A Milano, debutta domani sera alle ore 20:00 (trasmessa in diretta da Radio3), “La più elegante, la più raffinata partitura di Puccini” secondo Victor de Sabata, La rondine che non rientra fra i titoli più eseguiti del compositore, anche se in questi mesi sono numerosi i teatri internazionali che l’hanno inserita in cartellone sotto il doppio pungolo del centenario e della pubblicazione dell’edizione critica. Un saggio antidoto all’onnipresenza delle opere più note e regolarmente programmate. La genesi della partitura contribuisce a spiegarne l’originalità: all’inizio degli anni ‘10 Puccini era confortato dal trionfo della Fanciulla del West al Metropolitan, ma in difficoltà con il suo editore dopo la morte nel 1912 di Giulio Ricordi, cui succedeva il figlio Tito II con cui i rapporti non erano altrettanto buoni.

Il compositore guarda ancora all’estero e accetta la commissione del Carltheater di Vienna, un lavoro di carattere leggero su libretto di Heinz Reichert e Alfred Willner: nelle intenzioni di Puccini non esattamente un’operetta, piuttosto una commedia intrecciata su ritmi di valzer, simile per alcuni versi al Rosenkavalier (1911) di Strauss con cui condivide anche il tema della maturità emotiva e della rinuncia femminile. Le incertezze sul libretto, poi affidato a Giuseppe Adami, e soprattutto lo scoppio della Prima guerra mondiale che vedeva Italia e Austria su fronti opposti, portano alla rottura del contratto con Vienna: La rondine viene battezzata nel 1917 a Montecarlo con la direzione di Gino Marinuzzi, che dirigerà anche la prima scaligera nel 1940. L’unica ripresa al Piermarini risale al 1994 grazie alla cultura e sensibilità di Gianandrea Gavazzeni.

Il Centenario pucciniano, per Riccardo Chailly e per il Teatro alla Scala, rappresenta la continuazione di un progetto che si sviluppa da anni: riportare alle scene le opere del compositore secondo criteri esecutivi credibili e aggiornati, come è ormai prassi per autori come Rossini e Verdi, esplorando genesi, varianti, ripensamenti e offrendo a chi ascolta un ritratto capace di restituire la complessità dell’artista.
La Rondine in scena per un totale di sei rappresentazioni fino al 20 aprile è firmata da Irina Brook con scene e costumi di Patrick Kinmonth e un cast composto da alcuni dei giovani artisti italiani in più rapida ascesa: Mariangela Sicilia (Magda), Matteo Lippi (Ruggero), Rosalia Cid (Lisette), Giovanni Sala (Prunier) e il ritorno di Pietro Spagnoli (Rambaldo).
Nelle parole di Riccardo Chailly per la Rivista del Teatro, “La struttura è complessa, studiata nei minimi dettagli, ma all’ascolto suona estremamente naturale; tutto è superato dalla fluidità del canto, della melodia e dall’orchestrazione. Ma la forza delle individuazioni, la fluidità dei dialoghi, la modernità dei tratti danno un fascino tutto particolare a questa singolare commedia che gioca col passato e col presente, e fonde fra loro tanti stili senza per questo perdere di vista la sua organicità”.

Nella tela sonora de La Rondine dominano certo i valzer, ma intrecciati con sbalorditiva naturalezza con altre danze,
tra cui il quick step, il tango, la polka, lo slow fox e un intero panorama di citazioni e autocitazioni: non solo Strauss (Richard e Johann) ma il mondo delle Valses nobles et sentimentales di Ravel e le nuove prospettive aperte da Stravinskij.
L’opera (ripresa dalle telecamere di Rai Cultura e trasmessa in differita da Rai5) sarà eseguita secondo la recentissima edizione critica a cura di Ditlev Rindom (Ricordi 2023), che ha potuto avvalersi per la prima volta dell’autografo pucciniano, creduto a lungo perduto e resosi disponibile soltanto in anni recenti.

Dettagli

La rondine
di Giacomo Puccini

Commedia lirica in tre atti
Libretto di Giuseppe Adami

Direttore Riccardo Chailly

Regia Irina Brook

Orchestra e Coro del Teatro alla Scala

Dove e quando

Evento:

Indirizzo: Teatro alla Scala - Via Filodrammatici, 2 - Milano
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Date: 04 Aprile, 2024 - 20 Aprile, 2024