«Forse pecco un po’ di presunzione ma penso di avere avuto un padre straordinario dal quale tutti potrebbero trarre una profonda ispirazione – racconta Alberto Bertoli – Una persona partita da meno del nulla, in una condizione di povertà e fisicamente disagiata, che riuscì a costruire una carriera poetica cantautorale d’eccezione che gli ha permesso di coronare un sogno, quello di una qualsiasi persona normale, ma un sogno che a lui risultava veramente difficile per le condizioni in cui era: avere una famiglia con tanti figli. Sono cresciuto con un Padre che ovunque fosse, in giro per l’Italia a fare concerti, appena finito di firmare gli autografi, metteva in moto l’auto e tornava dai suoi figli e da sua moglie, il centro della sua vita. Era pronto a dare una visione del mondo che differiva dagli altri anche perché, come mi diceva sempre lui, il suo punto di vista anche fisico differiva dal resto della società vedendo il mondo da seduto con tutte le difficoltà del caso. Lui e la sua vita si potrebbe riassumere in una sua frase che intitolò anche la sua più bella e completa raccolta di canzoni: “Parole di rabbia e pensieri d’amore”».

Con queste parole Alberto Bertoli ricorda il padre, Pierangelo, a quindici anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 7 ottobre del 2002, in occasione della 5 edizione del Premio la cui serata finale si svolgerà sabato 11 novembre, alle ore 21.00, al Teatro Storchi di Modena, dove verranno assegnati complessivamente cinque Premi stabiliti dalla Commissione Artistica.
A un cantautore della musica italiana – con una lunga comprovata carriera di successo con almeno quindici album all’attivo – andrà il Premio Pierangelo Bertoli assegnato nelle precedenti edizioni a Enrico Ruggeri, Stadio, Luca Carboni, Nomadi e Eugenio Finardi.
Saranno assegnati anche il Premio “A muso duro” dedicato ad un’opera sul tema dell’anticonformismo e dall’indipendenza intellettuale; il Premio “Per dirti t’amo” per un brano che tratti il tema dell’amore anche sul piano universale e il Premio “Italia d’oro” destinato a una canzone descrittiva della situazione politico-sociale contemporanea o prospettica.

Nei mesi scorsi si sono svolte le semifinali dal vivo, presso il Teatro Dadà di Castelfranco Emilia, dalle quali sono usciti gli otto Finalisti della sezione Nuovi Cantautori:
– Gloria Galassi (da Cesena) “In un campo di grano”;
– Alice Guerzoni (da Ferrara) “Che rumore fanno i sogni”
– Pierpaolo Iermano (da Napoli) “Bagnoli Babylon”;
– Piccola Orchesta Karasciò (da Bergamo) “Tabula rasa”
– Giuseppe Libè (da Piacenza) “Aria nuova”;
. Livio Livrea (da Roma) “Nonostante tutto”
. Salvario (da Torino) “Canzonetta da bar”
– Alessandro Zanolini (da Piacenza) “È la vita che hai scelto”
che avranno la possibilità di vincere il Premio Nuovi Cantautori che quest’anno, grazie alla partnership con SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori – consisterà in un riconoscimento in denaro oltre alla partecipazione a manifestazioni di prestigio collaterali, anche televisive, che si svolgeranno in Italia nel 2018.
Sarà assegnata anche la Borsa di Studio “Acep/Unemia come supporto all’attività discografica e/o formativa di uno degli otto finalisti.

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Data: 20171111