Il dipinto de L’Adorazione dei Magi, esposto dall’8 dicembre in Palazzo Medici Riccardi, si svela al pubblico dopo un accurato restauro e un’approfondita campagna di ricerche presentati nel simposio di Villa Medici del giugno 2021. Magico e sofisticato, è perfetto per introdurre le atmosfere delle prossime festività.
La mostra – promossa dalla Città Metropolitana di Firenze e organizzata da MUS.E e Associazione MetaMorfosi in collaborazione con Fondazione Patrimonio Italia e Fondazione A. Teerlink, è l’occasione per presentare gli studi e le analisi che ne ipotizzano l’attribuzione a Rembrandt con la diretta partecipazione del Museo d’arte di Göteborg.
Rimasto per secoli “dimenticato” in un fondo storico-artistico risalente al Cinquecento in cui è presente un filone di provenienza olandese. il dipinto – realizzato con la particolare tecnica di schizzo a inchiostro su carta, velato a olio, successivamente applicato su tela – misura 54 x 43,5 centimetri e il formato è assimilabile a una serie di incisioni dell’artista olandese sull’Infanzia e sulla Passione di Cristo.
Il prototipo rembrandtiano di questo soggetto iconografico era stato considerato perduto dagli studiosi, incluso il centro di ricerca “Rembrandt Research Project”, poi con il ritrovamento, gli attenti esami e le indagini diagnostiche, oggi il pubblico si trova di fronte a un quadro di tecnica e forza di indubbio interesse.

Con la riflettografia infrarossa IR, è stato possibile studiare e analizzare meravigliose immagini invisibili ad occhio nudo, che in mostra vengono presentate e condivise così da immaginare la fase ideativa dell’opera nel momento in cui prese forma per l’autore. Al tempo stesso, al pubblico è offerta la possibilità di approfondire gli elementi stilistici, storico-artistici e tecnici correlati al dipinto e di comprendere i rapporti con le altre versioni dell’opera presenti in Europa. Infatti, i diversi “passaggi” di segno a inchiostro, talvolta a pennello, le intuizioni, i ripensamenti, resi visibili dalle indagini, testimoniano la ricerca delle forme da parte dell’artista e introducono alla visione dell’opera nella sua attuale straordinaria bellezza. Fondamentale è in tal senso il confronto del dipinto con le versioni di Göteborg e San Pietroburgo, le quali, a parte le dimensioni e alcuni dettagli, si presentano molto simili. In virtù del confronto fra le tre versioni si chiariscono alcuni elementi stilistici finora ritenuti inspiegabili.
L’esposizione è anche l’occasione per ricostruire la storia del casuale ed eccezionale ritrovamento de L’Adorazione dei Magi dipinto, che mostra un soggetto tra i più classici della storia dell’arte e ampiamente trattato da Rembrandt. Di proprietà di una famiglia romana, dopo essere caduto accidentalmente, nel 2016 è stato sottoposto a un intervento di restauro e, proprio durante la pulitura dell’opera, annerita dalla vernice antica, con l’intuito e l’esperienza della restauratrice Antonella Di Francesco, il capolavoro è emerso in tutta la sua bellezza.

Da questa scoperta ha avuto poi inizio una serie di approfondite indagini e di specifici esami tecnici che hanno verificato gli elementi costitutivi dell’opera e permesso di attestarne la qualità attribuibile, appunto, a Rembrandt.
Oltre al collegamento tematico alle predette incisioni di identico formato, è la tecnica esecutiva che rimanda al genio di Leiden: una tecnica rara, costituita da uno sketch su carta (eseguito con pennello, matita o altro medium) velato a olio, con successiva applicazione su tela.
I disegni che le analisi diagnostiche hanno portato alla luce, quasi invisibili a occhio nudo, sono stati realizzati a mano libera con una punta umida molto sottile, per essere poi definiti a penna.
Le indagini hanno rivelato anche i “pentimenti” dell’artista evidenziati dai vari interventi di restauro realizzati nel corso dei secoli, ma, soprattutto, la presenza di uno schizzo preparatorio, non visibile a occhio nudo.
La paternità verrà acclarata da chi ha titolo per farlo, ma, per adesso, godiamoci questo capolavoro.

Dettagli

Didascalia immagini

  1. Rembrandt (attribuito)
    Adorazione dei Magi
    schizzo a inchiostro su carta velato a olio successivamente applicato su tela, 54 x 43,5 cm
    Roma, Collezione Privata
  2.  un particolare dell’opera

Orari di visita

dal giovedì al martedì dalle 9 alle 19
(mercoledì chiuso)

Dove e quando

Evento:

Indirizzo: Sale Fabiani di Palazzo Medici Riccardi - Via Camillo Cavour, 3 Firenze
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Fino al: 29 Gennaio, 2023