Cantiere operaUna coppia molto particolare formata dal cantante, autore, flautista Elio e Francesco Micheli, regista d’opera e direttore artistico della Fondazione Donizetti di Bergamo e dello Sferisterio di Macerata, ha creato un “cantiere” decisamente fuori dal comune per avvicinare i giovanissimi all’opera lirica in un viaggio alla scoperta di Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Nicola Campogrande e dei personaggi delle storie che animano i loro capolavori. Da martedì 31 gennaio a domenica 12 febbraio in prima nazionale al Teatro Niccolini di Firenze il Cantiere Cantiere Opera – Il melodramma italiano secondo Elio e Francesco Micheli propone i sei compositori, affrontati ciascuno in due sere consecutive, per un totale di dodici ‘lezioni-spettacolo’, con testi dello stesso Micheli, su quell’universo lirico sconosciuto alla maggioranza con la peculiarità che, se piace davvero, lo si amerà per sempre. Il “cantiere” è una coproduzione Fondazione Teatro della Toscana e Parmaconcerti, con il sostegno della Fondazione Luciano Pavarotti ed è anche inserito nell’abbonamento Il Teatro?#Bellastoria – ideato e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze – rivolto ai giovani tra i 16 e 21 anni.
EuridiceGli albori dell’opera lirica avvennero fra la fine del Sedicesimo e l’inizio del Diciassettesimo Secolo e la prima rappresentazione teatrale fu Euridice musicata da Jacopo Peri su libretto di Ottavio Rinuccini, una composizione realizzata per le nozze di Maria de’ Medici (figlia del granduca di Toscana Francesco I) con Enrico IV di Francia che furono celebrate nella cattedrale il 5 ottobre 1600. Poi, il giorno successivo, il melodramma venne rappresentato a Palazzo Pitti con Francesco Rasi, Francesca Caccini, Vittoria Archilei, Emilio de’ Cavalieri e Jacopo Corsi all’organo. Partendo dal 6 ottobre 1600, quel ‘recitar cantando’ si è evoluto e, per almeno due secoli, è stato il mezzo di comunicazione più diffuso stregando il mondo per la capacità di far convivere le più diverse forme espressive in un’unica, complessa, alchimia. Letteratura, musica, arti figurative e teatro riunite insieme prima che la cibernetica ci abituasse alla cosiddetta ‘multimedialità’ e non ci stupisce se, ancora oggi, resta la forma di spettacolo dal vivo più diffusa al mondo.
Elio e Francesco Micheli hanno spiegato durante la conferenza stampa di presentazione, che nel loro cantiere, invece di costruire, divertiranno e si divertiranno a smontare i pezzi del palazzo Opera per “vedere di nascosto l’effetto che fa”. Vicende appassionanti d’odio e d’amore, protagonisti irresistibili e quasi sempre giovanissimi, la musica come propellente incendiario e un uso formidabile della lingua italiana che, già da sola, è musica. “Nonna Opera”, pur invecchiando, non ha smesso di essere attiva e pimpante, anche mentre le sue creature – cinema e televisione – ce la mettevano tutta per farsi strada nel mondo.
Cantiere-opera 1
Cantiere Opera appare allora come una piccola enciclopedia della lirica, una sorta di albero genealogico della grande opera italiana, per giocare con i tutti i membri di questa famiglia pazzesca… tipo cenone di Natale o una festa di Carnevale con ospiti d’onore i compositori medesimi: Inoltre, grazie alla magia dell’opera (e al potere trasformistico di Elio) prenderanno forma davanti al pubblico gli autori dei principali capolavori operistici affidando ai giovani cantanti (Vittoria De Amicis, Claudia Sasso, Elisa Maffi, Laura Macrì, Marika Franchino, Matteo Desole) le arie più note.
Al pianoforte Simone Soldati in un gioco di società molto serio in cui far incontrare l’anziana signora Opera con tanti amici e parenti: la letteratura, la pop music, il cinema e la tv.
Quindi? Video, letture, improvvisazioni con il pubblico, cantanti d’opera, battibecchi… così… ridendo e scherzando.

Programma dei sei appuntamenti

  • 31 gennaio e 1 febbraio 2017
    GIOACHINO ROSSINI OVVERO LA RIVOLUZIONE IN MUSICA
    Cantiere-opera francesco micheliCome ha fatto un compositore, ispirato tanto in cucina quanto in teatro, a sconvolgere il mondo fino allora conosciuto in poche mosse? Come è possibile che un baby-pensionato come Rossini a 37 anni smetta di comporre opere e continui a vivere serenamente fino alla morte, a 86 anni d’età? Un genio assoluto? Lo Stanley Kubrick della musica o un abile taroccatore? A voi l’ardua sentenza.
  • 2 e 3 febbraio 2017
    VINCENZO BELLINI OVVERO CHE ROMANTICO!
    Misterioso e affascinante, tormentato e romantico. Vincenzo Bellini sì che è un compositore degno di questo nome: come le rock star, è un autentico eccentrico, bello e dannato, capace di far battere il cuore a mezza Europa con le sue storie strazianti. Vincenzo, sul palco o fuori, ti chiediamo: ma che ci fai tu alle donne? Nemmeno le soap-opera brasiliane saranno capaci di tanto.
  • 4 e 5 febbraio 2017
    GAETANO DONIZETTI OVVERO MATTI DA SLEGARE
    Donizetti? Chi è costui? Ma con quante zeta? Probabilmente se fosse una trasmissione TV, sarebbe “Chi l’ha visto?”, considerando che oggi di questo grande campione operistico la maggior parte della gente sa ben poco. Serio, gran lavoratore, complessivamente schivo: il classico bergamasco medio di cui ci sarebbe ben poco da dire se non avesse dato vita alle storie più incredibili e plasmando i personaggi più folli con una musica che non smette di accenderci. Scusate se è poco.
  • 7 e 8 febbraio 2017
    GIUSEPPE VERDI OVVERO FACCIAMO GLI ITALIANI?Cantiere-opera elio
    Riusciranno i nostri eroi a tirar giù il pur beneamato Peppino Verdi dal piedistallo in cui l’ha collocato la nostra memoria, e con lui sdrammatizzare i monumenti post-risorgimentali che occupano le nostre piazze, fino all’idea stessa di tradizione e cultura? Dietro il bronzo di Garibaldi a cavallo, la cartapesta delle scenografie dipinte o lo zum-pa-pà di Verdi c’è l’accanimento di ragazzi e ragazze, nostri predecessori, che hanno lottato per un paese più libero e più nostro, come i protagonisti del Trovatore o della Traviata, eroi che si sono sacrificati in nome di diritti di cui ancora godono i giovani di oggi. Un esempio? Far tardi il sabato sera.
  • 9 e 10 febbraio 2017
    GIACOMO PUCCINI OVVERO BUONANOTTE MELODRAMMA, BUONGIORNO CINEMA!
    Puccini è stato a lungo un compositore tanto amato dal pubblico quanto minimizzato in ambito musicale: un toscanaccio gaudente che non si è occupato tanto di teorizzare il senso del proprio lavoro quanto di farlo, e farlo da dio. Un grandioso profeta che ha anticipato l’uso della musica come sa fare il cinema, sontuosa colonna sonora che avvolge i personaggi di una spettacolare scenografia per le orecchie. Tale dispendio di mezzi per raccontare cosa? Storie di donne che lottano per una vita migliore, salvo soccombere quasi sempre. Davvero profetico, il nostro Giacomino.
  • 11 e 12 febbraio 2017
    NICOLA CAMPOGRANDE OVVERO L’OPERA CHE VERRÀ
    Che gioia poter avere a che fare con un compositore talentuoso, pieno di estro teatrale e, soprattutto… vivente! Quale ghiotta occasione assistere alla nascita di un lavoro, in cui parole e musica si fondono per raccontare una storia. Se poi il libretto di questa nuova opera scaturisce dal De Bello Gallico di Giulio Cesare, la faccenda si fa seria. Le cronache di guerra di un condottiero che intuisce quanto sia importante raccontare le proprie gesta, comunicarle, per conquistare a pieno il potere, ci sono parse, come si suole dire, di scottante attualità. Lunga vita a Nicola Campogrande!

Dettagli

‘Cantiere Opera’, particolare della locandina (Foto: © Filippo Manzini) ‘Cantiere Opera’, locandina Euridice è un melodramma musicato da Jacopo Peri nel 1600 su libretto di Ottavio Rinuccini (Frontespizio del libretto) (fonte) Francesco Micheli ed Elio durante la presentazione alla stampa di ‘Cantiere Opera’ (Foto: © Filippo Manzini) Francesco Micheli (Foto: © Filippo Manzini) Elio (Foto: © Filippo Manzini)

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Date: 31 Gennaio, 2017 - 12 Gennaio, 2017