Carmengloria Morales è nata a Santiago del Cile nel 1942 e all’età di undici anni è arrivata in Italia con la famiglia, ha frequentato il Liceo Artistico dalle Orsoline a Milano perché la madre riteneva l’ambiente di studio a Brera pericoloso e malsano, ma ne è uscita odiando la pittura e coltivando invece ambizioni letterarie.
Dopo aver scritto un romanzo breve ed essersi trasferita a Roma, dove negli anni ’60 ha respirato il clima culturale in cui pittori, scrittori e cineasti di fama mondiale si incontravano e discutevano, ha stretto amicizia con intellettuali importanti come Pier Paolo Pasolini e Umberto Eco, iniziando a dipingere le sue tele in segreto senza farne parola a nessuno, perché il suo percorso artistico da autodidatta non le permetteva di avere la sicurezza di esporsi allo sguardo degli altri.
È iniziata così l’attività artistica originale di questa donna che a differenza della maggior parte dei pittori, che usano la luce per esprimersi nelle loro opere, ha sempre prediletto l’oscurità di luoghi scarsamente illuminati e scelto a lungo il nero come colore di fondo delle sue tele. Un approccio che rende le sue composizioni molto personali e che dà forma all’idea di opere che emergono dal buio inconscio delle profondità interiori.

La nipote dell’artista, figlia di suo fratello, Maura Morales Bergmann, cineasta e già direttore della fotografia per film importanti come Santiago, Italia di Nanni Moretti, ha deciso di realizzare un documentario su di lei dal titolo Destierro [esilio] ma a lavorazione quasi ultimata, improvvisamente all’alba del primo maggio 2016, un incendio ha avvolto la casa della pittrice distruggendo una gran quantità di tele e la quasi totalità del materiale girato.

Dalle ceneri di questo progetto distrutto è nato Entierro [sepoltura] un’opera molto personale per la natura ‘familiare’ del soggetto, che segna l’esordio alla regia di Maura Morales Bergmann e si fa notare per un’assoluta mancanza di nostalgia, quasi inevitabile quando si rievoca un passato lontano e perduto, completamente avulsa alla tendenza generale dei documentari d’arte che oggi indulgono spesso all’agiografia o, peggio, alla ricerca del morboso: come il recente Frida – viva la vida di Giovanni Troilo.

Entierro di Maura Morales Bergmann documenta più l’idea dell’arte di Carmengloria, anziché i risultati tangibili su tela del suo lavoro, e forse anche per questo risulta una visione interessante e fuori dal coro, adesso disponibile sulle principali piattaforme di streaming, nelle arene estive e nei luoghi d’arte.

Didascalie immagini

  1. Locandina italiana
  2. Ricordi degli anni ’60 / Pennellate in primo piano / Relazione inconscia con la natura cilena
  3. Carmengloria Morales / Lo studio distrutto / Maura Morales Bergmann intervista l’artista
  4. Diario pittorico inedito / La cappella nel carcere di Viterbo / Pittura immune al tempo

© 2019 Doramama Productora / Solaria Film Srl

IN COPERTINA
Particolare della locandina
© 2019 Doramama Productora / Solaria Film Srl

SCHEDA FILM

  • Titolo originale: Entierro
  • Regia: Maura Morales Bergmann
  • Con: Carmengloria Morales, Jorge Arriagada, Manuela Martelli, Raul Morales Barcia, Lucio Pozzi, Maria Morganti
  • Sceneggiatura: Sebastiano Facco, Adriano Candiago, Maura Morales Bergmann
  • Fotografia: Maura Morales Bergmann
  • Musica: Marco Sinopoli, Jorge Arriagada, Gregory Burk
  • Montaggio: Susanna Scarpa
  • Produzione: Emanuele Nespeca e Raul Morales Barcia per Doramama Productora e Solaria Film Srl
  • Genere: Documentario
  • Origine: Cile / Italia, 2019
  • Durata: 70′ minuti