Ultimi preparativi alla Fondazione Taormina Arte Sicilia per la Turandot in programma venerdì 21 luglio (con replica domenica 23 luglio) in scena al Teatro Antico di Taormina nel nuovo allestimento con regia, scene e costumi di Giancarlo del Monaco e luci di Wolfgang von Zoubek. Sul podio della Taormina Arte Festival Orchestra sarà il Maestro Gianluca Martinenghi, il coro lirico “Francesco Cilea” preparato dal M.°Luigi Petrozziello e il Coro di Voci Bianche “BiancoSuono” da Agnese Carrubba.
Nel cast Gabrielle Mouhelen nel ruolo del titolo, Marcelo Puente in quello di Calaf, mentre Lana Kos sarà Liu e Ruben Amoretti Timur; Manel Esteve, Andrea Galli e Orlando Polidoro interpreteranno rispettivamente Ping, Pong e Pang.

Per Giancarlo del Monaco, alla vigilia dei suoi ottant’anni e dei sessanta di carriera artistica, si tratta della prima esperienza a Taormina. Al riguardo, ha dichiarato: «Questo teatro è il perfetto spazio teatrale e basterebbe solo illuminare queste imponenti rovine che lo circondano per un’immersione nella storia. Tuttavia l’impero romano è ben lontano dalle atmosfere cinesi della Turandot e per ricreare il contesto della storia pucciniana abbiamo pensato, insieme al light designer Wolfgang von Zoubeck, con il quale collaboro da molti anni, di stilizzare la scena con un palcoscenico minimalista al centro del quale si erge un cubo che segna le entrate di ogni personaggio, una sorta di scatola cinese che gira su un perno mostrando, nei cambi di azione, le sue diverse facciate. Altro elemento di attenzione sono stati i ruoli dei personaggi, caratterizzati da una drammaturgia del colore che si riflette tanto sui costumi quanto sulle maschere, denunciando una simbologia attinente alla funzione scenica: oro per l’imperatore, giallo-verde per il coro, rosso per i saggi, marrone per Liù e via dicendo. Per Turandot – conclude – ho cercato di valorizzare anche certe intrinseche caratteristiche di genere, la tragicommedia in primis, e ho pensato di vestire Ping Pong e Pang, gli elementi ironici e stemperanti del dramma, da Arlecchino, Brighella e Pantalone, ispirandomi anche ai personaggi della Commedia dell’Arte che lo stesso Strauss prevede in Arianna a Nasso».

L’opera, che rientra nelle celebrazioni del centesimo anniversario della morte di Giacomo Puccini (avvenuta il 29 novembre 1924), avrà un finale a sorpresa, proprio in memoria e tributo al grande compositore.