Cari Bambini.
Vi segnalo che nelle sale del Guido Reni District è stata ricostruita una “città fantastica” fatta interamente con sette milioni di mattoncini Lego. Si chiama “City Lego®. La più grande città al mondo” ed è la riproduzione di una città con tutti i dettagli, irripetibile nel suo genere e per la prima volta presentata nella versione integrale a Roma.
Più che la si osserva e più ci si rende conto della precisione nella realizzazione veritiera in ogni dettaglio di questa “città fantastica” grande quinfici metri per cinque. Nata da un’idea di Wilmer Archiutti, fondatore del laboratorio creativo in provincia di Treviso (L.A.B. Literally Addicted to Bricks) per realizzare forme e architetture uniche e irripetibili di Lego.
Nel comunicato stampa si legge “L.A.B – l’azienda di Roncade dove i celebri mattoncini-giocattolo vengono assemblati con cura certosina e dove uno dei giochi più creativi di sempre si è trasformato in un vero e proprio lavoro – grazie alla sua squadra di collaboratori bricks addicted specializzati in settori inimmaginabili, da vita a scenografie incredibili basate sulla fantasia, creatività e straordinaria manualità.”
Un lavoro iniziato nel 2012 e ci è voluto quasi un anno per completare utilizzando pezzi provenienti dalla collezione che Wilmer raccoglie da ben quaranta anni. In mostra non solo costruzioni ma anche sistemi di automazione e illuminazione che danno vita a storie che lasciano a bocca aperta.
Vedrete gru, elevatori, cinema e pinacoteche, ma in questa città c’è anche il treno che le gira attorno e una coloratissima ruota panoramica all’interno di un Luna Park. E ancora: il centro commerciale, la pasticceria, il negozio di giocattoli e quello che vende i fiori. Nel cento residenziale anche il barbiere, il negozio di animali, l’investigatore privato intento a consultare le mappe con la lente d’ingrandimento.
Interessantissima è la ricostruzione degli appartamenti, arredati e illuminati nei quali, ad esempio, padre e figlio si preparano da mangiare mentre qualcuno si rilassa nella vasca a idromassaggio o si prepara un caffè in cucina.
Il comunicato stampa si conclude: “quando, nel lontano 1932, l’olandese Ole Kirk Christiansen ebbe l’idea di creare i colorati mattoncini con cui sperava di intrattenere qualche bambino, non poteva di certo immaginare che stava dando forma a uno dei successi più clamorosi di tutti i tempi: capace di vincere latitudini ed ere, gli ormai celebri mattoncini, da giocattoli comuni sono entrati a far parte dell’immaginario collettivo fino a essere considerati opere d’arte”.