In mostra nell’incantevole Isola Bella di Taormina è “Sulla rotta del cuore” di Concetta De Pasquale, a cura di Andrea Guastella e progettata dalla direttrice del Parco archeologico Naxos, Gabriella Tigano.
I padiglioni bioarchitettonici di Villa Bosurgi, mimetizzati nella roccia e di rara suggestione, instaurano una naturale corrispondenza con le opere dell’artista, che vuole omaggiare la viaggiatrice ottocentesca Lady Florence Trevelyan ripercorrendo le sue rotte con carte nautiche e installazioni.
È un omaggio onirico perché le quindici rappresentazioni pittoriche di Concetta De Pasquale evocano anziché descrivere: in Sea Universe I, ad esempio, baluginano impronte umane che richiamano apparizioni metafisiche, forse sacre, nel blu di un fondo marino su cui sfumano parvenze fossili; luci diffuse, indefinite, come quelle del mondo esterno filtrato da una visione subacquea; così anche in Sea Universe III, dove la forma fossile primeggia e striscia, spiralizzante, sotto una fiumana di impronte sabbiose che fluiscono come anime nello Stige; fasci di luce si irradiano dalle impronte quasi radiografiche di Sea Universe IV, mentre altri raggi più su dischiudono le convessità di una valva; ma le bozze di luce che riecheggiano gli esperimenti dagherrotipici di Sea Universe cedono il posto al rimando ai frottages nella serie di The Breathing Sea, acquerelli in cui la carta si “imbarca” donando all’opera le venature delle foglie, rivelando qui e là una stella marina, o murici, o “cuticchi”[1], tra tonalità tenui come pastelli.
Sono esposte anche un’installazione site specific, cioè una barca che rappresenta il punto nevralgico della mostra, nonché quattro carte nautiche. “Non si tratta ovviamente di semplici tracciati – afferma il curatore – ma di visioni che riassumono in chiave onirica le tappe del viaggiare, o come accade nei grandi dipinti alle pareti, di segni impressi dall’artista sulla carta col proprio stesso corpo. Queste ultime opere, dedicate all’universo mare, sono state realizzate da Concetta durante un soggiorno in Indonesia ed esposte in mostre organizzate a Bali e a Bandung, dall’Ambasciata d’Italia e dall’Istituto Italiano di Cultura di Jakarta. Rappresentano gli abissi così come può vederli chi non si limita a navigarvi sopra, ma lasciandosi trasportare dalle placide correnti, li attraversa dall’interno”.
Lady Florence Trevelyan, filantropa e botanica vissuta tra ʼ800 e ʼ900, fu esiliata dalla corte inglese e intraprese un viaggio per mare, dalle coste atlantiche dell’Europa fino allo stretto di Gibilterra, al Nord Africa e alla Sicilia, giungendo proprio a Taormina, ove visse dal 1884 al 1907. Concetta De Pasquale ne è affascinata, al punto da lavorare con passione sul tema di una navigazione immaginaria. Ma “vi era più di una fascinazione” – commenta la direttrice Tigano – poiché Florence, “grazie all’innata passione per i giardini, contribuì a definire il paesaggio naturalistico che oggi è arrivato a noi: un po’ mediterraneo, un po’ esotico per via delle essenze di origine tropicale che vi fece impiantare accanto alla ripiantumazione di cespugli autoctoni. Di fatto Lady Florence inseguendo la sua “rotta del cuore” ha avuto il merito di creare un poco alla volta un habitat ideale per numerose specie viventi, un perfetto ecosistema che ancora oggi fa di Isola Bella un’affascinante oasi di verde.. in mezzo al mare”.
[1] Termine siciliano che indica i sassi di mare
