Il colossale allestimento di Nabucco che inaugurò il Festival 2017, elegante e spettacolare con la regia e i costumi di Arnaud Bernard, le scene di Alessandro Camera e le luci di Paolo Mazzon, registrando ben duecentoventuno repliche all’Arena di Verona, sarà disponibile per trenta giorni dalle ore 12:00 di mercoledì 14 aprile 2021, on demand sulla webTV arena.it/tv.
Il dramma, frutto del lavoro del giovane Giuseppe Verdi infervorato di passione politica, è tra i colossal delle stagioni areniane – terzo per numero di serate dopo Aida e Carmen – dalla sua prima rappresentazione del 1938 nell’anfiteatro è stato in cartellone per ventitré Festival in undici diversi allestimenti.

L’ambientazione è trasposta tra il 1848 e il 1860, periodo in cui l’Impero austriaco dominava il Regno Lombardo-Veneto, e il regista legge nel contrasto insito nella vicenda narrata nell’opera – che si esprime nel conflitto tra Babilonia e Gerusalemme – la storia d’Italia di quegli anni turbolenti. Proprio questa visione profondamente risorgimentale suggerita da musica e libretto, propria dei rivoluzionari italiani negli anni in cui Verdi componeva l’opera, a far sì che Nabucco di assumesse, nell’immaginario collettivo, il titolo patriottico per eccellenza, con il suo Va’, pensiero che si eleva come una bandiera ad inno del riscatto nazionale.
Arnaud Bernard, partendo da questa interpretazione, ha reso il dramma più storico, umano e verosimile e tutta la messa in scena ha come ambientazione luoghi ben riconoscibili: il Teatro alla Scala, un bastione semi-diroccato, la sala di un palazzo nobiliare.
Come ha raccontato il regista, la vicenda parte da un momento storicamente ben definito, quasi fosse una fotografia d’epoca: «L’azione si svolge attorno al Teatro [alla Scala] durante una reale rappresentazione di Nabucco, per sottolineare maggiormente quanto l’opera e la musica di Verdi potessero entusiasmare ed accendere gli animi ancor più di mille proclami». Perché, chiarisce Bernard, «sicuramente la colonna sonora di questo periodo storico è stato il melodramma italiano, e in particolare le opere di Giuseppe Verdi».
Il cast, guidato da Daniel Oren, vede George Gagnidze nei panni del protagonista Nabucco, insieme a Susanna Branchini come Abigaille e Rafał Siwek nel ruolo di Zaccaria. Nino Surguladze interpreta Fenena accanto all’Ismaele di Rubens Pelizzari. Completano il corpo di canto Niccolò Ceriani nel ruolo del Gran Sacerdote di Belo, Paolo Antognetti nei panni di Abdallo ed Elena Borin, infine, dà voce ad Anna.
Impegnati l’Orchestra, il Coro preparato da Vito Lombardi ed i Tecnici dell’Arena di Verona insieme a numerose comparse.

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Didascalia immagine

una scena dell'Arena di Verona con l'allestimento di
Nabucco firmato da  Arnaud Bernard
courtesy Fondazione Arena di Verona

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Data: 14 April, 2021