Cosa ci fanno tutti quei mendicanti radunati intorno al ristorante Praga, nel quartiere ebraico di Varsavia? Perché si affollano intorno a quello che di solito è un semplice luogo di ritrovo per i mercanti di Israel Joshua Singer bestiame di passaggio e per i giovinastri della zona? Il mistero è presto risolto – basta farsi largo tra quella marmaglia cenciosa e affacciarsi alla vetrina del locale, dov’è sempre esposta un’oca arrosto con un bastoncino piantato nel ventre e in cima un foglietto con la scritta Koscher. Sender Prager, quella specie di dongiovanni incallito che bazzica le vie del quartiere, tarchiato, collo corto, labbra carnose e sguardo magnetico, nonché proprietario legittimo del ristornate, ha deciso di convolare a nozze. E ovunque si è scatenato un putiferio.
È così che ha inizio questa strabiliante, crudele e umoristica storia firmata da Israel Joshua Singer, scritta originariamente in yiddish, come del resto faceva il suo ben più noto fratello Isaac Bashevis Singer, nobel per la letteratura nel 1978. Entrambi emigrati negli Stati Uniti, Israel Joshua ha viaggiato per tutta la sua Polonia, prima di trasferirsi in Galizia, in Unione Sovietica e infine, nel 1934, in USA, dove morirà nel 1944.
Sender Prager, apparso per la prima volta a puntate sul quotidiano “Forvets” tra il 27 marzo e il 1 aprile 1937, delinea i contorni di uno dei tanti personaggi che abitavano i ghetti ebraici delle città La copertina del libromitteleuropee e dell’est, un mondo e una cultura spazzati via dalla furia cieca della storia e del nazismo. Ma in questo romanzo breve c’è spazio solo per la vita, che si muove per le vie intorno al ristorante e nei suoi meandri più nascosti, fino alle cucine, dove le ragazze cristiane ed ebree piangono disperate per la scelta improvvisa del loro amato principale. Adesso nessuna di loro verrà più portata nello studiolo, la stanzetta accanto alla cucina dove si trovano solo un sofà di velluto rosso e una sconcia litografia.
Il fidanzamento improvviso e inaspettato è opera del piccolo rabbi di Yartchev, una specie di santo dalla barba grigia, così basso da non toccare terra quando si siede e sempre imbacuccato in una pelliccia gialla. Sì, perché lui al suo amico Sender ha sempre perdonato tutto, compreso il fatto di avere il volto ben rasato e di non rispettare lo shabbat. Ma non gli è mai andata giù che non fosse sposato! E così riesce a organizzare per lui un matrimonio con la giovane orfana Edye Barenboim, figlia di uno shohet, un macellatore rituale. Tutto sembra avviarsi verso un lieto fine, ma le sorprese per Sender Prager – e per il lettore! – sono appena cominciate.

Dettagli

Titolo: Sender Prager
Autore: Israel Joshua Singer
Traduzione: Elisabetta Zevi
Editore: Adelphi
Collana: Piccola Biblioteca
Nuova edizione: 2015
Pagine: 74

Veduta di via Krochmalna, nel vecchio ghetto ebraico di Varsavia, negli anni ’30 del secolo scorso e adesso (fonte) Israel Joshua Singer (fonte) La copertina del libro