Oggi, è la Giornata Mondiale del Teatro rceata a Vienna nel 1961 durante il IX Congresso mondiale dell’Istituto Internazionale del Teatro su proposta di Arvi Kivimaa a nome del Centro Finlandese.
Dal 27 marzo 1962, la Giornata è celebrata dai Centri Nazionali dell’I.T.I. che esistono in un centinaio di paesi del mondo.
Con i teatri ancora chiusi, nel nostro Paese, quasi ogni istituzione, ha predisposto eventi speciali in streaming per questo fine settimana.
Con alla base un ideale dialogo tra arte e musica all’insegna della bellezza capace di arrivare a toccare tutti i sensi, ha avuto inzio la collaborazione tra il Teatro dell’Opera di Roma e la Galleria Borghese per lo spettacolo “Il suono della bellezza” dove il maestro Daniele Gatti, direttore musicale dell’Opera di Roma, dirige l’Orchestra del Lirico romano in un viaggio musicale che parte dal barocco di Händel e Vivaldi, passando da Paisiello e Mozart, fino ad arrivare al neoclassicismo di Stravinskij ripreso da Rai Cultura, sarà poi trasmesso sulle reti Rai.
La relazione che lega la Galleria Borghese alla musica ha radici profonde che risalgono al suo fondatore, il cardinale Scipione Borghese. committente della Palazzina Pinciana e della sua eccezionale collezione di opere d’arte, il cardinale fu anche protagonista della scena musicale del suo tempo, come brillante mecenate e compositore. Il ritorno della grande musica in questo luogo simbolo di bellezza rinnova il significato profondo di sintesi delle arti che la Galleria Borghese incarna.
Dopo lo straordinario successo dei concerti alla Nuvola e al MAXXI, adesso, con “Il suono della bellezza”, l’Opera di Roma rafforza il progetto Roma Opera aperta: un teatro che mantiene sempre vivo il dialogo con la città e le proprie radici culturali, conquistando spazi e palcoscenici inediti.
“I satiri danzanti di marmo, Apollo con la lira, i pastori giorgioneschi con i loro strumenti, le eroine di Gian Lorenzo Bernini afferrate dagli dei che le inseguono, ma anche il Davide e Golia di Caravaggio, con l’autoritratto in chiave tragica del grande pittore, in quella testa che urla, prima di essere inghiottita dal buio… le opere della Galleria Borghese, quintessenza del barocco romano e allo stesso tempo spazio del neoclassicismo settecentesco, tutte sembrano domandare la voce, il suono, il movimento. Questa straordinaria iniziativa, che vede la collaborazione della Galleria con il Teatro dell’Opera di Roma e con la RAI, è per me di grande importanza perché in un momento difficile riafferma la vitalità della cultura e il desiderio delle istituzioni di lavorare insieme. Non ci sono barriere fra le arti figurative e le arti performative e di questo Gian Lorenzo Bernini, nume tutelare della Galleria e forse anche dell’iniziativa, scultore, pittore, architetto, scenografo, commediografo e attore…. sarebbe stato felice” ha detto la Direttrice della Galleria Borghese Francesca Cappelletti e la Direttrice di Rai Cultura, Silvia Calandrelli, ha aggiunto: “Raccontare la bellezza dell’incontro tra le arti per omaggiare un luogo unico come la Galleria Borghese, patrimonio dell’umanità. È questo il nostro obiettivo, che diventa una nuova occasione per essere vicini alle realtà artistiche e culturali del nostro Paese, in questo momento complesso. Anche per chi conosce già la Galleria Borghese, Il suono della bellezza sarà un’occasione unica per vederla e ascoltarla come mai si è potuto fare prima”.
Il programma si aprirà con l’Ouverture da La clemenza di Tito di Wolfgang Amadeus Mozart. Il soprano Rosa Feola interpreterà alcune delle più belle pagine musicali: Casta diva dalla Norma di Vincenzo Bellini, l’aria di Ilia Padre, germani, addio! dall’Idomeneo di Mozart, Lascia la spina, cogli la rosa da Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Georg Friedrich Händel e, con il basso Roberto Lorenzi, il duetto Rendez-moi donc le bien da Proserpine di Giovanni Paisiello.
L‘étoile Eleonora Abbagnato in coppia con Giuseppe Schiavone omaggiaranno l’Apollo e Dafne di Bernini esibendosi in un passo a due creato appositamente per l’occasione sull’Apothéose tratta da Apollon Musagète di Igor’ Stravinskij.
il programma prevede inoltre le Ouverture da Hercules e da Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Händel e Le Chaos tratto da Les éléments di Jean-Féry Rebel.