Enorme è stata l’attesa per l’apertura della quarantaquattresima edizione del Rossini Opera Festival, all’insegna del “Rossini Serio” e poco rappresentato. In apertura del Festival 2023 Eduardo e Cristina, attesa da anni nell’edizione critica della Fondazione Rossini e in collaborazione con Casa Ricordi. Una prima edizione, in tempi moderni, grazie al meticoloso lavoro degli studiosi Andrea Malnati e Alice Tavilla. Tra l’altro l’opera, dopo l’oblio, era stata ripresa  solo due volte – nel 1997 e nel 2017 – al Festival  Rossini di Wildbad, ma non in edizione critica.

Si narra che, dopo l’insuccesso di Ermione a Napoli e sotto lauto compenso, Gioacchino Rossini tornò a Venezia accontentando l’impresario del teatro San Benedetto con un nuovo titolo, ma, come sempre, i tempi erano stretti e quindi il musicista cercò una soluzione partendo dal libretto Odoardo e Cristina (scritto da Giovanni Schmidt nel 1810 poi musicato da Stefano Pavesi) e vennero chiamati (da Rossini) i librettisti Andrea Leone Tottola e Gherardo Bevilacqua Aldobrandini che lo riadattarono e così nacque la nuova opera Eduardo e Cristina considerata un “centone” per il riutilizzo di molti brani tratti da altre composizioni rossiniane. Vi si può notare come, gran parte dei numeri musicali, provengano da Adelaide in Borgogna, Ermione, Ricciardo e Zoraide e Mosé in Egitto.

La prima si tenne il 24 aprile 1819 con un’ottima accoglienza e tante furono le repliche nei due mesi seguenti. Successivamente fu replicata al Teatro alla Fenice, al Teatro  alla Scala e al Regio di Torino per poi, dopo il 1840, sparire dalle esecuzioni.

Negli ultimi anni a Pesaro, la generale dell’opera, è divenuta come una vera e propria recita con molto pubblico di addetti ai lavori e anche noi presenti a quella dell’otto agosto.
La messa in scena di questo spettacolo è stata affidata a Stefano Poda apprezzato in tanti spettacoli come Thais (2008) a Torino, Tristan und Isolde (2014) a Firenze e Ariodante (2016) a Losanna solo per citarne alcuni. Il regista -reduce dall’Aida dell’apertura della stagione 2023 in Arena a Verona e che debutterà il 19 settembre al Teatro Regio di Torino, con la rara Juive di Fromental Halévy – a Pesaro ha curato anche costumi, luci, scene e coreografie.

Lo spettacolo si apre con una performance di acrobatici ballerini performer che rimarranno in scena per tutta la durata dell’opera interagendo con cantanti e coro. Dominano i colori bianco e nero in un’impianto fisso costituito da un’enorme gabbia metallica, inoltre l’impianto di luci fredde muta il colore dei ballerini. Il fondo è costituito da frammenti di statue classiche e ai lati, sistemati in delle teche, sagome bianche replicano i capolavori della storia dell’arte del passato. Nel secondo atto, dentro dei cubi, i frammenti delle statue piano piano si ricompongono e, nel finale, appaiono due corpi scultorei abbracciati.

La parte musicale è affidata al maestro Jader Bignamini, che ha operato una lettura interessante coadiuvato da un’eccellente prestazione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, pari a quella offerta dal Coro del Teatro Ventidio Basso diretto dal maestro Giovanni Farina.

Bravissimo il cast della compagnia di canto a partire dal mezzosoprano Daniela Barcellona (Eduardo) tornata al Festival dove aveva trionfato nel 1999 nel Tancredi. I suoi ruoli “en travesti” sono l’eccellenza assoluta e, anche in questo caso, disegna un personaggio a tutto tondo sia vocalmente che scenicamente.
Il soprano Anastasia Bartoli, al debutto in un ruolo rossiniano, ha dato voce a Cristina con una vocalità estesa e potente con ottimi risultati.

Il tenore Enea Scala (Carlo) ha dato prova interpretativa e vocale di grande livello con un bel colore omogeneo e bel registro, senza dimenticare quanto la parte sia impervia.
Il basso Grigory Shkarupa ha dato a Giacomo un bel timbro scuro e dizione perfetta. Molto bene anche il tenore Matteo Roma (Atlei).

Alla fine dello spettacolo scroscianti applausi per tutti i protagonisti di questa ennesima gemma rara. 

Dettagli

Eduardo e Cristina
Dramma per musica in due atti di T.S.B.
Musica di Gioachino Rossini
Edizione critica della Fondazione Rossini, in collaborazione con Casa Ricordi, a cura di Andrea Malnati e Alice Tavilla

Direttore Jader Bignamini
Regia, Scene, Costumi, Luci e Coreografie Stefano Poda
regista collaboratore Paolo Giani

Personaggi e interpreti

  • Carlo Enea Scala
  • Cristina Anastasia Bartoli
  • Eduardo Daniela Barcellona   
  • Giacomo Grigory Shkarupa
  • Atlei Matteo Roma

Coro del Teatro Ventidio Basso
Maestro del Coro Giovanni Farina

Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai

Pesaro, Vitrifrigo Arena
11-14-17-20 agosto 2023

Didascalia immagini

alcuni momenti dell’opera © 2023
courtesy Rossini Opera Festival