Seducente come la città che ospita l’evento, la mediterranea Taormina con i suoi vicoli conturbanti e i dirupi scoscesi che scendono fino al mare, nonché antica colonia di artisti espatriati; seducente come le donne che conobbe e per cui nutrì passioni travolgenti; e come la vita da bohémien condotta a Parigi nei primi anni del ʼ900: è il pittore Amedeo Modigliani.
L’Istituto Amedeo Modigliani gli dedica la mostra Les Femmes – Modigliani Experience, in uno dei luoghi più magici d’Italia, meta privilegiata dei visitatori di tutto il mondo per le straordinarie bellezze paesaggistiche, storiche e naturali.
Nel 2015 un primo lotto della mostra, costituito da cinquantadue opere e denominato Les Femmes, è stato rappresentato a Napoli all’interno del Tunnel Borbonico e successivamente ad Arezzo e Spoleto, attirando un folto pubblico.
L’evento è propedeutico alle celebrazioni del centenario della morte dell’artista livornese (1920), deceduto di tubercolosi a soli trentacinque anni e sepolto nel cimitero parigino di Père-Lachaise, e si focalizza sulla dedizione dell’artista al mondo femminile, coniugando arte e tecnologia. L’esposizione, infatti, presenta contenuti multimediali e tecnologici, filmati e varie animazioni in compositing. È possibile ammirare oltre quaranta opere in formato Modlight, poiché l’Istituto, in quanto divulgatore della vita e dell’arte di Modigliani, dal 2015 si propone di realizzare opere fedeli agli originali per il rispetto dei colori e per le dimensioni, quindi su scala uno a uno; ciò ovviamente è reso possibile dall’acquisizione delle immagini in alta definizione e dalla disponibilità di editori, collezionisti e musei nazionali e internazionali detentori dei diritti.
I materiali sono sensibili alla luce e in grado di rendere alla visione l’esatto cromatismo dell’opera, i cui colori originali sono impressi su una lastra di Perspex; inoltre, grazie a una corona di led, sono esaltati lo spessore dei tratti e delle pennellate, e la visione è resa dunque più immersiva e coinvolgente.
In mostra sono anche documenti e foto d’epoca, di cui molti inediti, correlati alla vita dell’artista, ed è possibile approfondire la conoscenza di ogni singola opera tramite pannelli esplicativi e sistemi tecnologici che consentono il collegamento via smartphone.
Il ricorso a modalità tecnologiche avanzate, che determinano una realtà aumentata e virtuale, rende Les Femmes un evento di maggiore attrazione anche per il pubblico meno avvezzo alla frequentazione di musei e mostre, come i giovani, e contribuisce pertanto a rendere efficace la missione di divulgazione culturale che anima l’iniziativa.
Ora vale la pena soffermarci sulla vita e sui caratteri precipui dell’arte di Modigliani, nota per i volti essenziali e i colli affusolati dei soggetti ritratti.
Nel 1906 poco più che ventenne Modigliani andò a Parigi, incontrò e fu influenzato da Toulouse-Lautrec, poi da Cézanne, e sembrò avvicinarsi ai cubisti pur senza farne parte. Il suo stile era unico e inconfondibile e probabilmente anche molto rapido, dal momento in cui si dice fosse capace di ultimare un ritratto in uno o due incontri al massimo, senza ritocchi aggiuntivi.
Qualcuno disse che farsi ritrarre da Modigliani era come “farsi spogliare l’anima” e ciò era sorprendente per un artista che sembrava concentrarsi più sulle forme che sull’essenza, data la volontà iniziale di farsi scultore. Modigliani sapeva cogliere ciò che è oltre l’apparenza e lo dimostrano proprio i suoi ritratti, che ben poco hanno a che fare con la verosimiglianza. Tra i personaggi ritratti l’amico, e come lui forte bevitore, Chaïm Soutine, e artisti frequentatori di Montparnasse come Picasso, Diego Rivera, Max Jacob.
Inizialmente Modigliani rappresenta delle “teste” e solo successivamente delle figure complete, dall’andamento spiraliforme, e con nudi mossi da una linea ondulata, che hanno suscitato scandalo nel contesto del “ritorno all’ordine” che caratterizza il periodo della prima mostra personale; ritrasse anche donne con cui ebbe relazioni sentimentali come Beatrice Hastings, scrittrice e giornalista, Elvira “La Quique”, cortigiana professionista il cui ritratto sulle cartoline è ritenuto un capolavoro, e soprattutto il grande amore Jeanne Hébuterne, Nota la vita di eccessi condotta dall’artista, comune a molti nell’ambiente dell’epoca a Montparnasse; di lui il pittore Gino Severini diceva: “Quanta gente è più volgare senza bere un dito di vino, di quanto non fosse Modigliani dopo aver preso due o tre assenzi!”. Ma fu proprio quella vita a contribuire al rapido deterioramento della sua salute e a condurlo alla morte, quando dopo essere stato colto in stato delirante sul suo letto, aggrappato a Jeanne, fu ricoverato all’Hôpital de la Charité, ove appunto morì, il 24 gennaio del 1920.
L’Istituto Modigliani si è proposto di riprodurre tutte le opere dell’artista livornese, in consonanza con la tradizione delle “Mostre Impossibili”, che presentano in un unico spazio, tramite copie in dimensione reale e ad altissima risoluzione, l’opera completa dei grandi pittori italiani del XV e del XVII secolo, permettendo così ai visitatori di conoscere l’intera produzione di un grande artista. Dal giugno 2017 nella sede di Spoleto, in cui la collezione Modlight dell’Istituto è permanentemente visitabile, lavora anche un gruppo qualificato di operatori informatici per sostenere le campagne di crowdfunding che mirano a raccogliere i fondi necessari, da parte della comunità internazionale dei donatori appassionati d’arte, per completare la mostra Modlight di tutte le 337 opere secondo il catalogo generale di Ambrogio Ceroni.
Didascalie immagini
- Immagine della mostra
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IN COPERTINA
Immagine della mostra
[particolare]
Orari:
fino al 16/09
dalle 10:00 alle 23:00
dal 17/09 al 21/10
dalle 10:00 alle 20:30
Dove e quando
Evento: Les Femmes – Modigliani Experience
- Fino al: – 21 October, 2018
- Sito web