Inserita nella Stagione Lirica e di Balletto del Teatro di San Carlo, a 130 anni dalla composizione, venerdì 17 febbraio – ore 20.00 – il pubblico italiano scoprirà L’incantatrice (Čarodejka), opera in quattro atti di Pëtr Il’ič Čajkovskij (1840 – 1893) su libretto del drammaturgo russo Ippolit Vasil’yevich Shpazhinsky (1844 – 1917), tratto dall’omonima opera teatrale.
Composta tra il 1885 e il 1887, durante la piena maturità artistica del compositore russo, Čarodejka debuttò a al Mariinskij di San Pietroburgo nel 1887 con la direzione dello stesso Čajkovskije precedendo di poco alcuni indiscussi capolavori come la Sinfonia n.5 in mi minore op. 64 (1888) e il balletto La Bella Addormentata (1890).
Terzultima opera (seguiranno La Dama di Picche del 1890 e Iolanta del 1891), Čajkovskij descriveva il personaggio di Kuma in una lettera indirizzata a Emilija Pavlovskaja che avrebbe dovuto ricoprire il ruolo della protagonista: «All’apparenza Nastas’ja è una donna perduta […] ma nell’intimo della sua anima c’è una forza, la forza dell’amore. Per questo amore lei è pronta a sacrificare tutto. […] Perché, altrimenti, si amerebbero personaggi come Violetta o Carmen?»
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L’incantatrice di Ippolit Shpazhinsky (1844 – 1917) è una tragedia basata su una leggenda del XV secolo ambientata nella città russa di Nizhny Novgorod, che debuttò nel 1884 presso il Teatro Maly, e superò presto, in quanto a numero di rappresentazioni, tutti gli altri spettacoli di Mosca e San Pietroburgo. Nel ruolo della protagonista Nastasya, detta ‘Kuma’, grandi attrici come Maria Ermolova e Maria Savina. Molto colpito dall’opera fu lo stesso Čajkovskij che ne vide una messa in scena nel 1885.
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Ambientata nell’ultimo quarto del quindicesimo secolo in una taverna di Nizhny Novgorod. Nastas’ja (Kuma), l’affascinante proprietaria, si è inimicata, respingendolo, Mamyrov, braccio destro del principe Nikita Danilovich Kurliatev. Mamyrov per vendicarsi diffonde la voce che Nastas’ja sia un’incantatrice (La maliarda era il titolo originale) in grado di far innamorare di sé qualsiasi uomo le si palesi di fronte. Nikita Kurljatev, padre del principe Jurij, si innamora follemente di Natas’ja ma, non essendo corrisposto, cerca di ottenere comunque il consenso della ragazza. Mamyrov racconta tutto alla moglie di Nikita, la principessa Evpraksija, mentre suo figlio Jurij giura di vendicarla. Quando arriva di fronte a Natas’ja il principe Jurij si rende conto di esserne innamorato. Insieme i due progettano di fuggire durante la notte, ignari delle trame ordite da Mamyrov, desideroso di vendetta non solo nei confronti di Nastas’ja ma anche sulla famiglia di Nikita, su cui la sua perfidia produrrà effetti devastanti.
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La narrazione, che dischiude gli elementi tipici della fiaba russa, minimi comuni denominatori che potrebbero essere analizzati secondo La morfologia della fiaba di Vladimir Propp, presenta spunti che non lasciarono immuni Čajkovskij, reduce da numerosi viaggi in Europa, ammiratore dell’opera italiana, francese e tedesca, spettatore assiduo nelle grandi capitali. Per esempio, il conflitto tra padre e figlio, causato da una donna ‘incantatrice’, è il rapporto chiave sia nella Traviata e nel Don Carlo, (composti da Giuseppe Verdi rispettivamente nel 1853 e nel 1867) e la principale caratteristica di Kuma, ammaliare,la ritroviamo in Violetta Valery (anche se Kuma non è una cortigiana – nella versione qui proposta da David Pountney intrattenitrice non in un’osteria del XV secolo, ma in una maison de plaisir del XIX secolo), e anche in Carmen, nell’opéra-comique di Bizet, del 1875, che folgorò Čajkovskij (Kuma però si discosta da Carmen per una condotta morale retta e intransigente).
Una scena di di Čarodejka (L'incantatrice)
Gli elementi magici, propri dei racconti popolari russi, sono comuni anche alle saghe germaniche, cui attinse Wagner, e che Čajkovskij ebbe modo di applaudire srcrivendo  “[…] a Bayreuth abbiamo assistito a qualcosa che i nostri nipoti e i loro figli ancora ricorderanno […]”, dopo aver assisitito all’inaugurazione del Festival, nel 1876, in qualità di corrispondente per un giornale russo.
Per questa importante produzione del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo in collaborazione con il Teatro São Carlos di Lisbona, la direzione è affidata a un giovane Zaurbek Gugkaev, allievo di Valerij Gergiev, alla guida di Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo con anche la partecipazione del Corpo di Ballo del Teatro e la coreografia di Renato Zanella.
Il cast vocale, dettagliato nella colonna di destra, è composto dai solisti del Teatro Mariinskij, in un progetto di Larisa Gergieva (Direttore Artistico dell’Accademia del Teatro Mariinskij). La regia è del britannico David Pountney, firmano scene e costumi rispettivamente Robert Innes-Hopkins e Tatyana Noginova.
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Giovedì scorso, durante la conferenza stampa con il direttore d’orchestra e il cast di Čarodejka, un gruppo di studenti del Liceo Classico Giambattista Vico di Napoli ha presentato ai giornalisti, e a molti studenti intervenuti in platea, una breve performance improntata su Čarodejka. Gli studenti del Liceo Vico sono stati chiamati a svolgere, all’interno di un progetto alternanza scuola/lavoro, uno studio sulla drammaturgia dell’opera, che sfocerà nella realizzazione di un cortometraggio che verrà trasmesso nelle scuole di Napoli e sui canali del Teatro di San Carlo.

Dettagli

L'INCANTATRICE (Čarodejka)

opera in quattro atti

libretto di Ippolit Vasil’yevich Shpazhinsky
dalla sua tragedia omonima

musica di Pëtr Il'ič Čajkovskij

Direttore | Zaurbek Gugkaev

Maestro del Coro | Marco Faelli

Regia | David Pountney

Scene | Robert Innes Hopkins

Costumi | Tatiana Noginova

Coreografia | Renato Zanella

Direttore Corpo di Ballo | Giuseppe Picone

Luci | Giuseppe Di Iorio


Personaggi e Interpreti

  • Principe Nikita Kurljatev, vicario del Gran Principe a Nižnij-Novgorod,  Jaroslav Petrjanik (17, 24, 25 febbraio) / Ivan Novoselov (18, 19 febbraio)
  • Principessa Evpraksija Romanovna, sua moglie, Ljubov’ Sokolova (17, 18, 19, 24, 25 febbraio)
  • Il Principe Jurij, loro figlio, Nikolaj Emcov
  • Mamyrov, un anziano diacono / Kud’ma, uno stregone, Aleksej Tanovickij
  • Nenila, sua sorella e dama di compagnia della principessa, Ljudmila Gradova
  • Ivan Žuran, valletto del Principe, Grigor Werner
  • Nastas’ja, detta "Kuma", padrona di una locanda presso il fiume Oka, una giovane, Marija Bajankina (17, 24, 25 febbraio) / Ekaterina Latyševa (18, 19 febbraio)
  • Foka, suo zio, Denis Beganskij
  • Polja, amica di Kuma, Anna Barhatova
  • Balakin, un ospite da Nižnij-Novgorod, Artëm Melihov
  • Potap, un mercante ospite, Lev El’gardt
  • Lukaš, un mercante ospite, Vitalij Dudkin
  • Kičiga, un pugile, Jurij Evčuk
  • Paísij, un vagabondo vestito da monaco, Savva Hastaev

Produzione del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e del São Carlos di Lisbona

Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo

 

Uno scatto durante la presentazione alla stampa di L'incantatrice (Čarodejka), opera in quattro atti di Pëtr Il'ič Čajkovskij Una scena di di Čarodejka (L'incantatrice) Una scena di di Čarodejka (L'incantatrice) Una scena di di Čarodejka (L'incantatrice) Alcuni studenti del Liceo Classico Giambattista Vico di Napoli per il progetto di alternanza scuola/lavoro Una scena di di Čarodejka (L'incantatrice)

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Date: 20170217 - 20170225