In scena domenica 29 gennaio, alle ore 21:00, nel Teatro della Casa del Popolo di Vingone Rita Atria, l’evento dal titolo “Nei Lager c’eravamo anche noi” ideato da Gaetano Pacchi per celebrare il Giorno della Memoria 2023.

Prodotto e realizzato dalla Compagnia Teatrale “Attori & Convenuti” in collaborazione con la nostra Associazione culturale e con il patrocinio del Comune di Scandicci – che ha inserito l’evento cartellone delle celebrazioni ufficiali – e della Sezione di Scandicci di “Arcigay Firenze Altre Sponde”, si basa sulle testimonianze di tre uomini rinchiusi nei campi di concentramento nazisti perché omosessuali.
Questi uomini avevano un triangolo rosa cucito sulle uniformi e descrivono i supplizi, le torture e le violenze inflitte dalle SS.
Definiti “feccia dell’umanità”, secondo il criminale disegno concepito da Heinrich Himmler, i “Rosa Winkel” non dovevano avere alcun diritto di vivere sul suolo tedesco perché, se “quel vizio” avesse continuato a diffondersi, sarebbe stata “la fine del mondo germanico”. Gli omosessuali dovevano essere sterminati.
Di forte impatto emotivo sono i racconti dei tre detenuti, sopravvissuti a quelle sevizie. Un ricordo che scaturisce lentamente, sepolto sotto la brace del dolore, che affiora a fatica, ma che, poco a poco, si fa sempre più forte per trasformarsi in una domanda pronunciata ad alta voce – “Perché tutto questo?” – in una richiesta di condanna (soprattutto nei confronti di coloro i quali “si sono voltati dall’altra parte”, nella ferma volontà di “non dimenticare”.

Danno voce a Josef, Frederick e Pierre, rispettivamente Giulio Meoni, Massimo Campolmi e Lorenzo Gaioni.
Heinrich Himmler (quando, nel febbraio del 1937, espone il suo folle e criminale progetto ai generali delle SS) e Rudolf Franz Höss (quando, in carcere, prima di essere giustiziato, riferisce il trattamento che a Sachsenhausen era riservato ai “triangoli rosa”) sono interpretati da Giovanni Conticelli.
Il quadro storico e culturale è descritto da Wolfango Tedeschi, che ricopre il ruolo del narratore.
La regia e l’impianto scenico sono di Gaetano Pacchi, mentre i brani musicali sono stati composti per l’occasione dal professor Franco Bonsignori.