«Paradossalmente penso che il fotografo debba essere un dilettante nel cuore, qualcuno che ama il mestiere. Deve avere una costituzione sana, uno stomaco forte, una volontà distinta, riflessi pronti e un senso di avventura. Ed essere pronto a correre dei rischi».
Eve Arnold

A una delle più grandi fotografe del Novecento, Eve Arnold, nata Eve Cohen (Filadelfia, 21 aprile 1912 – Londra, 4 gennaio 2012) è dedicata la mostra curata da Marco Minuz e allestita ad Abano Terme nella Casa Museo Villa Bassi. Figlia di un rabbino emigrato dalla Russia in America, contende a Inge Morath il primato di prima fotografa donna a essere entrata a far parte della Magnum. Furono infatti loro due le prime fotografe ammesse a pieno titolo nell’agenzia parigina fondata da Robert Capa nel 1947. Prima di loro l’agenzia era riservata esclusivamente ai grandi fotografi come Henri Cartier Bresson e fu proprio lui proporre la Arnold alla Magnum nel 1951, colpito dai suoi scatti newyorkesi di sfilate nel quartiere afroamericano di Harlem, immagini, rifiutate in America per essere troppo “scandalose”, ma pubblicate dalla rivista inglese Picture Post.

Chiamata a sostituire il fotografo Ernst Haas per un reportage su Marlene Dietrich, inizia la frequentazione con le celebrities hollywoodiane e con lo star system americano. Nel 1950 l’incontro con Marilyn Monroe, inizio di un profondo sodalizio che fu interrotto solo dalla morte dell’attrice. Per il suo obiettivo Joan Crawford svela i segreti della sua magica bellezza. Nel 1960 documenta le riprese del celebre film ”The Misfits”, “Gli spostati”, con Marilyn Monroe e Clark Gable, alla regia John Houston e alla sceneggiatura Arthur Miller.
Nel 1952 insieme alla famiglia Eve Arnold si trasferisce a Long Island, dove realizza uno dei reportage più toccanti della sua carriera: “A baby’s first five minutes”, raccontando i primi cinque minuti di vita dei piccoli nati al Mother Hospital di Port Jefferson. Nel 1956 si reca con un’amica psicologa ad Haiti per documentare i segreti delle pratiche Voodoo.
Trasferitasi a Londra nel 1962, continua a lavorare con e per le stelle del cinema, ma si dedica anche ai viaggi in Medio ed Estremo Oriente tra cui Afghanistan, Cina e Mongolia.
Fra il 1969 e il 1971 realizza il progetto “Dietro al velo”, che diventa anche un documentario, testimonianza della condizione della donna in Medio Oriente.

Nel corrente anno, le due prime donne di Magnum sono protagoniste di altrettante retrospettive italiane: in Casa dei Carraresi si è conclusa lo scorso 9 giugno Inge Morath – La vita. La fotografia e ad Abano prosegue fino all’otto dicembre “Eve Arnold. Tutto sulle donne – All about women” interamente centrata sui suoi celebri e originali ritratti femminili. Che si tratti delle donne afroamericane del ghetto di Harlem, dell’iconica Marilyn Monroe, di Marlene Dietrich o delle donne nell’Afghanistan del 1969, non cambiamo intensità e potenza espressiva degli scatti sempre di altissimo livello.  di straordinarietà. Eve Arnold ha sempre messo la sua sensibilità al servizio di un mestiere troppo a lungo precluso alle donne al quale ha saputo dare un personalissimo valore aggiunto e, monostante il suo lavoro sia testimonianza di una lotta per uscire dalla definizione limitante di “fotografa donna”, la sua fortuna fu proprio quella capacità di farsi interprete della femminilità come “donna fra le donne”.

Didascalie immagini

  1. Marilyn Monroe, Hollywood, USA, 1960
    © Eve Arnold / Magnum Photos
    LON605
    (ARE1960020W00199/13)
  2. A nurse listens to a foetal heartbeat, Zululand, South Africa, 1973
    LON17081
    (ARE1973002K134)
    © Eve Arnold / Magnum Photos

In copertina un particolare locandina della mostra

(ci scusiamo con i lettori, ma sono state autorizzate solo due immagini a corredo dell’articolo)

Dove e quando

Evento: Villa Bassi . via Appia Monterosso, 52 – Abano Terme
  • Fino al: – 08 December, 2019