A Verona, Palazzo Maffei Casa-Museo stanno utilizzando le chiusure per il contenimento pandemico per l’ampliamento degli spazi espositivi e la predisposizione di nuovi servizi al secondo piano. In attesa della riapertura, invitano a seguire sui loro canali social tutte le iniziative online e, lo scorso venerdì 26 marzo, è partito “Verona allo specchio” un percorso curato da Luca Scarlini formato da dieci videoracconti sulle opere contenute nell’edificio barocco affacciato su Piazza delle Erbe.

Così mentre i video-racconti de La scienza nascosta nell’arte”, realizzati con l’Università di Verona e il Teatro Stabile, proseguiranno fino a giugno puntando su capolavori della collezione come quelli di Balla, De Chirico, Leoncillo Leonardi, Gaspar Van Wittel – a svelare quanto sapere scientifico si celi in essi – la serie “Verona allo specchio” focalizza su opere che rappresentano una peculiarità della raccolta, legate all’amore del collezionista per la sua città e il territorio.

Mi piace – ha spiegato Luca Scarlini – l’idea di poter raccontare dalle sale di questo bellissimo museo le opere, i paesaggi, gli artisti legati all’identità di questo luogo, che ha una sua forte specificità e una storia anche molto autonoma e distante da quella veneziana. Le opere diventano allora l’occasione di un viaggio alla scoperta di Verona e del Veneto, tra vedute, architetture, pittori e committenti che sicuramente affascineranno molti, come hanno fatto con me in questi trent’anni di frequentazione lavorativa”.

La prima puntata è stata dedicata all’annuncio del moderno nella visione di Altichiero da Verona, artista a cavallo di due epoche, interprete del tempo antico, per il tramite del Petrarca e con riferimenti precisi a Giotto, ma capace di innovative riflessioni sulla prospettiva e l’architettura, che risultano modernissime, così come gli abiti dei protagonisti nelle storie bibliche da lui dipinte.

In quelle che arriveranno con cadenza mensile, ci aspettano: Giovanni Badile pittore e funzionario; Zenone Veronese tra Girolamo Dai Libri, Raffaello e Correggio; Bonifacio de Pitati e il Trionfo della Storia dell’Arte; Jacopo Ligozzi con la sua Danza Macabra interprete della Controriforma; Alessandro Turchi detto L’Orbetto, un istante dal barocco. Ancora: Simone Brentana o le seduzioni del colore; Giambettino Cignaroli un artista e la sua Factory e infine “Il lume di Verona: un ritratto di Scipione Maffei”, lo straordinario intellettuale cui si ricollegano le vicende del prestigioso edificio.

Dettagli

Didascalie immagini
(Foto Paolo Riolzi)

  1. Vista da Palazzo Maffei su Piazza delle Erbe

  2. Sala I “Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese…” 

  3. Sala VI “L'ira funesta

  4. Sala II “Mirabilia

In copertina
il logo del ciclo"Verona allo specchio"


I prossimi appuntamenti

  • Il potere dell'arte: Giovanni Badile pittore e funzionario
  • L'anima del pendolo: Zenone Veronese
    tra Girolamo Dai Libri, Raffaello e Correggio
  • Bonifacio de Pitati e il Trionfo della Storia dell'Arte
  • Danza macabra: Jacopo Ligozzi interprete della Controriforma
  • Un istante dal barocco: Alessandro Turchi, detto L'orbetto
  • Simone Brentana o le seduzioni del colore
  • Giambettino Cignaroli: un artista e la sua Factory
  • Il lume di Verona: un ritratto di Scipione Maffei

 

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