E’ passato oltre un anno e mezzo da quando il Comitato nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri ci comunicò che il nostro progetto, “In fuga dall’ingiusta pece” realizzato con la Compagnia Teatrale Attori & Convenuti di Firenze, era stato selezionato, patrocinato e inserito nel cartellone ufficiale delle celebrazioni.
Da allora non si contano le ore di lavoro per arrivare alla prima nazionale. Però, adesso, lo spettacolo è pronto per il debutto di domani nella città dove dove il Sommo Poeta si spense la notte prossima di, esattamente, sette secoli fa.

olio su tavola, 30×40 cm.
courtesy dell’artista @ 2021 Tommaso Ottieri
Voluto fortemente dalla nostra direttrice Cinzia Colzi, “In fuga dall’ingiusta pece. Un confronto tra due esuli”, è nato da un’idea di Gaetano Pacchi e si fonda sull’opera drammaturgica di Fausto Giunta.
Nel viaggio nel regno dell’oltretomba il tempo non è quello terreno e Dante incontra Bettino Craxi: due personaggi accomunati dallo stesso destino. Il politico fu coinvolto in un processo per un reato analogo a quello contestato al poeta, all’epoca Priore – diremmo oggi Assessore – accusato di “baratteria”, reato riferito alla condotta del pubblico ufficiale che per denaro o altra utilità compia atti contrari al proprio dovere o agli interessi della cosa pubblica.
Entrambi esuli, condannati in contumacia e certi di essere un “perseguitato dalla giustizia”, tra loro si instaura sulla scena un contraddittorio che si fa sempre più serrato e, pur dichiarandosi innocenti, si contestano la condotta tenuta.
Dante invita Craxi a limitare “invettive” e “sdegno”, esortandolo a pensare che se fosse stato “giudicato” al tempo suo, gli sarebbe stata inflitta la pena di morte. Craxi non subisce, ma replica. Nessuno dei due “prevale”, quello a cui si assiste è un confronto senza vinti né vincitori.
L’evento sarà presentato, in forma di reading con Dante Alighieri interpretato da Gaetano Pacchi e Bettino Craxi da Lorenzo Gaioni. La loro lettura verrà intervallata da brani musicali inediti composti ed eseguiti con la fisarmonica da Franco Bonsignori.
Durante il dialogo tra i due personaggi, sullo sfondo, emergeranno dalla pece dissolvendosi in essa, le immagini delle opere dei ventisei artisti che hanno risposto alla “Chiamata” lanciata lo scorso 25 marzo in occasione del Dantedì.
Come già annunciato, è prevista anche la pubblicazione – nella nostra collana “Iperuranio” – di un catalogo collettivo con le immagini e le schede di tutte le opere a cura di Sara Bello ed Elisabetta Morici.
Al vaglio una mostra di tali opere, ma, in epoca covid, è impossibile fare previsioni.
Inizialmente lo spettacolo andrà in scena nelle tre città dantesche: in prima nazionale domani, 14 settembre 2021 alle ore 21, al Teatro Almagià di Ravenna.
Sarà poi ospitato il 21 e il 22 settembre a Firenze e il 12 ottobre a Verona.
Immagine guida per la prima tappa della tournée è l’opera “Baratteria” di Tommaso Ottieri, selezionata dal comitato scientifico.
Gli altri venticinque artisti che hanno risposto alla “Chiamata” sono: Emilia Agosti, Michele-Battart, Dorothy Bhawl, Max Bi, Dario Brevi, Maurizio Ceccarelli, Enzo Cursaro, Marina De Benedictis, Rino Di Terlizzi, Elizabeth, Lorenzo Filomeni, Simonetta Fontani, Ignazio Fresu, Loredana Galante, Michael Gambino, Joe Knife, Sergio Luzzi, Lys, Mimmo Iacopino, Ario Pizzarelli, Francesco Rinaldi, Piero Sani, Giorgio Tentolini, Marco Tidu e Francesco Tricarico che, insieme alla Compagnia Teatrale Attori & Convenuti, ringraziamo ancora una volta per aver aderito alla nostra “Chiamata”.