Splendido esordio alla regia cinematografica per la drammaturga coreana Celine Song, Past lives è un gioiello originale di dolorosa tenerezza, un’opera di amara dolcezza che fin dall’esordio sugli schermi, al 39° Sundance Film Festival di un anno fa, ha raccolto consensi unanimi ovunque.
La sequenza di apertura mostra una donna asiatica seduta al tavolo di un locale tra due uomini, uno bianco e l’altro asiatico, fuori è buio e siamo a New York. Le voci fuori campo degli ipotetici osservatori della scena si domandano che rapporto intercorre tra quei tre personaggi: sono una coppia di turisti orientali con un amico americano, oppure potrebbero essere una coppia multirazziale in compagnia del fratello di lei, o soltanto tre amici senza relazioni romantiche tra loro… il mistero rimane insoluto, anche per certi particolari come un’evidente comunicazione non troppo fluida tra i tre.
Restiamo in sospeso e il racconto si sposta tra le strade di Seoul, Corea del Sud, ventiquattro anni prima di quella sera. I dodicenni Na Young e il compagno di classe Hae Sung sono inseparabili, con un legame così stretto da ipotizzare, ognuno per conto proprio, un futuro insieme per tutta la vita; ma la sorte a volte ha in serbo sviluppi imprevedibili e i genitori di Na Young hanno deciso di trasferirsi in Canada con tutta la famiglia, in cerca di prospettive migliori. Una nuova vita in un altro continente lontano, in cui la bambina avrà il nome occidentale di Nora, sarà certo ostacolo al consolidarsi del sentimento che lega i ragazzi. Ispirato a una vicenda personale della cineasta, che ne ha scritto anche la sceneggiatura originale, Past lives si interroga su questioni metafisiche universali come l’idea di destino, l’essenza dell’Amore e la constatazione che le nostre scelte sono soltanto in parte – per quanto determinante – costitutive delle nostre vite, quasi mai pianificabili.

Straordinario nel non assecondare le aspettative più convenzionali, il film si apre a riflessioni profonde sul coesistere in ogni persona di sentimenti multipli che non si possono annientare a vicenda, ma anche sull’impossibilità di conoscere ogni zona nell’anima della persona amata. Nora introducendo il concetto di In-Yun della cultura coreana, ispirato all’idea d’origine buddista della reincarnazione, spalanca gli orizzonti di spazio e tempo entro cui si sviluppa la sua storia d’amore.

L’attore coreano Teo Yoo, che abbiamo visto glaciale in Vertigo di Jeon Gye-soo ed estroverso nel bellissimo Summer di Kirill Serebrennikov, incarna con struggente purezza la ‘normalità’ di Hae Sung in due diverse stagioni della vita, dalla giovinezza all’ingresso nella maturità. Mentre Greta Lee nel ruolo di Nora offre una prova superlativa ricca di sfumature, con la forte carica emotiva di momenti intensi come l’incontro nel parco, dopo tanto tempo insieme, tra i due protagonisti.

John Magaro, nei panni di Arthur, è abile nel donare simpatia a un personaggio che sulla carta può essere vissuto con insofferenza, amplificando la complessità del racconto. La necessità di lasciar andare parti di noi che i passaggi di tempo cancellano, è alla radice della malinconia che pervade un po’ tutto il film, le ‘vite passate’ a cui il titolo fa riferimento sono certamente legate al In-Yun con lo stratificarsi di esistenze diverse, ma anche alle diverse fasi interiori di una stessa vita.

Dopo le sei candidature ai Golden Globe agli Oscar il film ne ha ottenute soltanto due, come miglior film e miglior sceneggiatura originale; adesso Past lives di Celine Song sarà nelle sale italiane dal 14 febbraio distribuito da Lucky Red, una vibrante Emozione Visiva assolutamente da non perdere.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Locandina italiana
  2. L’immagine di apertura e i piccoli Na Young e Hae Sung
  3. Gli eventi in movimento, si avvicinano a nostra insaputa
  4. Teo Yoo e Greta Lee sono Hae Sung e Nora (Na Young)
  5. John Magaro è Arthur
    © 2023 Twenty Years Rights LLC

IN COPERTINA

Hae Sung e Nora, insieme
© 2023 Twenty Years Rights LLC

SCHEDA FILM

  • Titolo originale: Past lives
  • Regia: Celine Song
  • Con: Greta Lee, Teo Yoo, John Magaro, Seung-Ah Moon, Seung-Min Yim, Won-young Choi, Min-Young Ahn, Yeon-Woo Seo, Kiha Chang, Hee Chul Shin, Jun Hyuk Park, Jack Alberts, Jane Kim, Noo Ri Song, Si Ah Jin, Yoon Seo Choi, Seung Un Hwang, Jojo T. Gibbs, Emily Cass McDonnell, Federico Rodriguez, Conrad Schott, Kristen Sieh, Oge Agulué
  • Sceneggiatura: Celine Song
  • Fotografia: Shabier Kirchner
  • Musica: Christopher Bear & Daniel Rossen
  • Montaggio: Keith Fraase
  • Scenografia: Grace Yun
  • Costumi: Katina Danabassis
  • Produzione: David Hinojosa, Christine Vachon e Pamela Koffler in coproduzione con Khan Kwon e Yale Chasin per Killer Film con 2AM e A24 in associazione con CJ Entertainment
  • Genere: Sentimentale
  • Origine: USA / Corea del Sud, 2023
  • Durata: 105′ minuti