Anche lo scorso 7 dicembre i riflettori erano puntati su Milano e il suo tempio mondiale della musica lirica. Per la prima volta il Teatro alla Scala, in apertura della nuova stagione, ha proposto “Tosca” (sempre presente nelle varie stagioni, ma mai come titolo inaugurale). Il direttore Riccardo Chailly continua, infatti, il percorso con le versioni di Giacomo Puccini in edizione critica e, dopo Turandot, La fanciulla del West, Madama Butterfly e Manon Lescaut approda l’opera pucciniana più drammatica di Robert Parker per Ricordi.
Facendo un salto nel tempo, era il 24 novembre 1887 quando il dramma La Tosca di Victorien Sardou veniva rappresentato al Theatre de la Port-Saint Martin a Parigi con un successo inaudito anche per un’interprete d’eccezione, Sarah Bernhardt, che ne fece un suo cavallo di battaglia. All’inizio del 1889 Puccini vide il lavoro a Milano, al Teatro dei Filodrammatici, rimanendone così colpito da pensare di ricavarne un’opera e incaricando Casa Ricordi di prendere accordi con l’autore per i diritti.

L’opera lirica in tre atti (rispetto ai cinque di Sardou) su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica debuttò al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900 alla presenza  della Regina Margherita di Savoia  e del Presidente del Consiglio dei ministri, Luigi Pelloux. Visto che la maleducazione non ha data, ricordiamo che il direttore Leopoldo Mugnone, a causa del rumore causato da molti ritardatari, fu costretto a interrompere l’orchestra e iniziare da capo l’esecuzione.

Tornando alla sesta rappresentazione, tre giorni prima di Natale in una Milano scintillante e un teatro esaurito (tutte le date esaurite da mesi), l’allestimento è stato affidato a Davide Livermore –  oramai di casa al teatro scaligero – coadiuvato da un validissimo team, si è avvalso delle scene di Gio Forma, i costumi  di Gianluca Falaschi , le luci magistrali di Antonio Castro e i video D-Wok.

Se la regia televisiva ha consentito un’ottima resa, come sempre, in sala, è tutta un’altra storia. Spettacolo indimenticabile dove tutto ha funzionato e con con veri “coup de theatre” come l’ascesa al cielo finale. Livermore ha raccontato questa storia in modo ineccepibile e in susseguirsi di emozioni visive (n.d.r. il riferimento alla rubrica del nostro Andrea non è casuale).

La direzione affidata al maestro Riccardo  Chailly che ha, innanzitutto, il merito di aver guidato alla scoperta di una Tosca inedita ‘derivante dal suo lavoro di studio delle copie originali delle prime edizioni delle partiture. La differenza più rilevante è il finale con tempi teatrali allungati. Una direzione improntata sulla drammaticità esaltata da un suono nitido magnificando anche l’apporto del Coro (diretto dal maestro Bruno Casoni). La musica scorreva in un avvicendarsi di trepidazioni.

Tosca (soprano) doveva essere interpretata da Anna Netrbenko, ma è stata sostituita da Saoia Hernandez già apprezzata nel ruolo. Perfetta non solo vocalmente ha fornito una performance di grande spessore. Il Cavaradossi (tenore) di Francesco Meli, fin dall’inizio, ha convinto ben calato nella parte. Scarpia (baritono) di Luca Salsi da ricordare. Da manuale Il sagrestano (baritono) di Alfonso Antoniozzi: un vero lusso averlo. Molto bravi anche tutti gli altri e, alla fine, applausi per tutti indistintamente (al debutto si sono protratti per sedici minuti) e anche dal loggione solo assensi. Un trionfo per la musica.

Didascalie immagini 

1. locandina del 22 dicembre 2019
foto © Stefano Sartini

2.3.4.5.6. alcune scene dello spettacolo
foto © Marco Brescia & Rudy Amisan
courtesy Teatro alla Scala

in copertina una scena dello spettacolo
foto © Marco Brescia & Rudy Amisan
courtesy Teatro alla Scala

TOSCA
melodramma in tre atti
libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa
musica di Giacomo Puccini

Direttore Riccardo Chailly

Regia Davide Livermore

Scene Giò Forma

Costumi Gianluca Falaschi

Luci Antonio Castro

Video D-wok

Coro e Orchestra del Teatro alla Scala
Con la partecipazione del Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala
 

Personaggi e interpreti

  • Floria Tosca
    Anna Netrebko
    Saioa Hernández (19 e 22dic., 2, 5, 8 gen.)
  • Cavaradossi
    Francesco Meli
    Otar Jorjikia (16 dic.)
  • Scarpia Luca Salsi
  • Angelotti Carlo Cigni
  • Sagrestano Alfonso Antoniozzi
  • Spoletta Carlo Bosi
  • Sciarrone Giulio Mastrototaro
  • Carceriere Ernesto Panariello
  • Pastore Gianluigi Sartori

Nuova produzione Teatro alla Scala
dal 7 dicembre 2019 al 8 gennaio 2020