Iniziamo da Nord-Ovest in Val d’Aosta – tutta bellissima – una meta potrebbe essere l’alta Valle di Bionaz il cui paesaggio è stato modificato radicalmente tra il 1961 ed il 1965 per via della costruzione dell’enorme diga di Place Moulin. Il risultat
o è stupefacente perché, dalla sommità dello sbarramento, la strada sterrata si snoda senza alcun dislivello e permette di ammirare un fiordo con le acque azzurre.

In Piemonte a pochi chilometri da Torino, direzione Francia, nella bassa Val Susa, il Parco Naturale dei Laghi di Avigliana potrebbe essere una meta naturalistica con ogni tipo di cammino, ma con la possibilità anche di fare vela e sci d’acqua. Imperdibile la Sacra di San Michele, abbazia simbolo del Piemonte a soli dieci minuti di macchina dai laghi.

In Lombardia il laghetto di Bongi, creato dalla diga sul torrente Tovere, si trova nel comune di Pertica Alta, al confine fra la Valle Trompia e la Valle Sabbia, entrambe verdissime, in provincia di Brescia. Con acqua color smeraldo dove è possibile pescare anche la trota, il piccolo lago è circondato da un grande prato, luogo ideale per un pic-nic dopo aver esplorato i dintorni. Un sentiero ombreggiato ad anello in mezzo ai boschi del Savallo – lungo circa nove chilometri – fa il giro del lago riservando piacevoli sorprese.

In Trentino Alto Adige c’è solo l’imbarazzo della scelta. Si può dimenticare l’auto e lasciasi trasportare in un viaggio ricco di continue scoperte in libertà grazie a un fitto servizio di mobilità. Qui camminare è uno stile di vita e gli abitanti del posto hanno fatto in modo che chiunque lo possa apprezzare e insegnare ai bambini come vivere felicemente una vacanza nel verde incontaminato, correre fra l’erba dei prati e i profumi del bosco, seguire le orme degli animali che popolano i parchi. Hanno addirittura realizzato i Sentieri dei Piccoli Camminatori, itinerari speciali da percorrere a piedi nell’Ecomuseo della Judicaria nella Valle delle Terme di Comano.

In Veneto la Val di Zoldo è parte del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, è attraversata dal fiume Maè e si estende nei comuni Forno di Zoldo, Zoldo Alto e Zoppè di Cadore. 
Paesaggi sono diversi a ogni angolo, tra montagne e atmosfere lunari, e l’area è ben popolata da animali come camosci, stambecchi e cerbiatti. Potrete intraprendere la strada che percorre la Val Pramper fino ad arrivare al rifugio Pramperet, oppure fino alla forcella Moschesin. Potrete osservare le Dolomiti (patrimonio Unesco) a perdita d’occhio, fino alle Pale di San Martino e alla Marmolada. Imperdibile il Lago Coldai.

In Friuli Venezia Giulia, il Lago artificiale di Barcis, situato nel cuore della Valcellina, vicinissimo alla Riserva naturale Forra del Cellina e dalla Foresta del Prescudin. In quelle acque verdissime è possibile fare immersioni subacquee e praticare molti sport: vela, surf, canoa, kayak oppure un bel giro in hovercraft. E’ possibile  fare free-climbing, speleologia e parapendio. Larghissima è la scelta di escursioni naturalistiche e di percorsi ciclabili per famiglie, ma anche gli appassionati della mountain bike. Imperdibile il ponte sospeso, e da qui si ha si ha la possibilità di raggiungere (anche accompagnati da guide) il luogo di ritrovamento di un antico meteorite e la barriera corallina fossile risalente a cento milioni di anni fa.

In Emilia Romagna, sul versante dell’Appennino Reggiano, un bel percorso potrebbe iniziare dal Lago Cerretano, da dove, seguendo la sciovia, si arriva alla vetta del monte La Nuda (1895 metri), uno scenario bellissimo: ci troviamo a Ovest dal gruppo Alpe di Succiso e Monte Casarola e a Sud-Ovest dalla Vallata del torrente Mommio, che scende in territorio toscano. A Occidente si apre, invece. la dirupata Valle dell’Inferno.
Solo con bambini più grandicelli, dalla cima del monte, seguendo il segnavia del sentiero Cai 00, dopo alcuni sali-scendi si arriva alla Cima Belfiore (1810 metri), e poco distante al Passo Belfiore (1669 metri). Può sembrare difficoltoso, invece è un sentiero aperto nella prateria. Arrivati a questo punto si può tornare indietro facendo il percorso all’inverso oppure il sentiero 649 che porta ugualmente a Cerreto Laghi (1344 metri).

In Liguria scopriamo il comprensorio del Parco Naturale del Beigua, la più vasta area naturale protetta della regione che ne custodisce la storia. Per l’eccezionale patrimonio geologico presente, nel marzo 2005 questo territorio è entrato a far parte delle reti internazionali come Geoparco Europeo e Mondiale. Successivamente, nel novembre 2015, lo stesso comprensorio è stato riconosciuto come sito Unesco ed inserito nella prestigiosa lista dei Global Geoparks. In tutto, il territorio del Beigua Geopark si estende per 39.230 ettari coinvolgendo i comuni di: Arenzano, Campo Ligure, Cogoleto, Genova, Masone, Rossiglione, Sassello, Stella, Tiglieto e Varazze.

Uno spettacolare balcone naturale formato da montagne che si affacciano sul mare: ventisei chilometri di crinali montuosi costituiscono una delle zone più ricche di geodiversità e biodiversità della regione a due passi dalla Riviera Ligure.
 

Didascalie immagini
(courtesy Uffici del Turismo)

  1. Il lago artificiale creato dalla diga di Place Moulin nell’alta Alta Valpelline
  2. Una veduta di insieme del Parco Naturale dei Laghi di Avigliana nella bassa Val Susa
  3. Uno dei prati circostanti il Laghetto di Bongi nel comune di Pertica Alta
  4. Il video “Comano 4 kids – Con gli occhi di un bambino”
  5. Panoramica del lago di Coldai in Val di Zoldo 
  6. Il ponte tibetano il cui accesso avviene da due ingressi, uno a Barcis in località Ponte Antoi, l’altro Andreis in località Bivio Molassa
  7. Veduta della valle verso la cima de La Nuda situata al confine tra l’Emilia e la Toscana, tra i comuni di Ventasso (Reggio Emilia) e Fivizzano (Massa-Carrara) in Lunigiana
  8. Ingresso del Parco Naturale Regionale del Beigua (Liguria)

In copertina
Veduta delle verdissime acque del Lago di Barcis in provincia di Pordenone