Al Convento del Carmine di Marsala è in mostra “Resta, esisti, resisti”, di Loredana Longo e a cura di Sergio Troisi. Loredana Longo è conosciuta per la sua poetica demolitiva e ricostruttiva, basata sull’azione della rottura che prelude a una nuova vita, a una rinascita. Come quella operata dai giapponesi quando saldano con l’oro le parti delle cose che si rompono, rendendole dunque più preziose.

La mostra si compone di opere e installazioni che l’artista ha realizzato negli ultimi anni. Tre i nuovi lavori: “Sulla loro pelle”, “Victory” e “Nessuno vincerà ma tutti ci feriremo”. La prima è un’installazione site specific di dieci lavori in tessuto intagliato, bruciato e indurito dal cemento. I pannelli di stoffa sono sospesi tra le volte del convento, sotto il loggiato nel cortile esterno, movimentati dalla luce solare e dal vento di Marsala che originano frementi ricami luminosi. All’installazione è abbinata la performance che dà il via all’evento e durante la quale l’artista “libera” tre giovani dal blocco di cemento che imprigiona i loro piedi.
Una riflessione – afferma Loredana Longo – sulle emergenze contemporanee, dalle migrazioni alla violenza
sulle donne, che ho voluto condividere con il pubblico di Marsala
”.
L’installazione “Nessuno vincerà, ma tutti ci feriremo” si fa portavoce delle inquietudini per il futuro dell’umanità e del pianeta, scossi da guerre, pandemie, crisi ambientali. Uno stuolo di mani in cemento, ventidue nella fattispecie, impugna colli di bottiglia spezzati, aguzzi, pronti a conficcarsi nella carne; afferma Troisi: “Giacciono sul pavimento, come un esercito sgominato – e ricordano il guerriero caduto di Guernica con in mano la spada spezzata – o al contrario pronto a rialzarsi, e ancora una volta il tempo dell’azione si mantiene in bilico tra il resoconto di ciò che è accaduto e l’attesa di quel che potrà avvenire. Lo sappiamo, il nostro orizzonte oscilla indeciso; ogni spazio, fisico ed esistenziale, deve essere costantemente conquistato o difeso. Ogni confine che sembra proteggerci minaccia gli altri ma anche noi stessi se ci avviciniamo troppo, e ci condanna allora all’immobilità”.

Mantenuta in mostra l’opera “Gold Heel”, colpita e danneggiata da un visitatore durante la serata inaugurale; è stata messa in sicurezza con una base di supporto e mantenuta nella sua collocazione per consentire comunque al pubblico di conoscerla, ed è quindi avvenuto inconsapevolmente un happening, manifestazione peculiare dell’arte contemporanea in cui il visitatore è coinvolto in prima persona nell’opera/performance. In “Gold Heel”, quindi, è esposta la scultura in ceramica risultante dalla performance (documentata da un video) in cui avviene uno scambio comunicativo tra l’uomo e la materia, tra l’artista e l’argilla cruda, che riceve colpi di boxe. Dallo scontro avviene l’affrancamento: il tacco di una scarpa dorata è infilato nella pelle ancora plastica della creta, forse un marchio che ricorda l’importanza dell’energia femminile per aprire un nuovo, possibile, creativo scenario nell’uso della forza.
L’iconica scultura “Victory”, in cemento e tessuto mimetico, presenta una parola cui Longo fa ricorso da anni in opere concettuali dalle forme e dai materiali differenti in cui però manca sempre una lettera, che può essere monca, smarrita, caduta, rotta. Il messaggio è chiaro: nessuna vittoria è perfetta e assoluta.

Il progetto espositivo, dunque, è l’emblema di un’attività di ricerca ventennale, che parte dalla Sicilia e da Milano per approdare in contesti internazionali, con un’estetica della distruzione (così Longo ha definito la sua arte) che dirompe e dissacra. Come quando nella serie “Explosion” vengono fatti esplodere interni, arredi e altri status symbol borghesi, o quando il fuoco si imprime, distruttivo ma purificatore, sulla materia di “Carpets”. Ecco dunque a Marsala l’arte di Longo, eversiva ma propositiva.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Loredana Longo, Nessuno vincerà ma tutti ci feriremo, 2023, 22 pugni di cemento e colli di bottiglia
  2. Loredana Longo, Sulla loro pelle, installazione di 10 lavori in tessuto intagliato e bruciato, cemento e colore incarnato chiaro, 350×140 cm circa ognuno.
  3. Loredana Longo vandalizza Victory a Pantelleria, 2017 © Enrico Hoffman

In copertina

Loredana Longo, Nessuno vincerà ma tutti ci feriremo, 2023, 22 pugni di cemento e colli di bottiglia (particolare)

Orari

da martedì a domenica
10:00-13:00 e 19:00-21:00

Dove e quando

Evento: Loredana Longo. Resta, esisti, resisti.

Indirizzo: Convento del Carmine - Piazza del Carmine - Marsala
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Fino al: 15 Ottobre, 2023