Dal 5 al 18 luglio, cinque serate a prezzo simbolico, tutte con inizio alle ore 21:00 e senza intervallo, formate da quattro concerti con l’Orchestra e un recital con i Solisti Ensemble del Teatro Regio di Torino.

Venerdì 5 luglio l’Orchestra del Teatro Regio sarà diretta dal maestro Riccardo Bisatti e il programma – dal titolo Energia – prevede la Prima Sinfonia di Ludwig van Beethoven e la Terza Sinfonia, nota come “Scozzese”, di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Un viaggio musicale straordinario: Beethoven, con la sua audacia e innovazione compositiva e Mendelssohn, con la sua capacità di evocare paesaggi sonori e sentimenti profondi. Completata nel 1800, la Prima Sinfonia di Beethoven segna un punto di svolta nella musica sinfonica. Pur rispettando le forme classiche di Haydn e Mozart, Beethoven introduce un’energia e una freschezza senza precedenti e fa il suo ingresso sulla scena musicale con una dichiarazione di originalità e potenza creativa. La Terza Sinfonia di Felix Mendelssohn-Bartholdy, è un affascinante affresco musicale ispirato ai paesaggi e alle leggende della Scozia. Completata nel 1842, questa sinfonia evoca le suggestive atmosfere delle Highlands scozzesi, integrando melodie folkloristiche con la sofisticata scrittura sinfonica di Mendelssohn.

Martedì 9 luglio il secondo appuntamento con Opera & Co. un recital di arie celebri, itinerario tra opere immortali con i Solisti del Regio Ensemble: Tyler Zimmerman (basso), Irina Bogdanova (soprano), Andres Cascante (baritono), Ksenia Chubunova (mezzosoprano), Enrico Piazza (tenore), accompagnati al pianoforte dal maestro Jeong Un Kim. Una immersione nei grandi capolavori operistici con un’incursione nel musical d’autore e un pizzico di zarzuela spagnola. Un programma musicale che abbraccia diverse epoche e stili, presenta brani di Gioachino Rossini, Giuseppe Verdi, Wolfgang Amadeus Mozart, Camille Saint-Saëns, Georges Bizet, Gaetano Donizetti, Pietro Mascagni, Kurt Weill, Jacinto Guerrero. Arguzia.

Natura è il titolo del concerto di mercoledì 10 luglio con il maestro Alessandro D’Agostini sul podio, che condurrà l’Orchestra attraverso armonie della natura e del genio giovanile con la Sesta Sinfonia (Pastorale) di Ludwig van Beethoven e la Seconda Sinfonia di Franz Schubert. Scrive Beethoven nei suoi “Quaderni”: «Qui – in campagna – io non sono tormentato dalla mia atroce infermità. Mi sembra che nei campi ciascun albero mi faccia intendere la sua voce… Chi potrebbe esprimere tutto questo?». “Tutto questo” è magistralmente contenuto nella sua Pastorale, completata nel 1808 quando il compositore trentottenne era ormai profondamente segnato dalla sordità, che concepì come strumento di liberazione attraverso un’immersione totale nella natura. Attraverso vividi quadri sonori si evoca la pace dei paesaggi rurali, il canto degli uccelli e l’energia di una tempesta e si esprime un profondo legame emotivo con la natura. La Seconda Sinfonia di Franz Schubert, composta tra dicembre 1814 e marzo 1815, è l’opera di un diciassettenne che guarda a Haydn e Beethoven mentre è alla ricerca di un suo stile espressivo. Si tratta infatti di un’opera che mostra l’influenza dei modelli classici viennesi, pur rivelando il talento unico di Schubert per la melodia e la struttura sinfonica. Brahms vide appunto nella dimensione della composizione schubertiana, e proprio a proposito di questa Seconda Sinfonia «la testimonianza della freschezza e dell’immediatezza con cui egli programmava e scriveva le sue opere».

Due date, mercoledì 17 e giovedì 18 luglio, per Sentimento, il concerto che prevede tre classici del Romanticismo diretti da Nikolas Nägele: l’Ouverture da Die Freischütz, la Prima Sinfonia di Carl Maria von Weber e la Quarta Sinfonia di Ludwig van Beethoven. Concepito a Dresda, Die Freischütz (in Italia Il franco cacciatore) costò a Weber quattro anni di lavoro e fu rappresentato alla Schauspielhaus di Berlino nel 1821, fu un vero e proprio evento e, da subito, un trionfo: per la prima volta in Germania veniva eseguita un’opera non solo cantata interamente in tedesco, ma il cui soggetto e spirito erano intimamente tedeschi. La musica ha un forte potere evocativo, soprattutto nell’ouverture dove l’attenzione è focalizzata nella lotta fra il Bene e il Male.
Weber era appena ventenne e lavorava come direttore musicale presso la corte di Karlsruhe quando compose, nel 1807, la Prima Sinfonia. È un’opera che merita attenzione non solo per la sua bellezza intrinseca, ma anche per il suo ruolo nel tracciare la transizione dal Classicismo al Romanticismo. L’opera riflette l’influenza dei grandi maestri classici, come Haydn e Mozart, ma mostra anche i segni distintivi dell’approccio innovativo di Weber. Rappresenta un esempio precoce della genialità di Weber nel campo della musica orchestrale, anticipando molte delle innovazioni che avrebbe portato alla sua produzione successiva.
Il programma della serata si conclude con la Quarta Sinfonia di Ludwig van Beethoven che Schumann paragonava a «una slanciata fanciulla greca fra due giganti nordici», certo è che questa sinfonia, in confronto alla Terza e alla Quinta, appare più semplice di linee e retta da idee meno grandiose; come se l’artista avesse voluto infondere nella musica un particolare sentimento di dolcezza e delicatezza. Un’opinione attribuisce il carattere particolare di quest’opera allo stato d’animo di relativo benessere e di serenità determinatosi in Beethoven per l’amore di Teresa Brunswik: vicenda sentimentale di cui peraltro mancano documentazioni sicure. Berlioz, che della Quarta fu grandissimo ammiratore, scrisse che «sorpassa tutto ciò che l’immaginazione più ardente potrà mai sognare di tenerezza e di pura voluttà», giacché «è così puro nella forma, così angelico nell’espressione melodica, tanto irresistibile di tenerezza che l’arte prodigiosa della sua costruzione scompare completamente». 

Dove e quando

Evento:

Indirizzo: Teatro Regio - Piazza Castello, 215 - Torino - ore 21
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Date: 05 Luglio, 2024 - 18 Luglio, 2024