Cari Bambini.
Mercoledì scorso, è stata presentata la stagione 2017/18 del Teatro della Toscana di cui riferirà Mafalda ai lettori del Magazine perché non sono ancora in grado di realizzare un articolo così complesso però, a voi, adesso racconto l’esperienza vissuta sul palcoscenico del Teatro della Pergola di Firenze.
Si trattava di una conferenza stampa per giornalisti (anche se questo è l’articolo numero 142 che ho pubblicato con il supporto della Redazione, non potrò diventare giornalista prima di sette anni perché occorre la maggiore età), ma, nonostante questo, Matteo è stato tanto gentile da invitarmi ugualmente.
All’arrivo ho ricevuto la cartella stampa come i colleghi adulti e vi assicuro che faceva uno strano effetto essere l’unica bambina presente così ho cercato di fare come quando sono sul blocco di partenza e sto per tuffarmi per una gara: concentrazione massima ed emozione minima!
La cosa grandiosa è stata che non ci hanno fatto accomodare in sala, ma gli organizzatori avevano sistemato le sedie sul palcoscenico. Sì, sì, proprio sul palcoscenicooooooo e stavo calpestando quello storico del primo grande esempio di teatro all’italiana. Batteva all’impazzata il cuore dell’aspirante attrice – con già quattro anni di scuola di recitazione alle spalle – e a voi non posso nascondere quanto ho invidiato gli allievi over 18 della Scuola per Attori Orazio Costa arrivati appena si sono spente le luci. Impossibile non chiudere gli occhi e immaginarmi in mezzo a loro. Bravissimi come i trenta protagonisti del secondo spettacolo, gli Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards che studiano canto e vibrazione della voce.
A seguire, su un grande schermo, sono state proiettate le immagini del primo triennio di rappresentazioni della Fondazione Teatro della Toscana (che comprende, oltre al Teatro della Pergola, il Teatro Niccolini sempre di Firenze, il Teatro Studio di Scandicci e il Teatro Era di Pontedera), ha parlato anche il sindaco Dario Nardella e mi ha colpito quando ha dettto di essere un musicista e alcuni dei protagonisti della prossima stagione che ci hanno svelato qualcosa dei nuovi lavori che saranno pronti per il prossimo autunno.
Durante l’aperitivo c’era modo di intervistare i protagonisti, ma non ce l’ho proprio fatta – magari la prossima volta – e mi sono limitata ad avvicinare per l’autografo “mostri sacri” come il Maestro Gabriele Lavia (che sta lavorando a un nuovo allestimento sui giovani e l’amore) o Monica Guerritore che è stata proprio simpatica.
In tv non è la stessa cosa, le persone famose sembrano così diverse, non si vede mai qualcuno veramente allegro e invece, di persona, tutti disponibili e sorridenti.
Se non avete mai assistito a spettacoli dal vivo, insistete per andarci perché il teatro è straordinariamente attuale, davvero e ve lo dico solo da spettatrice.