Don Carlo torna a inaugurare la stagione scaligera con una grande produzione volta a riflettere la doppia natura di dramma storico e manifesto romantico dell’originale schilleriano, oltre a mettere in luce le abilità di artisti e artigiani dei laboratori del Teatro che hanno realizzato un impianto scenico unico, in grado di trasformarsi senza interrompere lo svolgimento dell’azione, nei diversi spazi previsti dal libretto, grazie alla spettacolare alternanza di colossali elementi scenografici.

L’opera, che ha inaugurato la Stagione nel 1868, 1878, 1912, 1926, 1968, 1977, 1992 e 2008, quest’anno è affidata al Direttore Musicale Riccardo Chailly sul podio dell’Orchestra del Teatro alla Scala con un cast composto da Francesco Meli come Don Carlo, Anna Netrebko come Elisabetta di Valois, Michele Pertusi come Filippo II, Elīna Garanča come Principessa d’Eboli, Luca Salsi come Marchese di Posa e Ain Anger come Grande Inquisitore. Protagonista di non minore rilievo il Coro del Teatro alla Scala diretto da Alberto Malazzi.

In Don Carlo Giuseppe Verdi propone i temi a lui cari della libertà dei sentimenti, della difficile relazione tra padri e figli e della liberazione dei popoli oppressi sullo sfondo del conflitto tra il potere temporale e quello religioso. Per rendere l’atmosfera sospesa tra ambiente ecclesiastico e secolare, il regista Lluís Pasqual e lo scenografo Daniel Bianco, hanno fatto riferimento all’uso dell’alabastro nelle finestre degli edifici religiosi, ma anche civili. I costumi sono stati realizzati d Franca Squarciapino, le luci sono di Pascal Mérat, i video di Franc Aleu e la coreografia di Nuria Castejón.  

Opera grandiosa e monumentale (la terza scritta da Verdi per la Francia dopo Jérusalem – riscrittura del 1847 dei Lombardi alla prima Crociata – e Les Vêpres Siciliennes del 1855) la cui prima assoluta andò in scena l’11 marzo 1867 all’Opéra di Parigi che allora aveva sede nella Salle le Péletier, poi distrutta da un incendio nel 1873. Il libretto francese di Joseph Méry e Camille du Locle è tratto dalla tragedia di Friedrich Schiller Don Karlos, Infant von Spanien andata in scena ad Amburgo nel 1787. Commissionata in occasione della seconda Esposizione Universale di Parigi (il direttore dell’Opéra, Jules Perrin, aveva proposto Don Carlos oppure Cleopatra dal Giulio Cesare di Shakespeare; Verdi aveva pensato a Re Lear ma soprattutto a El zapatero y el Rey di Zorilla prima di risolvere per Schiller), era in cinque atti con balletto secondo l’uso della “grande boutique”.

La prima italiana seguì di pochi mesi quella parigina e fu Angelo Mariani a dirigere Don Carlo, con libretto tradotto in italiano da Achille de Lauzières, a Bologna il 27 ottobre, protagonista Teresa Stolz. La Stolz interpretò Elisabetta anche nella prima al Piermarini, diretta da Alberto Mazzucato il 25 marzo 1868 dove furono eseguiti cinque atti in lingua italiana con il balletto. La stessa versione in cinque atti e ballabili inaugurerà la Stagione scaligera il 26 dicembre 1868, sul podio Eugenio Terziani, e il 26 dicembre 1878, direttore Franco Faccio. Nel frattempo, per la prima al Teatro di San Carlo di Napoli nel 1872 Verdi aveva modificato il duetto tra Filippo II e il Marchese di Posa e scorciato il duetto finale tra Carlo ed Elisabetta.

Il lavoro di rimaneggiamento riprende e si intensifica insieme a Du Locle per la versione francese di Vienna nel 1882 (“a Vienna – scrive Verdi – i portinai chiudono la porta principale delle case […] le opere lunghe si amputano ferocemente […] dal momento che mi si dovevano amputare le gambe ho preferito affilare e adoperare io stesso il coltello”) e si conclude per la produzione in lingua italiana del 1884 al Teatro alla Scala. Qui Verdi opera non solo una serie di tagli, ma un ripensamento profondo della struttura e in certo modo della natura stessa dell’opera: sopprime l’intero primo atto (ovvero l’antefatto che narra lo sbocciare della passione tra Carlo ed Elisabetta nella foresta di Fontainebleau); riscrive i duetti CarloRodrigo e FilippoRodrigo dell’atto secondo.

Sostituisce l’inizio dell’atto terzo con un preludio e sopprime il successivo balletto; riscrive gran parte della scena FilippoElisabetta dell’atto quarto col successivo Quartetto; abbrevia il finale quarto, a partire dalla morte di Rodrigo; riscrive e abbrevia la conclusione dell’atto quinto. Ne emerge un dramma nuovo, più sintetico e agile in cui, il fattore politico e la figura di Filippo II, prevalgono su quello psicologico/sentimentale e sui personaggi di Carlo ed Elisabetta. Nata da necessità pratiche, la revisione finisce per rispecchiare la propensione di Verdi alla stringatezza drammatica: “i tagli – scrive – non guastano il dramma musicale, anzi accorciandolo lo rendono più vivo”.
Nel 1886 Verdi approva, pur senza esservi intervenuto personalmente, una nuova versione proposta a Modena, che ripristina il primo atto secondo l’edizione Ricordi facendolo seguire dagli altri quattro come ridisegnati nell’edizione scaligera del 1884.

Come tradizione, la Stagione del Teatro alla Scala si apre nel giorno del Santo Patono, il 7 dicembre, e lo spettacolo, ripreso dalle telecamere di Rai Cultura, sarà trasmesso in diretta televisiva su Rai1 e radiofonica su Radio3.
La prima sarà preceduta domani, domenica 3 dicembre, dall’Anteprima per gli Under30 e seguita, fino al 2 gennaio, da sette rappresentazioni tutte esaurite da tempo. Un’ora prima dell’inizio di ogni recita, presso il Ridotto dei Palchi “Arturo Toscanini”, si terrà una conferenza introduttiva all’opera tenuta da Liana Püschel.

Dettagli

Don Carlo
Opera in quattro atti di Giuseppe Verdi
Libretto di François-Joseph Méry e Camille du Locle
Traduzione Achille de Lauzières e Angelo Zanardini

Direttore  Riccardo Chailly
Regia        Lluís Pasqual
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala

Personaggi e interpreti

Filippo II, Re di Spagna Michele Pertusi
Don Carlo, Infante di Spagna  Francesco Meli
Rodrigo, Marchese di Posa Luca Salsi
Il Grande Inquisitore Ain Anger
Un frate Jongmin Park
Elisabetta di Valois  Anna Netrebko (10, 13, 16, 19, 22 dic.)
Maria José Siri (30 dic., 2 gen.)
La Principessa d’Eboli Elīna Garanča (10, 13, 16, 19, 22 dic.)
Veronica Simeoni
(30 dic., 2 gen.)
Tebaldo, paggio d’Elisabetta Elisa Verzier
Il conte di Lerma/Un araldo reale Jinxu Xiahou
Una voce dal cielo Rosalia Cid
 Deputati fiamminghi Chao Liu*
Wonjun Jo*
Huanhong Li*
Giuseppe De Luca**
Xhieldo Hyseni*
Neven Crnić

*Allievo dell’Accademia Teatro alla Scala
**Ex allievo dell’Accademia Teatro alla Scala

Scene            Daniel Bianco
Costumi        Franca Squarciapino
Luci               Pascal Mérat
Video            Franc Aleu
Coreografie  Nuria Castejón

 

Nuova produzione Teatro alla Scala

Didascalia immagini:
alcuni scatti durante le prove
foto © 2023 Brescia/Amisano
courtesy Teatro alla Scala

Dove e quando

Evento:

Indirizzo: Teatro alla Scala - via Filodrammatici, 2 - Milano
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Date: 07 Dicembre, 2023 - 02 Gennaio, 2024