo “pesanti”. Altra emozione fortissima, un nuovo strumento.
Carta stampata Internet. Hai una tua idea sulla comunicazione del futuro?
Il futuro è legato alle nuove tecnologie. Internet ha modificato spazio e tempo, importantissimi i blog, i giornali telematici, la tv che l’utente può costruirsi su misura, personalizzata. Si parla sempre di più di comunicazione circolare, in cui tutti i media svolgeranno il loro ruolo, tv, radio, giornali, Internet, si incontrano, si intrecciano gli uni con gli altri. Questo è uno scenario per il futuro pieno di potenzialità da sfruttare, con qualche dubbio su quantità, qualità e così via.
Senti il bisogno di una speciale preparazione?
Sono affascinata dalla lingua italiana. E’ incredibile, molto difficile, piena di regole e al tempo stesso di eccezioni. Un delirio! Nello scrivere mi ci sono buttata, fin da piccola. Al ginnasio scrivevo poesie, come molti, racconti. Lo stile “carta stampata” è stato un incontro avvenuto per puro caso all’università e poi dopo girando per redazioni. Ritengo utile ogni tipo di esperienza. Sono sempre alla ricerca di cose diverse, di stimoli nuovi. Sono fondamentalmente curiosa.
Ti sei mai pensata nei panni di un giornalista?
Spesso! Come inviata speciale saltando da un elicottero all’altro nelle zone più impervie e disastrate del mondo o nascosta nella cambusa della barca di Soldini mentre trasmetto la diretta del secolo! Ovviamente tutte cose facilissime e possibili!
E invece cosa ne pensi di questa avventura con il nostro Magazine?
Mi diverte tantissimo. Mi sono trovata subito benissimo. Sempre in lotta con il tempo che non ho mai e sempre in perenne ritardo con errori e sviste niente male. Ma devo tanto al mio “capo”, davvero!
(Febbtraio 2010)