A Milano, da questa sera al 3 marzo al Teatro Studio Melato, torna in scena l’opera-dibattito sulla legalità che debuttò nella stagione 2011 al San Carlo di Napoli, approdando nel 2017 al Piccolo, dove compì un’ulteriore evoluzione narrativa, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e, in particolare, con il Corso di Sociologia della Criminalità organizzata di Nando dalla Chiesa.
“Se dicessimo la verità. Ultimo capitolo“, da un’idea di Giulia Minoli, la regia di Emanuela Giordano, la drammaturgia dello spettacolo, di volta in volta, si arricchisce di storie riguardanti la regione in cui è presentato. Il lavoro di ricerca e di scrittura si avvale della collaborazione delle università partner: CROSS-Osservatorio sulla Criminalità Organizzata, LARCO-Laboratorio Analisi e ricerca sulla criminalità organizzata – Università degli Studi di Torino, Università di Pisa – Master in Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione, Università di Bologna – Master Gestione e Riutilizzo di Beni e Aziende confiscati alle mafie.
Pertanto, dopo tante storie raccontate, la forma scenica si è modificata grazie a una narrazione segnata dal bisogno di capire il nostro prossimo futuro, minacciato da un disimpegno che lascia ancora più spazio al potere criminale, alla “prassi” della corruzione come modus vivendi.
Le autrici sottolineano: «Purtroppo, non possiamo più parlare solo di “infiltrazioni del crimine” ma di “complicità con il crimine”, di “prassi criminale” a cui ci stiamo abituando, con distratta colpevolezza. Il teatro non dà lezioni di vita e non ci offre soluzioni a buon mercato, offre stimoli e opportunità di conoscere e di riflettere, questo noi cerchiamo di fare, con convinzione, pensando soprattutto ai ragazzi. E proprio ai ragazzi ci rivolgiamo con un lavoro che, parallelamente, realizziamo nelle scuole di tutta Italia perché lo spettacolo non sia solo un’occasione isolata ma parte di un percorso di avvicinamento a temi fondamentali per la loro crescita».