Conosciuto al grande pubblico come autore del celebre Cristo si è fermato a Eboli, il romanzo che nel dopoguerra lo rese partecipe portavoce della condizione sociale e umana del Sud più dimenticato, Carlo Levi è stato un intellettuale poliedrico, vero protagonista della vita culturale e sociale per buona parte del Novecento italiano.
Molte le sue vocazioni artistiche che lo hanno portato a spaziare, con la laurea di medicina in tasca, dalla scrittura alla pittura al giornalismo, all’impegno sociale e politico in un itinerario umano e geografico di ampio respiro.
In occasione dei centoventi anni dalla nascita Torino, la sua città natale, con GAM la Galleria di Arte Moderna e Contemporanea, in collaborazione con la Fondazione Circolo dei lettori, Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Museo Nazionale del Cinema, lo celebra attraverso la rassegna “Tutta la vita è lontano” che con lezioni, dialoghi, mostre, fotografie e cinema accende i riflettori sulla vita di Carlo Levi. Qui il programma completo.
Negli spazi della Wunderkammerdel GAM “Viaggio in Italia: luoghi e volti” raccoglie alcune delle sue opere pittoriche, scelte dai curatori Elena Lowenthal e Luca Beatrice, per mettere a fuoco due degli aspetti che meglio caratterizzano la su arte figurativa: il ritratto e il paesaggio, attingendo sia dalla Fondazione Carlo Levi di Roma, che dal patrimonio della GAM, oltre che da collezioni private e dalla Pinacoteca Carlo Levi di Aliano, il piccolo museo del paese nel cuore della Lucania dove tra il 1935 e il 1936 fu condannato al confino dal regime fascista.
Fin dal periodo del gruppo dei “Sei di Torino”- sei artisti formatisi alla scuola di pittura di Felice Casorati, che tra il 1928 e il 1931 seguirono un percorso artistico comune – il ritratto sarà una delle tematiche più frequenti e di grande significato, realizzato spesso in ambito familiare, ma anche a illustri personalità della cultura e della politica italiana e straniera. Edoardo Persico che legge realizzato nel 1928, che ritrae il critico d’arte con un impermeabile e il volto pallido sotto la bombetta nera, ne è un esempio. Molto intensi anche il Ritratto di Carlo Mollino e il piccolo e familiare autoritratto Il letto (A letto) scelto dalla Biennale di Venezia già nel 1930.
Ritratto e paesaggio, paesaggi naturali e vedute urbane. Con il tema del paesaggio si realizza il viaggio in Italia nei luoghi del cuore e della sua vita. Un’intensa relazione affettiva dal Nord al Sud d’Italia, al Lungomare di Alassio realizzato nel 1928, ai Tetti di Roma sotto la luce della luna del 1951, alla Lucania o alle suggestioni parigine o torinesi. E infine anche Gli amanti della terra (1973) opera degli ultimi anni dove le figure sembrano sprofondare nella terra dello sfondo. Accompagnata dal catalogo edito da Silvana Editoriale, la mostra Viaggio in Italia: luoghi e volti e la rassegna Tutta la vita è lontano rappresentano una felice occasione per meglio mettere a fuoco un uomo e un’artista come Carlo Levi, fuori dagli schemi.