Il Teatro dell’Opera di Roma ha aperto la stagione con una rarità assoluta “Les vêpres siciliennes” – in versione integrale in francese – affidata al maestro Daniele Gatti. Il titolo mancava dal teatro capitolino dal 1997 dove, anche allora, aprì la stagione con un cast di valore fra cui la compianta Daniela Dessi. I Vespri erano approdati al Teatro Costanzi diretti da Tullio Serafin nel 1940, poi da Gabriele Santini 1956 e da Gianandrea Gavazzeni nel 1964. Les vêpres siciliennes grand opera in cinque atti su libretto di Eugenie Scribe e Charles Duveyrier, musicata da Giuseppe Verdi, ebbe la sua prima rappresentazione al Théâtre de l’Académie Impériale di Parigi il 13 giugno 1855. Seconda delle tre opere che il maestro di Busseto scrisse per i francesi, la prima era stata Jerusalem.
Questo nuovo allestimento è firmato da Valentina Carrasco – collabora con la Fura del Baus dal 2000 – che si è avvalsa del suo team formato da Richard Peduzzi (scene), Luis F.Carvalho (costumi), Peter van Praet (luci) oltre Massimiliano Volpini che ha curato le coreografie. Non è individuabile un’epoca precisa, l’atmosfera è astratta e la rappresentazione si svolge in una cava di pietra dove si scava nei personaggi. La regista argentina spiega: “Un territorio invaso e recuperato da mille popoli che vi hanno lasciato la loro impronta, senza riuscire mai veramente a impadronirsene. Una terra il cui spirito ribelle e silenzioso ci sfugge, ci si sottrae ed elude ogni conquista. In questa Sicilia cosmopolita e atavica si svolge il conflitto tanto verdiano dei Vespri , dove al destino individuale si oppone quello collettivo.” Ascoltiamo anche il Maestro Gatti.
Doverose premesse per comprendere pienamente questo lavoro annotando come i balletti durino una trentina di minuti e non sono mancati i dissensi. Senza fare polemica, bisognerebbe però trovare un modo di spiegare a certa gente come oggi, con le difficoltà economiche anche delle Fondazioni liriche, sia improponibile realizzarli come ai tempi di Verdi.
Sarebbe già un risultato che, chi non apprezza, si sforzasse di non disturbare. Molto bene il Corpo di ballo e gli allievi della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma.
Impossibile dimenticare, anche in futuro, la parte musicale in quanto Daniele Gatti, fin dall’overture, è riuscito a scatenare standing ovation poi confermate anche al rientro dopo gli intervalli.
Giustamente perché la lettura delle pagine verdiane è stata un trionfo con tempi sempre perfetti e l’Orchestra, seguendolo attentamente, non ha mai coperto le voci. Al debutto in questa partitura, il Maestro si è dimostrato validissima bacchetta verdiana.
Piacevolnemte sbalorditi dal Coro, quinto protagonista di un cast stellare. Infatti, Henry (tenore) di John Osborne sempre preciso e perfetto, ha raggiunto livelli elevatissimi. La duchesse di Roberta Mantegna (soprano) spesso perfetta. Procida (basso) di un Michele Pertusi che fa veramente la differenza scenicamente e vocalmente. Guy de Montfort (baritono) di Roberto Frontali veramente bravo. Molto bene anche tutti gli altri personaggi.
Dopo oltre quattro ore di musica si esce dal teatro veramente soddisfatti e già pensando che il Direttore musicale del Teatro dell’opera di Roma, il nuovo anno, dirigerà “Capuleti e Montecchi” di Vincenzo Bellini e, in ottobre “The rake’s Progress” di Igor Stravinskij per poi aprire la prossima stagione operistica con la “Clemenza di Tito”… scusate, ma i melomani programmano in forte anticipo perché, se è impossibile seguire tutto, cercare di perdere il meno possibile è doveroso.
Didascalie immagini
alcuni momenti dello spettacolo
© 2019 Teatro dell’Opera di Roma
Les vêpres siciliennes
Musica di Giuseppe Verdi
Grand-Opéra in cinque atti
Libretto di Eugène Scribe e Charles Duveyrier
Prima rappresentazione assoluta,
Théâtre de l’Académie Impériale
Parigi, 13 giugno 1855
Direttore Daniele Gatti
Regia Valentina Carrasco
Maestro del Coro Roberto Gabbiani
Scene Richard Peduzzi
Costumi Luis F. Carvalho
Luci Peter van Praet
Coreografia Valentina Carrasco e Massimiliano Volpini
Personaggi e interpreti
- Guy de Montfort Roberto Frontali /
Giorgio Caoduro 17 - Le sire de Béthune Dario Russo
- Le comte de Vaudemont Andrii Ganchuk*
- Henri John Osborn /
Giulio Pelligra 17 - Jean Procida Michele Pertusi /
Alessio Cacciamani 17 - La duchesse Hélène Roberta Mantegna /
Anna Princeva 17 - Ninetta Irida Dragoti*
- Daniéli Francesco Pittari
- Thibault Saverio Fiore
- Robert Alessio Verna
- Mainfroid Daniele Centra
* dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma
Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del
Teatro dell’Opera di Roma
con la partecipazione degli allievi della
Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma
Nuovo allestimento Teatro dell’Opera di Roma
Prossime repliche
oggi (19), 22 dicembre 2019 e 7 gennaio 2020
(la recensione si riferisce aalla replica di
domenica 15 dicembre 2019)
Dove e quando
- Fino al: – 07 January, 2020