Il teatro Dante Alighieri di Ravenna apre la stagione d’opera 2021/2022 con un titolo raro: “L’isola disabitata” di Franz Joseph Haydn, uno dei maggiori rappresentanti del classicismo viennese, un’azione teatrale in due parti su libretto di Pietro Metastasio da “L’infedeltà fedele” di Giambattista Lorenzi, considerato il più importante librettista dell’opera buffa napoletana del suo tempo.
Scritta nel 1779 e rappresentata la prima volta a palazzo Eszterházy, è la decima opera che il compositore scrive per la corte dove svolgeva il compito di maestro di cappella.
Si potrebbe definire un’opera di “transizione” con influenza del barocco da un lato e di fine settecento dall’altro, ascoltandola è impossibile non pensare a Gluck e Mozart.
I personaggi sono solo quattro a differenza di altre composizioni molto più ricche di presenze: Giuseppina Bridelli, soprano, è Costanza, una bella voce ed un’ottima interprete, un canto fluido e morbido, a proprio agio in questo repertorio affrontato già da molti anni.

Anna Maria Sarra, soprano, è Silvia, un timbro importante, deciso, una tecnica che le permette molte sfumature, una carriera molto ben avviata tra repertorio classico e barocco.

Gernando, tenore, è Krystian Adam, polacco, una bella voce con un’ottima dizione, una carriera divisa tra seicento e settecento.

Enrico, basso, è Christian Senn, cileno ma adottato dall’Italia , con la sua voce profonda e sicura affronta un repertorio a lui molto congeniale.

I quattro personaggi si muovono su di un palcoscenico quasi vuoto, pochi elementi ma molto simbolici e videoproiezioni che fanno da cornice alla vicenda dove solitudine, ricordi, nostalgia sono conditi con il sentimento che alla fine storirionfa: l’amore.

Una storia senza tempo che potrebbe essere di un lontanissimo passato, di ieri ma anche di domani.

La regia, le scene,le luci e i video sono di Luigi De Angelis, la drammaturgia e i costumi di Chiara Legani, l’aiuto regia e video di Andrea Argentieri e la responsabile dell’allestimento è Giuliana Rienzi inoltre molte altre persone hanno collaborato alla realizzazione di questo spettacolo.

La direzione è affidata al giovane e talentuoso maestro Nicola Valentini, violoncellista, che ha diretto l’ensemble Dolce Concento da lui stesso fondato nel 2014, un insieme di musicisti di altissimo livello tra i quali il polistrumentista Jacopo Raffaele qui al fortepiano.
Il pubblico, tra cui numerosi giovanissimi, ha accolto con grande entusiasmo questo spettacolo, applausi a non finire per tutti, tant’è gli artisti hanno concesso un breve bis riprendendo la parte finale del magnifico quartetto conclusivo.