Sono due i fine settimana organizzati dal Fondo Ambiente Italiano per riscoprire e innamorarsi della bellezza dell’Italia. Dedicato alla fondatrice del FAI, Giulia Maria Crespi scomparsa lo scorso 19 luglio, inizia oggi il primo appuntamento per visitare in sicurezza mille luoghi straordinari del nostro Paese. Raddoppiando l’offerta, oltre a oggi e domani, anche il 24 e 25 ottobre sarà possibile tornare a scoprire luoghi ancora poco conosciuti.
Per garantire un sereno svolgimento delle giornate di manifestazione, con una donazione di tre euro sarà possibile prenotare la propria visita al sito uffficiale (la prenotazione, seppur fortemente consigliata, non è obbligatoria anche se, per alcune aperture è tuttavia indispensabile quindi conviene consultare sempre i dettagli di ogni apertura per avere le informazioni necessarie alla visita).
Ricordiamo si può scegliere di iscriversi al Fondo Ambiente Italiano prima dell’evento per garantirsi l’accesso alle aperture riservate agli iscritti (sarà comunque possibile farlo anche in piazza durante i due fine settimana dell’evento).
Clicca qui per scoprire tutte le aperture di questo fine settimana (17-18 ottobre).
Clicca qui per scoprire tutte quelle del prossimo fine settimana (24-25 ottobre).
Didascalie immagini con alcune località visitabili
- Veduta panoramica di Pacentro (fonte)
Borgo Medievale, gioiello della Valle Peligna, sorse durante l’incastellamento da parte dei Longobardi. E’ di sicuro uno dei Borghi Medievali più belli della Regione per via delle alte torri quadrangolari del Castello Caldora, ma la sua bellezza si nasconde anche nelle stradine tortuose, negli archi e sottopassi e nei suggestivi scorci del centro storico. Una visita a parte meritano il Convento dei Frati Minori Osservanti con il bel chiostro, le Botteghe dei Maestri del Presepe (antica tradizione artigiana del luogo) e della pietra. Nell’itinerario di visita, oltre al Castello e ai principali siti del Borgo, proporremo delle aperture esclusive per le Giornate FAI: Visita all’antico Pastificio Morronese, (XIX SEC.) che anticipò la De Cecco e di un maestoso Presepe Artistico Pacentrano di inizio secolo presso Casa Colarossi. Solo per gli iscritti FAI: Visita del Palazzo signorile della famiglia Simone (Sec.XV/XVIII).
Veduta dall’alto di Nisida (fonte) - piccola isola di straordinaria bellezza naturalistica, caratterizzata da una ricchissima flora e fauna. Il nome deriva dal greco “Nesis”, che vuol dire “isoletta”. È un vulcano spento che conserva la tipica forma a caldera. Vi ha sede l’Istituto Penale Minorile che accoglie una cinquantina di ragazzi con l’obiettivo di educarli e reinserirli nella società civile. Da qualche anno è stato costituito un Parco Letterario e sono stati riaperti alcuni dei suggestivi sentieri che percorrono l’isola, come quello dedicato a Omero: il primo dei tanti poeti, scrittori e musicisti che hanno scritto di Nisida.
Veduta del Santuario di Santa Maria in Aula Regia (fonte FAI) - Dal centro di Comacchio, indirizzandosi lungo la via Mazzini verso occidente, si scopre sulla destra il lungo e suggestivo porticato di 142 arcate, edificato nel 1647, che conduce all’antico Santuario dedicato all’immagine di Santa Maria in Aula Regia: “la Madonna del Popolo” celebrata come Madre di misericordia e segno di speranza. La chiesa risalente al XVI secolo, ha oggi una facciata neoclassica risalente al 1888 e all’interno si vede un’unica navata con volte a crociera; nell’abside è ospitata un’ancona in legno dipinto con l’immagine della Madonna. Vicino alla chiesa è stato istituito nel 1978 un Museo Mariano di Arte Sacra con antiche stampe e opere di Arte Contemporanea.
In copertina una veduta di Guiglia (fonte)
il cui castello si erge in posizione dominante sulla pianura e fu a lungo conteso tra Bolognesi e Modenesi fino al consolidamento del dominio estense. Infeudato dapprima ai Pio e dal 1630 ai Montecuccoli Laderchi, è il risultato di diverse fasi costruttive intorno al mastio trecentesco. Trasformato in elegante palazzo feudale dai Montecuccoli, alla fine dell’800 gli eredi lo alienarono a un ingegnere svizzero che lo trasformò in albergo. Nel periodo bellico vi furono nascoste le opere d’arte della Galleria Estense di Modena e nel dopoguerra ospitò per brevissimo tempo un casinò. Nella ricercata architettura, unica in montagna, spiccano i portali di accesso alla corte, le tre possenti arcate del porticato arricchito da stucchi, mentre all’interno è un susseguirsi di vasti saloni con volte affrescate e camini in scagliola. Dietro il castello, l’oratorio “della Madonnina”, fatto edificare da Ottavia Caprara alla fine del ‘600, venne poi trasformato in tomba gentilizia.
Dove e quando
Evento: Giornate FAI d’Autunno
- Date : 17 October, 2020 – 25 October, 2020