Negli ultimi giorni precedenti il Natale Isidoro Di Carace e sua sorella Chiara attendono il fratello Michele che vive nella città cinese di Fujon, è il più piccolo della famiglia abituato da sempre a una certa incuranza verso gli altri, ha chiamato per dire che è in ritardo dopo aver perso la coincidenza di un aereo e per questo non riuscirà ad arrivare prima del mattino seguente. I tre devono riunirsi tutti insieme perché l’anziana madre, adesso ricoverata in ospedale, li ha mandati a chiamare perché ha qualcosa di molto importante da dire a tutti loro.
Nella grande casa sul lago teatro di tutta la loro infanzia, ma anche e soprattutto sacrario dell’intera famiglia da più generazioni, solo il figlio maggiore è rimasto a vivere insieme alla madre ormai vedova da lungo tempo.
Adesso nonostante l’allontanamento forzato della donna la presenza del suo spirito è quanto mai palpabile nella dimora, amplificato dalla forza dell’assenza; il suo canto e finanche i suoi respiri che sembrano emergere dal silenzio, l’hanno già fatta diventare un’altra presenza pronta a unirsi ai fantasmi della memoria già così numerosi e restii, o forse impossibilitati, a lasciare quelle mura.
È un’ora notturna piuttosto tarda quando infine anche Michele giunge a sorpresa in compagnia di Miriam, una ragazza che tutti conoscono per la prima volta rimanendo colpiti dall’incredibile somiglianza che ha con la madre.

Lo spazio della memoria e la rimozione della morte, l’assenza trasformata in presenza ineludibile che non rimuove le tracce di un vissuto trascorso tra le pareti dell’imponente mausoleo, sono i temi portanti in Quasi Natale di Francesco Lagi, film indipendente che il regista ha realizzato adattando per lo schermo un suo testo teatrale; materiale fragile, maneggiato con delicatezza, che beneficia dell’ampio rodaggio sul palcoscenico e della collaborazione con la Compagnia Teatrodilina.

Intrecciando fili interrotti di un passato non troppo lontano che ciascuno dei personaggi ha plasmato diversamente nella propria memoria, lasciando a ognuno frammenti irrisolti e parole taciute difficili da metabolizzare, il film ci consegna un ritratto multiplo di figure irrisolte, incomplete, incapaci di affrontare dolore e nostalgia che naturalmente il flusso del vivere porta sempre con sé, nel fluire del costante cambiamento che trasforma e cancella inevitabilmente anche le cose più care.

Tra leggende navajo e oggetti muti testimoni di desideri e paure, Quasi Natale grazie alla complice partitura composta da Riccardo Amorese, che ne asseconda l’atmosfera di profonda intimità, mette in scena conflitti sospesi e inutili fughe dal dolore esistenziale che prima o poi sa raggiungere tutti. Un accumulo di frammenti incompleti, indizi spesso appena accennati che lasciano aperta la strada a una percezione più profonda, delineano in modo efficace anche la presenza invisibile della madre.

Straordinari tutti e quattro gli interpreti chiamati a dare il proprio contributo a questo intimo Kammerspiel: Anna Bellato incarna la dimessa follia di Chiara, con reazioni scomposte a fior di pelle sempre sul punto di esplodere; Francesco Colella dà forma al sacrificio di Isidoro, incatenato alla responsabilità di portare il nome del nonno paterno; Leonardo Maddalena è Michele, il più sollecito nel volersi allontanare dalla casa per negare ogni dispiacere, e Silvia D’Amico è Miriam, ombra illusoria surrogato di una presenza.

Dato il persistere dell’emergenza che tiene ancora chiuse le sale, Quasi Natale di Francesco Lagi dopo l’esordio nel programma del 38° TFF Torino Film Festival è ora disponibile nell’offerta della piattaforma Sky – primafila premiere. Un’intensa Emozione visiva che sa parlare alle corde più profonde.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Locandina italiana
  2. I tre figli e la presenza nel sacrario di famiglia
  3. Francesco Colella è Isidoro
  4. Anna Bellato è Chiara
  5. Leonardo Maddalena è Michele
  6. Silvia D’Amico è Miriam / L’autore Francesco Lagi / Regista e attori in una pausa sul set

© 2020 Meproducodasolo Srl

IN COPERTINA
I quattro straordinari protagonisti in un’immagine promozionale
© 2020 Meproducodasolo Srl

SCHEDA FILM

  • Titolo originale: Quasi Natale
  • Regia: Francesco Lagi
  • Con: Anna Bellato, Francesco Colella, Silvia D’Amico, Leonardo Maddalena
  • Sceneggiatura: Francesco Lagi
  • Fotografia: Edoardo Carlo Bolli
  • Musica: Riccardo Amorese
  • Montaggio: Marco Signoretti
  • Collaborazione al montaggio: Edoardo Morabito
  • Scenografia: Cinzia Iademarco
  • Costumi: Andrea Cavalletto
  • Produzione: Alfredo Covelli con la collaborazione di GMF Digital per Meproducodasolo Srl in collaborazione con Teatrodilina
  • Genere: Drammatico
  • Origine: Italia, 2020
  • Durata: 87' minuti

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