Il Teatro Alla Scala ha proposto nel cartellone 2023, dal 13 aprile al 5 maggio, per otto date, l’opera di Donizetti “Lucia di Lammermoor“ eseguita nella sua interezza secondo l’edizione critica di Gabriele Dotto e Roger Parker con il ripristino dell’armonica a vetro, il cui utilizzo mancava dalla Scala dal 2006.
Spettacolo che avrebbe dovuto inaugurare la stagione 2020/2021 sospesa poi a causa della pandemia.

Il libretto scritto da Salvatore Cammarano è tratto dal romanzo “The bride of Lammermoor” di Walter Scott.
La prima andò in scena a Napoli al Real Teatro di San Carlo nel 1835. L’opera subì diversi cambiamenti  dovuti al fatto di andare incontro alle esigenze delle varie protagoniste. La versione più “cambiata” è quella francese “Lucie de Lammermoor“ per la prima a Parigi.

La vicenda si svolge alla fine del 1500 in Scozia nel castello di Ravenswood e narra di una storia d’amore tragica, in cui la protagonista impazzisce, commette un omicidio e muore per amore, non reggendo il dolore di un sentimento ostacolato e irrealizzato; con la sua dipartita distrugge anche il cuore dell’amato che la segue compiendo un gesto estremo.
Così termina la travagliata storia tra Lucia ed Edgardo, attorniati da cattiveria e menzogne dove anche i legami di sangue non valgono nulla dinanzi al potere ed alla reputazione.

Il cast stellare brilla di voci importanti e famosissime nel mondo dell’opera: Enrico è il baritono Boris Pinkhasovich, una voce potente e sapientemente utilizzata, è stato convincente nel suo ruolo di fratello senza scrupoli pur di salvare nome e casato.
Lucia è il soprano Lisette Oropesa che oltre ad avere una bellissima presenza è dotata di voce splendida, in questa parte è stata messa  molto a dura prova, che però ha superato brillantemente; per lei standing ovation alla fine dell’opera e applausi a scena aperta in fondo alla scena della pazzia.
Edgardo è il celebre tenore Juan Diego Flórez, che illumina ogni palcoscenico sul quale sale da quanto ventiduenne diventò improvvisamente una star per la straordinaria voce che anche oggi ha svettato tra tutte; straordinario nella parte finale dove è riuscito a trasmettere tutta la sua disperazione, sicuramente un brivido sulla pelle ha attraversato tutto il pubblico stregato dal momento che grazie anche alla sua arte scenica è riuscito a creare.

Normanno è il tenore Giorgio Misseri che ha interpretato e cantato perfettamente il suo ruolo.
Raimondo, basso, è  un ruolo condiviso tra  Michele Pertusi e Carlo Lepore al suo debutto nel ruolo.
Nella penultima replica Pertusi ha cantato benissimo, senza incertezze un ruolo che gli calza a pennello; Arturo è il tenore Leonardo Cortellazzi che ha cantato correttamente la sua parte; Alisa è il mezzosoprano Valentina Pluzhnikova, allieva del Teatro, ha cantato molto bene utilizzando al meglio la sua bella voce.

La regia, le scene e i costumi di Yannis Kokkos, già presente alla Scala in diverse produzioni, si è avvalso della collaborazione di Anne Blanchard, insieme hanno posto la vicenda in epoca moderna ma nulla è tolto alla storia, tutto è stato reso più credibile dalle luci di Vinicio Cheli e i video di Eric Duranteau.

La direzione del maestro Riccardo Chailly è stata energica e l’orchestra è stata all’altezza del maestro con il momento magico dell’utilizzo della glassarmonica qui composta da cilindri di egual diametro ma di diversa lunghezza.
Il coro del Teatro alla Scala ha cantato con vigore. Teatro pieno in ogni ordine di posti e pubblico in delirio alla fine di una importante produzione.
Scrosci di applausi per tutti e standing ovation per Lucia, ma unanimi consensi  per tutto il cast che ha regalato uno spettacolo molto emozionante.

Dettagli

Didascalie immagini

foto © Brescia e Amisano
courtesy Teatro alla Scala

  1. locandina di sabato 29 aprile 2023
  2. l’ira di Edgardo
  3. la follia di Lucia
  4. le lotte di potere
  5. Lucia innamorata
  6. i due innamorati