Al Teatro Comunale di Bologna per un dittico inusuale, nuova produzione di due atti unici in prima assoluta e interpretata dal Direttore musicale Michele Mariotti.
Abituati ad assistere a Cavalleria Rusticana – di Pietro Mascagni – con Pagliacci – di Ruggero Leoncavallo – questa volta viene invece abbinata a La voix humaine, una tragedie lyrique composta da Francis Poulenc nel 1958 su libretto di Jean Cocteau e rappresentata, per la prima volta a Parigi al Théâtre national de l’Opéra-Comique, il 6 febbraio 1959 con una interprete d’eccezione, Denise Duval.
“L’accoppiata – spiega il direttore Michele Mariotti – è rivelatrice di elementi comuni tra le due partiture, come l’intimismo con cui vengono tratteggiate le due figure femminili protagoniste. In Cavalleria, Santuzza è sedotta per ripiego e poi trascurata; nella Voix humaine si sente solo la voce della donna, mai quella dell’amante, e si vivono la sua autocommiserazione e la sua autopunizione sotto forma di monologo: la linea telefonica che cade, l’interruzione, sono parte integrante di quest’opera, dove anche il silenzio è suono. Entrambe le protagoniste dei due drammi sono donne sole e fragili, sulle quali il destino si accanisce”.
La regia è stata affidata a Emma Dante che gioca con il colore bianco per La voix humaine e con il nero per Cavalleria Rusticana affermando che si tratta di: “un viaggio d’amore che rende pazzi i protagonisti e che ci fa scoprire i confini tra la ragione e le perdita del senno, in un affascinante affresco dell’animo umano”.
Il sipario si apre su una stanza bianca con letti e comodini bianchi che sembra la camera di un albergo di lusso, ma, con il tempo si trasformerà in una sorta di camera di ospedale per poi chiudersi su se stessa intrappolando Elle (unica interprete dell’opera anche se.la regista sceglie di affiancarle sei attori che in silenzio interagiscono con la protagonista).
Scene sobrie ed essenziali di Carmine Maringola con costumi semplici, ma belli, di Vanessa Sannino. Bellissime luci sapientemente utilizzate da Cristian Zucaro.
A ricoprire il ruolo de La femme, una strepitosa Anna Caterina Antonacci già apprezzata in tantissimi ruoli nei più grandi teatri del mondo capace di fare suo il personaggio in tutti i sensi con una recitazione perfetta in un ruolo dove la simbiosi con il canto è essenziale.
L’Orchestra diretta da Michele Mariotti ci fa immergere in un mondo di suoni che rasenta la perfezione anche perché la partitura è estremamente difficile e il Direttore dà il meglio di sé ottenendo un risultato stupefacente.
Michele Mariotti è reduce da trionfi personali come Les Hugonottes a Berlino, Semiramide a Monaco, Werther ancora a Bologna ricordando l’assegnazione del XXXVI Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana come Miglior direttore d’orchestra del 2016.
Alla fine dello spettacolo ovazioni e standing ovation sia per Anna Caterina Antonacci che per Michele Mariotti.
La seconda parte del dittico per Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, melodramma dal dramma omonimo di Giovanni Verga su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci con la prima rappresentazione a Roma, al teatro Costanzi, il 17 maggio 1890 ottenendo subito un successo che ĺo farà diventare una delle opere più famose al mondo.
La messa in scena, a differenza di come siamo abituati a vedere – piazza, chiesa, taverna – negli allestimenti tradizionali, avviene con dei quadri viventi e gli attori, affiancati dagli allievi della scuola di teatro di Alessandra Galante Garrone.
All’apertura del sipario si intravede subito Lola in una terrazza mentre si trucca facendo sospirare i ragazzi sotto e per tutta l’opera ci saranno figuranti che osserveranno ciò che accade. Tutti sanno, ma nessuno sa niente nella Sicilia di fine Ottocento.
Passano i sei figuranti – che rappresentano i personaggi della passione di Cristo presenti per tutto la spettacolo a fasi alterne – e ogni scena viene sapientemente creata al momento con elementi essenziali che sono la forza di uno spettacolo dove sacro e religiosità sono protagonisti e i veli neri, che coprono i personaggi tra un alone di rispetto e bigottismo religioso, sono di supporto.
Il valore aggiunto è la magia che creano cantanti e attori insieme dove, scene essenziali e quel ripetuto nero con fasci di luci sembrano varcare le tenebre di una tragedia preannunciata. Se Emma Dante usa molti simboli per rappresentare la società, il colpo di teatro avviene alla fine dell’opera,dopo l’uccisione di Turiddu da parte di Alfio, e Mamma Lucia e Santuzza rimangono sole al centro del palcoscenico con l’arrivo della Madonna che si toglie il velo e lo poggia sul capo di Mamma Lucia mentre si chiude il sipario, scelta che ho trovato di forte impatto emotivo e, ancora una volta, sottolineo l’importanza degli attori e mimi negli spettacoli di opera lirica.
Coro e Orchestra sviluppano un connubio perfetto. Il Coro diretto da Andrea Faidutti crea un’atmosfera magica con momenti di autentica commozione e l’Orchestra ci regalano pagine indimenticabili anche per la direzione perfetta con i tempi musicali della partitura.
La compagnia di canto è im perfetta sintonia a cominciare da Santuzza, il soprano romeno Carmen Topciu, perfetta nella voce e nella parte recitativa alla fine applauditissima. Turiddu, il tenore Marco Berti, con una voce potente e avvolgente. Alfio, il baritono albanese Gezim Myshketa, bellissima voce e grande interpretazione. Mamma Lucia, il mezzosoprano Claudia Marchi, interpretazione da manuale e una bellissima voce e non per ultima Lola, il mezzosoprano russo Anastasia Boldyreva, molto brava .
Alla fine grandi applausi per tutti e il ricordo di aver assistito a un bellissimo spettacolo che unisce la sofferenza di una borghese e quella di una popolana attraverso il dramma dell’abbandono mai cosi attuale.
Dettagli
LA VOIX HUMAINE / CAVALLERIA RUSTICANA
Francis Poulenc / Pietro Mascagni
LA VOIX HUMANE
Tragédie lyrique in un atto
Libretto di Jean Cocteau
CAVALLERIA RUSTICANA
Melodramma in un atto
Libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci dal dramma omonimo di Giovanni Verga
Nuova produzione del Teatro Comunale di Bologna
Direttore, Michele Mariotti
Regia, Emma Dante
Scene, Carmine Maringola
Costumi, Vanessa Sannino
Luci, Cristian Zucaro
Coreografia, Manuela Lo Sicco
Assistente alla regia, Gianni Marras
Assistente alle scene, Roberto Tusa
Maestro del Coro, Andrea Faidutti
Personaggi e interpreti
LA VOIX HUMAINE
La femme, Anna Caterina Antonacci
CAVALLERIA RUSTICANA
Santuzza, Carmen Topciu
Lola, Anastasia Boldyreva
Turiddu, Marco Berti
Alfio, Gezim Myshketa
Mamma Lucia, Claudia Marchi
Attori: Sabrina Vicari, Mariella Celia, Marta Zollet, Silvia Giuffrè, Samuel Salamone, Yannick Simons
Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna
Peossime repliche
Questo pomeriggio, ore 15.30
Martedì 18 aprile 2017, ore 18.00