Ha coperto cinquecento metri dei mille totali, traguardo che, stando al cronoprogramma, è previsto per la metà di marzo.
Il cantiere del viadotto Polcevera a Genova prosegue spedito: attualmente si sta completando l’ultimo pilone, gli altri diciassette sono in piedi; e il 13 febbraio è stata istallata la prima maxi trave da cento metri. Ne sono previste tre e serviranno a coprire i tratti più ampi per scavalcare il fiume e la ferrovia, e passare dall’altra parte della vallata.
Inizia a prendere forma il progetto firmato da Renzo Piano. “Sarà semplice e parsimonioso, ma non banale. Sembrerà una nave ormeggiata nella valle; un ponte in acciaio chiaro e luminoso. Di giorno rifletterà la luce del sole e assorbirà energia solare e di notte la restituirà. Sarà un ponte sobrio, nel rispetto del carattere dei genovesi”. Così l’architetto descrive la sua opera che dovrebbe diventare il paradigma per le nuove infrastrutture, sempre più smart, sicure e sostenibili.
La struttura è snella e chiara per mitigare l’impatto ambientale e inserirsi al meglio nel contesto naturale, anche i diciotto piloni, tutti di uguali dimensioni per diminuire i tempi di posa, hanno profili smussati per impedire il meno possibile il passaggio della luce. Le campate hanno la forma a carena di nave e all’interno sono stati ricavati i locali di servizio per le ispezioni.
Alta tecnologia per il ponte, dotato di una serie di sensori che ne monitoreranno i movimenti, i carichi, lo stato di usura. Tutto ciò permetterà di creare una banca dati senza precedenti, importantissima per la progettazione delle infrastrutture future.
E ancora impianto di pannelli fotovoltaici per l’illuminazione pubblica e un sistema di deumidificazione per evitare che si formi la condensa salina evitando così la corrosione.
Un ponte tutto italiano, progettato in tempi record grazie al team di Piano,realizzato da Fincantieri per le parti metalliche e i carter (e che per l’occasione ha riattivato una fabbrica in Veneto),e messo in posa da Salini Impregilo, impresa leader nelle grandi costruzioni in tutto il mondo.
La tragedia del Ponte Morandi, con la sua drammatica potenza, ha portato come contropartita positiva la voglia – e la possibilità – di recuperare la Valle del Polcevera, totalmente esclusa dalla vita della città.
Tutta l’area del ponte infatti è stata oggetto di numerose proposte progettuali, con lo scopo di rigenerarla e renderla fruibile e disponibile ai cittadini, in ricordo anche di quelle vite spezzate dal crollo.
Così è stato indetto un concorso per la progettazione del Parco del Ponte, che ha visto, tra i tanti partecipanti, la vittoria del Cerchio Rosso di Stefano Boeri.
“Un anello che abbraccia – passando sotto il nuovo Ponte – un territorio di ferro, acqua, cemento e asfalto. Il Cerchio Rosso di acciaio, memoria di una potente tradizione di altoforni, gru, carroponti, corre attorno ai luoghi più vicini alla tragedia del 14 agosto 2018. Li abbraccia senza separarli dal loro contesto, ma anzi legandoli tra loro”.Con queste parole Stefano Boeri racconta l’idea alla base del progetto.
L’intera vallata del Polcevera verrà interessata da un sistema di parchi che ospiteranno funzioni diverse, legate insieme da percorsi pedonali e ciclabili. L’idea è quella di far rivivere l’area rendendola un laboratorio tecnologico e d’avanguardia per le dotazioni scelte, lasciando alle spalle la triste immagine attuale.
Fulcro principale del progetto è il grande Cerchio Rosso che unisce simbolicamente le due sponde della vallata e ingloba al suo interno il nuovo parco. Un percorso circolare che a tratti cambia forma e diventa piazza sopraelevata o percorso ipogeo, passerella tra i palazzi e rampa di accesso.
Un grande hub di servizi, ospitati in cluster costruiti con materiali sostenibili e coperture fotovoltaiche. Ma il vero landmark – oltre al ponte di Piano – sarà la scenografica Torre del vento, alta centoventi metri, che ospiterà le turbine eoliche per produrre energia sostenibile.
E sostenibile sarà anche la mobilità, con le piste ciclabili, corsie di smartmobility e aree di parcheggio intelligenti.
Management e buone imprese, tecnologia e design, sostenibilità e innovazione. Le parole chiave per un progetto di successo sono queste, e sono le stesse dei cantieri di Genova.La tragedia del Ponte Morandi, con le sue vittime e i suoi sfollati, ha scosso l’intera Nazione ma ha anche gettato le basi per una nuova partenza.
Didascalieimmagini
- Il cantiere: i piloni e le travi di collegamento (fonte)
- Il cantiere: i piloni (fonte)
- Il parco che sorgerà sotto il ponte sul Polcevera. Particolare della torre del vento. Render di progetto. (fonte)
- Render di progetto del ponte sul Polcevera (fonte)
In copertina
Render di progetto del ponte sul Polcevera (fonte)