Erba, Italia. Tema di discussione ormai all’ordine del giorno: il cibo. “Noi siamo quello che mangiamo“, affermazione del filosofo Feuerbach prima e titolo di una prima prova di maturità dopo. Indipendentemente da che partito si voti alle elezioni, onnivoro, vegetariano fino ai radicali vegani, crudisti, respiriani o pastafariani: mangiare ci fa stare bene. Se ci si pensa bene gli alimenti, i pasti, il vino e tutto l’universo cibo non hanno un compito facile: si trovano in mezzo a litigi, riappacificano e calmano le acque, allietano un piacevole momento, vedono sbocciare e scoppiare amori. Insomma, hanno il loro bel da fare. E come purtroppo spesso accade non ci si addentra nella piena curiosità delle cose.
Se dovessi scegliere una parola da associare al termine “cibo” userei “viaggio”.
Veduta sul lago di como
Viaggiare è necessario per scoprire l’origine di un popolo, dei suoi usi e costumi, delle più antiche tradizioni e delle sue innovazioni. La cucina, come l’arte, porta dal “perché?” al “perché…”; descrive precisi momenti di un’epoca, è spesso protagonista di miti e leggende: la cucina è storia. È storia nella storia di un popolo.
Io, ad esempio, sono di Pavia e come si sa la Lombardia, precisamente Milano, è stata protagonista di Expo 2015 con il tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita“. Evento importante non solo per la città ma per tutto il nostro Paese. La scelta del territorio lombardo, ci tengo a dirlo, non è stata casuale o semplicemente legata all’impianto fieristico della metropoli meneghina: la Lombardia è uno scrigno che porta in sé preziose ed uniche materie prime per piatti dalla semplice ricchezza della tradizione. Basti pensare ad Agrinatura, ormai giunta alla 17ª edizione, che si è svolta a Lariofiere Erba dal 23 al 25 aprile.
Agrinatura
Dedicata alla filiera agroalimentare, zootecnica florovivaistica e turistica del territorio, la Mostra Agrinatura pone da sempre al centro della discussione le tematiche alimentari e ambientali legate ad uno sviluppo sostenibile. Valorizzazione del territorio, realtà socioculturale e innovazioni digitali, la fiera ha come scopo primo e unico la promozione, fondamentale per lo scambio di informazioni e di contatti tra i diversi attori del comparto. Agrinatura unisce e valorizza le potenzialità e le capacità progettuali dei territori. Definizione decisamente tecnica e precisa per dire che ad Agrinatura, il cibo non solo lo mangi ma lo conosci.
Cantina
Terra e lago, combinazione perfetta per poter assaporare consistenze e sensazioni differenti. Dalle zone di lago spiccano – per semplicità e gusti decisi insieme – il lavarello, il missoltino e il pigo.  La bassa percentuale di grasso permette a questi figli di acqua dolce di essere conservati a lungo nel tempo infatti sono adatti ad affumicature ed essiccature che gli conferiscono sapidità e toni salati davvero intriganti. E se da un lato il pesce crea sfumature aromatiche ad ogni morso, dall’altro le carni – più precisamente i salumi – uniformano il palato con sapori rilassati. Bresaola, prosciutto cotto, prosciutto crudo, la “ciccia” è veramente tanta soprattutto se si tratta di salami e mortadelle di fegato – di cui si ricordano soprattutto quelle di Carlazzo, Gravedona, Briennio e Tremezzo – che vengono preparate ancora artigianalmente da alcuni salumieri lariani. Di fegato “al naturale” o cotte nel vin brulè, le mortadelle sono egregiamente accompagnate da salami più o meno stagionati che sia come “crudi” sia come cacciatori e sia come salami di testa da consumare cotti rimangono sempre e comunque la scelta migliore per aperitivi, antipasti e splendidi attacchi di fame improvvisi, quelli proprio da “pane e salame”. Che non ci vogliamo aggiungere un pezzetto di formaggio? Caprino, Formaggio Lariano e Zincarlin: l’offerta è ricca. Senza dubbio il caprino è tra i più noti.
Specialita
Della famiglia di formaggi cremosi lo si può trovare sia a pasta molle sia a pasta semidura, perfetto per tutti i palati: delicato se si utilizza latte vaccino, sicuramente più forte con stagionature e aromi naturali aggiunti. Formaggio caratteristico dell’Alto Lario, il formaggio Lariano, è prodotto tutto l’anno con latte munto solo ed esclusivamente nella provincia di Como. Anche con una stagionatura breve e prematura risulta comunque molto apprezzato per morbidezza e dolcezza; il colore, di un sabbia tendente al paglierino, fa sì che si presti perfettamente ad impiattamenti delicati. Di latte magro e a pasta molle è lo Zincarlin. Formaggio PAT della Lombardia, è prodotto nelle zone di Como e dell’Alto Lario: un’unione di latte di capra e di vacca con sottile crosta di pepe le cui forme vengono trattate con vino bianco e sale per evitare così la formazione di muffe.
Mulino
Se non ricordo male il proverbio dice che “l’appetito vien leggendo”. Giusto?
Perciò create al volo un gruppo su WhatsApp e organizzate con amici e parenti una gita fuoriporta o un week end alternativo. La proposta l’avete, la fame pure. Condividetela.
Buon viaggio e buon appetito!

Dettagli

Particolare di una veduta sul Lago di Como durante la navigazione (© Camilla Castellani) Una veduta sul Lago di Como durante la navigazione (© Camilla Castellani) Una cantina con eccellenti etichette (© Camilla Castellani) Uno scatto ad 'Agrinatura' 2017 (© Camilla Castellani) Specialità tipiche lariane (© Camilla Castellani) Le ruote di un antico mulino ad acqua a Merone (© Camilla Castellani)