La stagione sinfonica 2019/2020 del Maggio Musicale Fiorentino dedicata ai percorsi nordeuropei ha debuttato domenica scorsa con un tributo a Hector Berlioz in occasione dei centocinquant’anni dalla morte. Sul podio il maestro Emmanuel Krivine – direttore musicale dell’Orchestre National de France e direttore principale ospite della Scottish Chamber Orchestra – che ha eseguito la Suite n.1 op. 46 da Peer Gynt e Dai tempi di Holberg, suite in stile antico per orchestra d’archi op. 40 di Edvard Grieg.
Nella seconda parte è stato con la Symphonie fantastique op. 14, èpisode de la vie d’un artiste di Hector Berlioz che ha avuto ufficialmente iinizio l’intenso calendario (comprensivo di altri dodici concerti sinfonici) che focalizzara, appunto, su musiche composte nel nord del Vecchio Continente senza però tralasciare i capolavori del sinfonismo e vedrà succedersi direttori come Nicola Piovani, Joana Carneiro, Dennis Russel Davies, Daniele Gatti, James Conlon, Alexander Lonquich, Myung-Whun Chung, Lionel Bringuier e Zubin Mehta.
Per il secondo appunto in cartellone, sul podio dell’orchestra del Maggio, questa sera alle ore 20, salirà il maestro Alpesh Chauhan, direttore principale della Filarmonica Arturo Toscanini di Parma, nel Concerto in la minore per pianoforte e orchestra op. 16 di Edvard Grieg e nella Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 43 di Jean Sibelius.
Il concerto di Edvard Grieg, entrato di diritto tra i classici della letteratura pianistica, per le melodie accattivanti affidate al pianoforte – strumento prediletto dal compositore, qui impegnato in ampi slanci e delicatezze di diretta ascendenza romantica – e di una scrittura orchestrale elegante e sempre equilibrata nel rapporto con il solista. Come di consueto, Grieg si serve a piene mani dal ricco serbatoio del folclore scandinavo per creare i temi dei tre movimenti dell’opera: l’avvincente melodia di apertura del primo movimento, la sognante e poetica melodia del secondo, fino al brillante tema che si muove a passo danza tradizionale norvegese nel movimento di chiusura.
La Sinfonia di Jean Sibelius, realizzata nel 1901 durante una vacanza in Liguria, ed eseguita nel marzo dell’anno successivo ad Helsinki, è la più popolare tra le sette composte dal musicista. Come altre sue opere, anche la Seconda è una pagina ricca di impeto lirico, ispirato, il più delle volte, al canto popolare finnico. Nonostante manchi di un’introduzione lenta rispetta, però, i principi costruttivi del sinfonismo classico con la suddivisione canonica in quattro movimenti. Un breve motivo di tre note proposto in apertura funge da cellula generatrice attorno alla quale si sviluppano organicamente gran parte dei temi impiegati in partitura: dalla frase lamentosa dei legni nell’Andante, alle inquiete terzine del terzo movimento, al cui interno figura un fascinoso tempo lento, per approdare alla grandiosa perorazione sonora del Finale.
Didascalie immagini
- Il Maestro Emmanuel Krivine
foto © Julien Becker
courtesy Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino - Il Maestro Alpesh Chauhan
foto © Michele Monasta
courtesy Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino
In copertina
veduta interna del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Programma odireno (ore 20)
Edvard Grieg
Concerto in la minore per pianoforte e orchestra op. 16
Jean Sibelius
Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 43
Direttore Alpesh Chauhan
Pianoforte Alessandro Taverna
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
(Il concerto sarà trasmesso in differita da Rete Toscana Classica)
Dove e quando
Evento: Teatro del Maggio Musicale Fiorentino – piazza Vittorio Gui, 1 – Firenze
- Data: 31 October, 2019