Diretto dal “mito della musica” Riccardo Muti, ha illuminato il cartellone della stagione d’opera 2022 del Teatro Regio di Torino, dal 18 al 26 novembre, il leggendario capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart “Don Giovanni“ in un nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo.
Il libretto scritto da Lorenzo Da Ponte è ispirato da numerose fonti letterarie, tra cui “Don Giovanni o sia il convitato di pietra” di Giovanni Bertati per Giuseppe Gazzaniga, ed è il secondo dei tre drammi giocosi – si definivano così le farse del tutto assurde dell’epoca – che scrisse per il compositore. In realtà si tratta di un’opera buffa con elementi tratti dall’opera seria.
La prima rappresentazione avvenne al National Theater di Praga nel 1787, in Italia al Teatro Valli di Roma nel 1811.

Don Giovanni è uno dei massimi capolavori di Mozart non solo per la musica ma anche per l’aspetto psicologico dei personaggi, creato in perfetta armonia con il librettista.
La vicenda è concentrata sulla figura di un nobile cavaliere con una passione smodata per le donne; pur di conquistarle ricorre a qualsiasi mezzo, compreso l’inganno e la menzogna. Nelle sue avventure coinvolge anche il fedele servitore Leporello, il quale è ormai abituato alle pazzie del suo signore.
L’importante cast vede nel ruolo del titolo il baritono Luca Micheletti che, nonostante una forma non perfetta annunciata prima dell’inizio, ha dato prova di grande bravura cantando con voce sicura, muovendosi in scena con padronanza del palcoscenico ed entrando perfettamente nel ruolo del seduttore impenitente unendo dolcezza “Deh vieni alla finestra“ a impeto “Fin ch’han dal vino”.

Donna Anna, soprano, è Jacquelyn Wagner, straordinaria presenza scenica, ha reso molto bene il suo personaggio in cerca di vendetta, ottima voce utilizzata sapientemente per la drammaticità del momento nei duetti con Don OttavioMa qual mai s’offre, oh Dei” e “Fuggi, crudele, fuggi“.
Donna Elvira, soprano, è Mariangela Sicilia, un’altra voce di notevole importanza e perfetta interprete di donna sedotta e abbandonata, ulteriore vittima del rubacuori: “Ah, fuggì il traditore”.
Don Ottavio è  Giovanni Sala, giovane tenore con una tipologia vocale molto adatta per i ruoli mozartiani, infatti si è distinto per canto ed interpretazione: “Come mai creder peggio“ e i bellissimi duetti con Donna Anna.

Leporello, baritono, è Alessandro Luongo, incredibile esibizione per canto perfetto e recitazione impeccabile del complice dei vari misfatti del suo padrone, bravissimo nella famosissima aria “Madamina” con anche un ottimo momento di regia infatti, mentre canta, appaiono sul palcoscenico tutte le tipologie di donne senza distinzione di età e di aspetto. Altrettanto piacevole nei duetti “Eh via, buffone”.
Zerlina, mezzosoprano, è Francesca Di Sauro, anche lei giovanissima con bellissimo timbro e ottima tecnica, ha cantato in maniera ineccepibile il suo ruolo: “Vedrai, carino” e coinvolgenti duetti “Masetto, senti un po’“.
Masetto, baritono, è Leon Košavić, giovane cantante dotato di voce importante e molto piacevole, molto bravo anche nella recitazione del promesso sposo messo alla prova dalla fidanzata raggirata dal seduttore: “Ho capito, signor sì”.
Il Commendatore, basso, è Riccardo Zanellato, voce straordinaria, timbro pieno e potente adattissimo per la parte interpretata.

La regia di Chiara Muti è stata molto particolare ed efficace nel rendere la decadenza provocata dal tempo. I personaggi escono da sottoterra da una facciata di un palazzo in rovina e sembra che prendano vita intorno a Don Giovanni che condiziona le vite di tutti.
Paolo Vettori è l’assistente alla regia. Le interessanti scene sono di Alessandro Camera, assistente Andrea Gregori. I fantasiosi costumi sono di Tommaso Lagattolla, assistente Francesco Ceo. Le luci che hanno dato un importante contributo alla realizzazione dello spettacolo sono di Vincent Longuemare.
Il coro del teatro Regio, diretto dal maestro Andrea Secchi, si è distinto ancora una volta per bravura e professionalità.
Al fortepiano il maestro Alessandro Benigni.

La vera ciliegina sulla torta di questa produzione è il maestro Riccardo Muti, che ha diretto l’orchestra del Regio in maniera sublime creando quella magia che solo un grande si può permettere.
Inoltre per espresso suo desiderio in accordo con il Sovrintendente Mathieu Jouvin, il Teatro Regio ha devoluto l’incasso della prova generale di mercoledì 16 novembre alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus di Candiolo.
Una straordinaria produzione di grandi artisti che hanno creato uno spettacolo che incanta, affascinando il pubblico che infatti l’ha accolto con applausi a non finire, riempiendo il teatro come non succedeva da tanto tempo.

Dettagli

Didascalie immagini

foto © 2022 Andrea Macchia
courtesy Teatro Regio di Torino

  1. Don Giovanni e la sua condanna: le donne
  2. tutti i personaggi “persi” senza il seduttore
  3. Leporello il fido servitore
  4. la foga di Don Giovanni
  5. il rubacuori verso la triste fine