Al Mart di Rovereto prosegue fino al prossimo 18 aprile “Caravaggio. Il contemporaneo” una mostra che offre ai visitatori la possibilità di molteplici dialoghi con il “Seppellimento di Santa Lucia“, la prima opera siciliana di Michelangelo Merisi. Il prezioso prestito proveniente dalla Chiesa di Santa Lucia alla Badia di Siracusa, uno fra i suoi capolavori più intensi e drammatici, è lo spunto per riflettere sulla contemporaneità dell’arte di Caravaggio.
Il 28 maggio 1606 per una discussione a seguito di un fallo nel gioco della pallacorda, Caravaggio fu ferito e ferì mortalmente il rivale, Ranuccio Tommasoni con il quale non era la prima volta si trovava a duellare. Se la matrice delle loro risse era sempre femminile, in realtà vi erano anche motivi economici, forse debiti di gioco, ma questioni politiche (la famiglia Tommasoni era notoriamente filo-spagnola, mentre il pittore era protetto dell’ambasciatore di Francia). La sentenza fu severissima e restare a Roma non gli fu più possibile in quanto l’artista venne condannato a decapitazione, che poteva esser eseguita da chiunque lo avesse riconosciuto per strada.
Continuamente in fuga, arriva a Siracusa dopo l’evasione da Malta, il Seppellimento di santa Lucia lo realizza per l’altare maggiore del luogo dove, secondo la tradizione, la santa fu martirizzata. La scena sembra collocata negli ambienti sotterranei e bui delle note latomie sottostanti la Chiesa, nelle quali si trova il sepolcro della martire. Si tratta di un Caravaggio ormai maturo, ossessionato dall’idea della decapitazione, maestro nella regia di composizioni articolate in dipinti sempre più silenti e spirituali.

Nell’esposizione del Mart il capolavoro si sdoppia: come in un gioco di specchi, le opere esposte sono due infatti, con l’originale è esposta una fedelissima replica realizzata con tecnologie innovative da Factum Arte e Factum Fondazione con una fedeltà di riproduzione tale da ingannare anche l’occhio più esperto.
Da un’idea di Vittorio Sgarbi, presidente del Mart, la mostra sottolinea l’attualità spirituale di Caravaggio e questo suo capolavoro si riverbera in una selezione di opere e fotografie contemporanee e, seguendo liaisons concettuali, vengono proposti confronti con il grande maestro dell’Informale italiano: Alberto Burri in un continuo rimando tra immagini, simboli e affinità.
Completano l’evento espositivo il dipinto di grandi dimenzioni I naufraghi (1934) di Cagnaccio di San Pietro, le opere dell’artista Nicola Verlato e del fotografo Massimo Siragusa, alcune fotografie sulla vita e la morte di Pier Paolo Pasolini. Oltre ai nuclei tematici rappresentati da questi accostamenti, la mostra ha due opere-sipario: una di Hermann Nitsch, proveniente dalle Collezioni del Mart, e una di Margherita Manzelli. Infine, ad accogliere i visitatori nel foyer di ingresso, è esposto un dipinto di Andrea Facco ispirato alla Decollazione di san Giovanni Battista di Caravaggio.
Edito da Silvana il catalogo Caravaggio. Il contemporaneo In dialogo con Burri e Pasolini.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. La copertina del catalogo edito da Silvana
    per la mostra
    Caravaggio. Il contemporaneo
    In dialogo con Burri e Pasolini.

In copertina un particolare di:
Caravaggio (Michelangelo Merisi),
Seppellimento di Santa Lucia, 1608 ca
Patrimonio del Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno –
Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione – Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto

Sito web:

Dove e quando

Evento: Mart Museo di arte moderna e contemporanea - Corso Angelo Bettini, 43 - Rovereto

Indirizzo:
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Fino al: 18 April, 2021