Sono all’ordine del giorno i convegni e gli studi che, quotidianamente, cercano di definire la linea da tracciare per rendere appetibili mostre e musei anche ad un pubblico che solitamente non li frequenta. In questo la tecnologia, veicolo ormai egemone per la trasmissione di qualsivoglia contenuto, assume sempre maggior importanza, procedendo per tentativi e sperimentazioni di formati più o meno riusciti.

Anche MondoMostre Skira fa l’ingresso nel campo delle mostre immersive con Caravaggio. Oltre la tela: la mostra immersiva, che con undicimila prenotazioni già all’attivo prima ancora di aprire le porte, si preannuncia come uno degli eventi più seguiti del prossimo autunno.

Ospitata al Museo della Permanente di Milano fino al 27 gennaio, luogo che da più di un secolo vuole essere la vetrina delle novità artistiche contemporanee in città, Caravaggio. Oltre la tela si differenzia dalle tante mostre “experience” che nel titolo esprimono già la loro componente esperienziale e soprattutto emozionale, privilegiando la solidità scientifica e documentaria rispetto al cosiddetto “effetto wow”. Realizzata con la consulenza scientifica di Rossella Vodret, autrice di numerosi studi dedicati all’artista, e curatrice della mostra Dentro Caravaggio che lo scorso anno a Palazzo Reale ha contato oltre quattrocentomila visitatori, Caravaggio. Oltre la tela chiude così il percorso intrapreso, con una sorta di narrazione complementare che possa incuriosire e raccontare, anche ai non addetti ai lavori e al pubblico che solitamente non frequenta i musei, la storia di questo artista dall’appeal incredibile.

In 7 mesi di lavoro sotto l’egida di NSPRD per Experience Exhibitions, 50 esperti di tutto il mondo provenienti da ambiti spazianti dal cinema al teatro, dalla musica all’informatica, hanno saputo dare una voce e una forma diversa agli studi scientifici e documentari svolti su Caravaggio. Il risultato è un racconto di 45 minuti sulla vita dell’uomo e dell’artista, realizzato utilizzando tecnologie come le cuffie con effetto binaurale, il video mapping e un sistema di multi-proiezioni a grandi dimensioni che rendono possibile la visione ravvicinata di opere solitamente inamovibili. Il tutto completato dal supporto di una colonna sonora composta appositamente per valorizzare immagini e racconto.

Diviso in quattro atti, come in una narrazione teatrale, il racconto è strutturato su due filoni come racconta Rossella Vodret: “Due sono le direttrici che ci hanno guidato in questo nuovo progetto, una maggiore conoscenza dell’uomo Caravaggio, e un approfondimento su alcuni suoi capolavori che non è stato possibile esporre in “Dentro Caravaggio. Due aspetti indagati e mostrati al pubblico attraverso una precisa chiave di lettura: il “Caravaggio nascosto“. Tramite immagini dei luoghi d’origine, dialoghi, stralci dalle fonti, sono così raccontati alcuni aspetti più privati della vita dell’artista: dalla gioventù milanese segnata dal flagello della peste che nello stesso giorno gli portò via padre e nonno segnandone irrimediabilmente la personalità inquieta, al trasferimento a Roma dove acquisì i suoi primi clienti (1°atto), passando attraverso il raggiungimento della notorietà (2° atto), seppure all’insegna di una vita spesa nei bassifondi della città eterna dove realizzò i suoi capolavori prima di uccidere in una rissa Ranuccio Tomassoni (3° atto). Si prosegue poi con gli anni della fuga tra Napoli, Malta e Sicilia dove dipinse alcune delle ultime opere, terrorizzato e ossessionato dai sicari che lo cercavano per rendere giustizia al cavaliere che aveva ucciso a Malta, per finire ancora a Napoli e a Porto Ercole dove morirà dimenticato da tutti, destinato all’oblio per tre secoli prima della rinascita critica Novecentesca (4° atto).

Un racconto tra immagini di opere solitamente inamovibili che grazie al video mapping sono presentate nel loro luogo di origine così come concepite dall’artista. È il caso di Giove, Nettuno e Plutone unica opera murale del maestro lombardo, conservata in una piccola anticamera del Casino dell’Aurora di Villa Ludovisi a Roma ancora oggi privato, e altre meno note o andate perdute come uno dei pochi ritratti realizzati dall’artista, quello raffigurante Fillide Melandroni cortigiana, amica e forse amante di Caravaggio, distrutto a Berlino dalla furia della seconda guerra mondiale. Non mancano neppure accenti sulle vicende creative di capolavori che, alla luce delle recenti indagini diagnostiche, permettono di raccontare cosa si nasconda “dietro” ad opere come il Martirio di San Matteo della Cappella Contarelli. La tela è infatti il primo dipinto di storia di grande dimensioni nel quale l’artista si cimenta, pertanto il processo di elaborazione compositiva fu inevitabilmente lungo e costellato da vari ripensamenti e rielaborazioni, raccontate in mostra tramite l’accostamento di radiografie e dettagli ravvicinati dell’opera.

La  mostra Caravaggio. Oltre la tela sembra quindi “dare il la” ad una nuova modalità divulgativa per raccontare ad un pubblico allargato gli imprescindibili studi scientifici alla base di ogni mostra che si rispetti.

Didascalie immagini

  1. Rendering sala con opera: Michelangelo Merisi da Caravaggio, Medusa, 1597-1599
  2. Rendering sala con opera: Michelangelo Merisi da Caravaggio, Giove, Nettuno e Plutone
  3. Rendering sala con opera: Michelangelo Merisi da Caravaggio, Morte della Vergine
  4. Michelangelo Merisi  da  Caravaggio, Martirio  di  San  Matteo,1600-1601, olio su tela, 323 x 343 cm- Roma, San Luigi dei Francesi, Cappella Contarell

IN COPERTINA
Michelangelo Merisi  da  Caravaggio, Martirio  di  San  Matteo,1600-1601, olio su tela, 323 x 343 cm- Roma, San Luigi dei Francesi, Cappella Contarell
[particolare]

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Dove e quando

Evento: Caravaggio. Oltre la tela: la mostra immersiva
  • Fino al: – 27 January, 2019
  • Indirizzo: Milano, Museo della Permanente – via Filippo Turati 34
  • Sito web