Amore come un abbraccio nella natura durante un’escursione tra i boschi, glabro e nudo come l’amore libero degli hippies, che unisce corpi adamitici riecheggiando le sculture di Apollo e Dafne; amore che unisce in sorrisi spensierati e goderecci davanti a delle cozze e del buon vino, amore simbiotico nel tenero morso di una madre al suo neonato, o nel legame tra un bambino e il suo pupazzo, quasi a ricordare il valore perpetuo degli oggetti transizionali di Winnicott. Ecco cos’è Minime d’amore; un viaggio attraverso il sentimento più cantato nel tempo da poeti e scrittori, un viaggio tra gli scatti inediti e iconici di Letizia Battaglia, istantanee di piccolo formato in cui uomini e donne, madri e figli, bambini e giovani, sono colti nella bellezza autentica di un gesto o un afflato amoroso. La mostra, curata da Agata Polizzi, si svolge presso la Galleria palermitana “Francesco Pantaleone Arte Contemporanea”.

Nelle foto di Letizia Battaglia la vita scorre, autentica, e nel suo flusso l’artista intravede e immortala momenti veri, fragili e umani dell’esistenza, che raccontano le molteplici manifestazioni di quella forza potente e complessa che è l’amore, sia esso eros, legame filiale, amicizia, o genuina fraternità. Una narrazione densa di emotività viscerale, quindi, di carnalità mai volgare, di riflessione intima ma anche di ironia scanzonata.
L’amore è fuori moda?”, chiesero a Roland Barthes, che parlò dell’amore come sentimento impopolare nell’ambiente intellettuale, svalutandolo. Agata Polizzi aggiunge anche che per Barthes l’amore era “una Giulietta che abita al venticinquesimo piano, senza un balcone e senza un Romeo a contemplarla”; oggi persiste ancora una gran diffidenza nei confronti dell’amore, forse perché spaventa, forse perché rende vulnerabili. Amare presuppone un atto di donazione incondizionata, un rischio, un tuffo nell’incertezza, la possibilità di soffrire, di sfuggire al controllo razionale. L’amore vero è incontrollabile; arriva, pervade, stravolge e puoi solo fingere che non sia così. Ma non è solo la relazione complessa tra due individui; è una dimensione ben più ampia di relazioni, contesti, sfaccettature, che Letizia Battaglia sa attraversare nella sua eterogeneità di toni e ragioni, con immagini iconiche, viste come modelli di coraggio e libertà da più generazioni.

La mostra vuole far conoscere quei fotogrammi di vita, vita di persone che il tempo ha disperso e che hanno certamente amato. Di esse la fotoreporter mostra un arcobaleno di sentimenti e di emozioni, dall’alchimia degli sguardi innamorati alla dolcezza dell’amore materno, alla fedeltà di un animale al suo padrone, al narcisismo, all’abbandono. C’è, nella fattispecie, la dignità di Felicia Impastato che abbraccia la fotografia del figlio Peppino, la passione dei corpi che si intrecciano, il turbinio doloroso di chi vuole dare alla luce una nuova anima, l’amore tra sorelle che sanno di poter contare sempre l’una sull’altra.“Infine c’è l’amore per la vita, che è la sola ragione per continuare a sorridere e sopravvivere al tempo, alla paura, alla mancanza di libertà, alla povertà, all’ignoranza, alla solitudine. Su tutto c’è l’amore di Letizia per la bellezza che, attraversando il suo occhio d’artista, si tuffa nell’immagine e la rende irripetibile”, scrive Agata Polizzi.

Ecco a voi dunque la vita, rappresentata con veracità impudica e profonda delicatezza nelle immagini di Letizia Battaglia, che sembra dirci quanto davvero valga la pena viverla.

Didascalie immagini

  1. Letizia Battaglia, Milano, 1971, courtesy Letizia Battaglia & Francesco Pantaleone Arte Contemporanea
  2. Foto di Letizia Battaglia
    (fonte)
  3. Foto di Letizia Battaglia
    (fonte)

IN COPERTINA
Letizia Battaglia, Milano, 1971
courtesy Letizia Battaglia & Francesco Pantaleone Arte Contemporanea
[particolare]

Luogo:
Francesco Pantaleone Arte Contemporanea,
Via Vittorio Emanuele, 303 – Palermo

Orari:
martedì – sabato / 15:00 – 19:00

Dove e quando

Evento: Letizia Battaglia. Minime d’amore
  • Fino al: – 14 February, 2021
  • Sito web