Grazie a un protocollo d’intesa tra la Fondazione Orestiadi di Gibellina e la Fondazione Mandralisca di Cefalù nasce “Intrecci”, esposizione in cui le opere classiche del museo cefaludese – uno dei musei siciliani più visitati – si incontrano con le opere contemporanee del Museo delle trame mediterranee.
Le realizzazioni di Alighiero Boetti, Mimmo Paladino, Jonica Xherri e Michele Canzoneri, dunque, si confrontano con l’ampia ed eterogenea collezione del barone Enrico Pirajino di Mandralisca.

Le opere sono state scelte attentamente dal direttore del Museo gibellinese, Enzo Fiammetta, in vista del dialogo tra passato e presente, tra l’epoca antica e quella novecentesca. Non è un caso se pensiamo che il fil rouge della raccolta baronale è stato proprio l’incontro tra opere e artisti, oltre alla volontà di divulgare arte e cultura; tutti principi cardine che hanno condotto Enrico Pirajino alla realizzazione della Fondazione nel 1853 e del Museo Mandralisca.
Il dolce far niente di Alighiero Boetti affronta il tema della scrittura, rappresentato dalla disposizione rigorosa e impersonale di lettere colorate che potrebbero far pensare al mondo dell’enigmistica o agli abbecedari dei bambini; in realtà la poetica sottesa è ben più complessa perché l’opera metalinguisticamente riflette sul concetto di serialità e ripetitività dell’opera stessa. Essa è collocata nella biblioteca del barone Mandralisca, che custodisce circa settemila reperti, tra cui incunaboli.

Sulle tracce del primo cristianesimo tra Tunisia e Sicilia, di Mimmo Paladino, è collocata nella sala che presenta prevalentemente opere di arte sacra del ʼ400. L’opera fu manifesto di una mostra presentata al Museo del Bardo di Tunisi, che ripercorreva le origini cristiane della Tunisia, ove predicò Sant’Agostino; essa dunque mostra come i temi sacri siano vivi anche nel mondo contemporaneo.
Nella Sala della Pinacoteca, che custodisce un antichissimo portolano, sono collocate il Tappeto mediterraneo della libanese Jonida Xherri e lo Sbarco di Ruggero II in Sicilia di Michele Canzoneri. Il Tappeto è costituito da centinaia di mattonelle in ceramica ideate in atelier a Gibellina dai giovani dei centri siciliani di prima accoglienza; l’opera pertanto incarna aspettative, malinconie e affanni dei migranti che hanno attraversato il mare e transitato in Sicilia. Ma il portolano in mostra “interviene” indicando nuove speranze, nuove possibili rotte, fisiche e virtuali, per percorrere il Mediterraneo.

Lo Sbarco di Ruggero II in Sicilia sembra proseguire il legame stabilito da Michele Canzoneri con la storia siciliana e cefaludese; egli infatti è celebre per la realizzazione del ciclo di vetrate del Duomo normanno di Cefalù e la leggenda narra che Ruggero II volle edificare un tempio nella stessa città per ringraziare Dio di essere scampato a un naufragio. L’opera è una scultura in ceramica dominata dal blu del mare, in cui la cifra concettuale ed evocativa materializza il fascino subito dall’artista per il sincretismo tra culture e popoli che è peculiare dell’isola.
L’opera di Carla Accardi, Frammenti, è custodita nell’ultima sala, insieme al celebre Ritratto d’ignoto marinaio di Antonello da Messina. Ivi, quindi, si accostano due capisaldi della storia dell’arte, uno mirabile esponente del Rinascimento italiano, l’altra fiera scardinatrice dei linguaggi figurativi italiani del dopoguerra; quindi l’astrattismo segnico dell’Accardi si confronta con l’imperscrutabilità di sorriso e sguardo del famoso marinaio.

La mostra “Intrecci”, dunque, vuole proseguire gli intenti del barone di Mandralisca intrecciando tempi e spazi solo apparentemente distanti, perché la conoscenza e l’educazione alla bellezza non conoscano distanze e confini.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Alighiero Boetti, Il dolce far niente
  2. Mimmo Paladino, Sulle Tracce del primo cristianesimo Tra Tunisia e Sicilia
  3. Jonida Xherri, Tappeto Mediterraneo
  4. Carla Accardi, Frammenti

IN COPERTINA

Carla Accardi, Frammenti

 

Orari:

tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00;
nei giorni di Natale e Capodanno
dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00

Sito web: https://www.fondazionemandralisca.it/categorie/categoria-67

Dove e quando

Evento: Intrecci

Indirizzo: Museo Mandralisca, Via Mandralisca 13, Cefalù
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Fino al: 07 Gennaio, 2024