In occasione della celebrazione del bicentenario della nascita di Fëdor Dostoevskij avvenuta a Mosca l’11 novembre 1821 (30 ottobre nel calendario Giuliano allora utilizzato in Russia), dopo la prima nazionale al teatro Gobetti di Torino, da martedì 14 a domenica 19 dicembre è in scena al Teatro Elfo Puccini di Milano “Memorie del sottosuolo” una messa in scena di Marco Isidori dal romanzo del 1864, uno dei testi chiave dello scrittore.
I Marcido fanno esplodere la tendenza dostoevskijana che attraversa sotterraneamente il loro lavoro con lo spettacolo dove Paolo Oricco è protagonista assoluto del monologo. Però non è ‘solo’ sul palco in quanto lo ‘accompagna’ lo scenario/sipario, un’opera pittorica ispirata all’affresco staccato di Palazzo Abatellis a Palermo e, nelle note di regia, si legge: ≪Senza questo specifico/speciale attore, lo spettacolo da Dostoevskij non sarebbe stato concepibile; ha visto la luce del palco perché Paolo Oricco ha infuso completo sé medesimo nel progetto, resistendo all’ustione che da lì promanava, fino a diventare il vincitore di quel rodeo poetico.≫.
Marco Isidori, prosegue: ≪L’allestimento scenografico della rappresentazione ha comportato la realizzazione pittorica di un’unica grande pala/sipario intitolata “Trionfo della Morte”. A questo proposito occorre parlare dell’invenzione artistica di Daniela Dal Cin come di una parte (organo) strettamente solidale al lavoro sia registico che interpretativo, anzi, si può azzardare l’ipotesi che si tratti della stretta filiazione di un medesimo pensiero, condotto con una pluralità di mezzi artistici diretti verso un comune risultato drammatico…
Il “Disegno” del sipario “Trionfo della Morte” ci presenta con la nettezza caricata della grafia potente della Dal Cin una “schermata” veritiera del contemporaneo girone a vuoto dell’infernale/attuale valzer del “comunicato”. L’ allegoria ci restituisce con spietata grottesca terribilità, un’inquadratura impudica, ma purtroppo incontestabile, dell’insania totale che questo valzer della mala ciancia vaporizza per l’universo mondo disseccando la fonte della com-unione≫.