Nel gennaio 1983 apparve, per la prima volta sul palcoscenico del Teatro dell’Opera di Roma, “Idomeneo, re di Creta” diretto da Peter Maag e con la regia di Luciano Damiani. Dopo ben trentasei lunghi anni, l’opera di Wolfgang Amadeus Mozart viene riproposta in una edizione diretta dal maestro Michele Mariotti (per la prima volta nel teatro della capitale) e firmata da Robert Carsen reduce dal successo romano con “Orfeo e Euridice” e atteso il prossimo febbraio in “Eugenij Onegin”.
“Idomeneo, re di Creta” (K366) è da considerarsi il primo lavoro serio di Mozart, un dramma in musica in tre atti su libretto dell’abate Gianbattista Varesco tratto dall’omonimo libretto di Antoine Danchet per la tragédie-lyrique Idoménée (Parigi 1712) di André Campra.
L’opera fu commissionata al maestro salisburghese dal principe elettore Karl Theodor di Baviera per esser rappresentata in forma privata nel teatro di corte di Monaco e la prima messinscena avvenne il 29 gennaio 1781. In tale versione il ruolo di Idamante  fu scritto per castrato (il giovane Vincenzo Dal Prato) mentre, nelle versioni odierne, è divenuto en-travesti e viene usato il mezzosoprano o il soprano. In una seconda versione – detta quella di Vienna che debuttò il 13 marzo 1786  in forma concerto nel palazzo del Principe di Auersperg – il ruolo fu scritto per tenore ed è questa la scelta dell’ultima edizione romana che lo ha affidato a Joel Prieto. 

Nel libretto si narra un’immaginaria vicenda accaduta subito dopo la fine della guerra di Troia e il venticinquenne Mozart vi ricavò un ampio lavoro ricco di arie, pagine corali e danze. Se l’argomento mitologico preludeva a una classica opera seria italiana settecentesca, la musica si apre invece all’esempio dell’opera francese e al nuovo disegno drammatico proposto da Gluck. Insieme a questi elementi, il compositore propose, per la prima volta, la caratterizzazione musicale dei singoli personaggi e una grande attenzione alla loro psicologia: due aspetti che avrebbero definito il suo teatro musicale. Infatti, “Idomeneo” ne rappresenta una tappa fondamentale in quanto, il trionfo di Monaco, gli diede il coraggio di abbandonare il posto di musicista di corte nella natia Salisburgo e di trasferirsi a Vienna come libero professionista per l’ultimo, folgorante, decennio della sua breve vita.

Il mar Mediterraneo, nella trama dell’Idomeneo, ha un ruolo centrale: dopo la fine di Troia gli abitanti sconfitti, come pure i greci vincitori, ne percorrono le rotte, lunghe e pericolose. A Creta si rifugiano Ilia, figlia del re troiano Priamo, ma anche Elettra, figlia del “vincitore” Agamennone: con loro i profughi dei due schieramenti in guerra, vittime spesso di naufragi, come quello nel quale è coinvolta la flotta del re di Creta, Idomeneo.

Il nuovo allestimento del Teatro dell’Opera di Roma è una coproduzione con il Teatro Real di Madrid, Den Kongelige Opera di Copenhagen e la Canadian Opera Company di Toronto e l’ìdea registica di Carsen è stata di immaginare una grande storia di guerra, e poi di pace nel Mediterraneo, come metafora dell’oggi. Da qui l’idea del coinvolgimento della Comunità di Sant’Egidio proseguendo l’itinerario di collaborazione con diverse realtà romane. Infatti, oltre al cast dei cantanti, i protagonisti che hanno interpretano l’azione drammatica sono migranti e rifugiati inseriti nei progetti di integrazione della Comunità: in scena hanno rivissuto momenti e azioni della loro vite.

Il minimalismo del regista affascina e incuriosisce allo stesso tempo. Robert Carsen, sottolinea: “Lo strabiliante e provocatorio Idomeneo di Mozart, opera sulla responsabilità personale e la moralità, ambientata in un contesto di guerra, è una delle composizioni più intense e potenti mai scritte” e Michele Mariotti, aggiunge: “Idomeneo è il primo capolavoro di Mozart, certamente la prima opera in cui si scava così a fondo nella definizione psicologica dei personaggi. Al di là dell’amore tra Ilia e Idamante, è un’opera in cui le solitudini di ognuno dei personaggi si evidenziano drammaticamente”. Il finale, con il passaggio dei poteri fra i due, il messaggio di ripudio a tutte le guerre è fortissimo: cantanti e coro posano le armi a terra togliendosi mimetiche e uniformi per tornare uomini liberi.

La parte musicale è affidata a una delle giovani e talentuose bacchette, già ascoltata nel titolo nove anni fa a Bologna (ha recentemente trionfato a Parigi con Traviata e la scorsa estate ha regalato una Semiramide integrale indimenticabile al Rossini Opera Festival). Mariotti, a Roma, fin dall’overture, ha iniziato il lavoro di cesello con precisione assoluta e l’Orchestra  lo ha ben seguito. Come detto, l’edizione è quella di Vienna, senza l’aria di Arbace, ma con “Fuor dal mare” reintegrata . Bene anche il Coro diretto dal maestro Roberto Gabbiani.
Il cast di canto si è avvalso di Charles Workman (Idomeneo) già ascoltato alla riapertura del Teatro delle Muse di Ancona sempre in quest’opera. Fra i ruoi femminili Miah Person ha ben interpretato Elettra anche scenicamente. 
Alla fine grandi applausi per tutti per uno spettacolo che ricorderemo per la bravura delle maestranze e per il messaggio di speranza segnalando che la produzione è stata dedicata  a Paolo Grassi nel centenario della sua nascita.

 

Didascalie immagini
courtesy Teatro dell’Opera di Roma
© 2019 Teatro dell’Opera di Roma

 

Idomeneo, re di Creta
Musica Wolfgang Amadeus Mozart

Dramma per musica in tre atti
Libretto di Giambattista Varesco

Prima rappresentazione
Monaco di Baviera, Teatro Cuvilliés, 29 gennaio 1781

Direttore Michele Mariotti

Reegia Robert Carsen

Maestro del Coro Roberto Gabbiani
Scene Robert Carsen e Luis Carvalho

 

Pergonaggi e interpreti 

  • IDOMENEO Charles Workman
  • IDAMANTE Joel Prieto
  • ILIA Rosa Feola /
    Adriana Ferfecka 14 novembre
  • ELETTRA Miah Persson
  • ARBACE Alessandro Luciano
  • GRAN SACERDOTE Oliver Johnston
  • UNA VOCE Andrii Ganchuck *dal progetto
    “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma

Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma

Nuovo allestimento Teatro dell’Opera di Roma
in coproduzione con Teatro Real di Madrid,
Den Kongelige Opera di Copenhagen
e Canadian Opera Company di Toronto

Dal 8 al 16 novembre 2019
(la recensione si riferisce alla replica del 10 novembre)

Dove e quando

Evento: Teatro dell’ Opera di Roma