Sono ripercorsi miti e culture antiche al Palazzo del Vermexio di Siracusa con la mostra Argentovivo, un’esposizione di antiche monete dal Medagliere del Museo archeologico Paolo Orsi. Il visitatore è condotto in un viaggio immersivo nel passato con l’ausilio di mezzi digitali, che supportano nel racconto e nella visualizzazione dei disegni che compaiono su ogni pezzo. Nella combinazione tra superficie metallica e digitale, tra tecnologia e tradizione, le monete sembrano prendere vita, vivificando a loro volta anche il passato. La dimensione epica si fa presente e conturbante, assumendo una veste onirica e ultraterrena che con i suoi effetti illusionistici ammanta le rappresentazioni di dei, ninfe, eroi.

C’è Aretusa nel tetradramma in argento di Kimon, Zecca di Siracusa, del 400 a.C. circa: un diadema le trattiene i capelli, due collane impreziosiscono il suo collo, mentre nel retro Nike vola con la corona d’alloro sopra un carro trainato da cavalli.
Nel tetradramma in argento, Zecca di Naxos, 450 a.C. circa, compare Dioniso di profilo, con l’edera in testa donatagli da Gea; nel verso è raffigurato Sileno, vecchio dio antecedente a Dioniso ed emblema di vinificazione e ubriachezza, mentre porta un kantharos alla bocca.
Nel decadramma in argento, Zecca di Agrigento, 400 a. C. circa, vola un auriga, forse Akragas, simbolo della città di Agrigento; un’aquila sopra di lui reca tra gli artigli un serpente, forse per nutrire i suoi figli, mentre il granchio in basso rappresenta l’omonimo fiume. Nel lato opposto due aquile ghermiscono una lepre gravida, ricordando il racconto di Eschilo quando narra delle uccisioni di Agamennone e Menelao dopo la caduta di Troia.

Ed ecco il ritorno di Persefone, con la fiaccola accesa dalla madre, mentre Nike l’accoglie e celebra la sua gloria, nel tetradramma in argento di Eukleidas, Zecca di Siracusa, 410 a.C.; il verso celebra Atena, raffigurata in primo piano e contornata da delfini: la dea infatti ha restituito la pace alla città di Siracusa, il nemico è fuggito e le creature marine sono tornate a nuotare.
Argentovivo, dunque, arrivato ora alla sua seconda edizione, apre un varco sul mondo antico, trasportando il visitatore nei miti e nelle leggende che lo connotano, rese più accostanti e coinvolgenti dai linguaggi multimediali. L’esperienza è interattiva e per un pubblico senza età, dai bambini agli appassionati di storia.
