Le Settimane della Musica Antica di Innsbruck sono dedicate ai capolavori musicali del Sedicesimo e Diciassettesimo secolo così, ogni estate, gli appassionati si danno appuntamento  per ascoltare straordinarie melodie e ammirare opere sceniche ricche di fascino con cantanti internazionali, ensemble e orchestre interpretano le opere di compositori famosi.
Concerti e le opere vanno in scena in diverse location di Innsbruck e dintorni tra cui la Sala Spagnola del Castello di Ambras – nota per un pregiatissimo soffitto a cassettoni finemente decorato – il locale Treibhaus, il teatro regionale Tiroler Landestheater e il Palazzo Imperiale.

Lo scorso 25 agosto in una sala del palazzo Hofburg nella Riesensaal dove, osservati da ritratti della famiglia imperiale asburgica e lampadari da mille e una notte, ha avuto luogo un concerto un sold out da mesi e che sarà impossibile dimenticare. L’apoteosi della musica si è materializzata con “”, ensemble strumentale formata da dieci solisti eccelsi e dal direttore e violinista, Dmitry Sinkovsky che, durante il concerto, si è anche esibito da controtenore nei duetti. Pubblico starbiliato.
Dmitry Sinkovsky è un giovane talento che ha studiato violino con Alexander Kirov presso il conservatorio Tchaikovsky a Mosca e in seguito direzione d’orchestra con Tomislav Facini presso l’università di Zagabria. Dal 2005 al 2011 ha collezionato una serie di successi vincendo il concorso Bach a Lipsia (2006), il concorso Musica Antiqua a Bruges(2008), il concorso Telemann a Magdeburgo (2011). Nel  2010 ha fondato l’ensemble strumentale “La Voce” in un carriera in costante ascesa.

Il secondo solista, Luca Pianca al liuto, è considerato uno dei più maggiori artisti svizzeri di musica antica capace di creare atmosfere da sogno.
Grandissima attesa per il soprano Julia Letzeva che il New York Times ha definito “la voce angelica“. Ascoltata a Pesaro giovanissima, fin da allora la sua voce è unica in ogni emissione.
Il concerto alternava brani musicali dove la soprano ha lasciato il pubblico in estasi. Sin dall’inizio con “Come nave in mezzo alle onde” aria tratta da Siface di Nicola Antonio Porpora è scattata la standing ovation (come al festival di Pentecoste a Salisburgo quando l’aveva inserita nell’opera Polifemo sempre di Porpora). Il concerto, sempre in un crescendo, in “Agitata da due venti” tratta dalla Griselda di Antonio Vivaldi ha fatto scattare il pubblico in sala in piedi e applausi interminabili e i meravigliosi lampadari della sala tremavano  e c’è stato chi ha temuto potessero venire giù. Un turbinio di emozioni musicali dove, solisti e orchestra, erano un tutt’uno e alla fine della prima parte il pubblico non smetteva di applaudire.
Nella seconda parte con “Zeffiretti che sussurrate..” tratta dall’Ercole sul Termodonte di Antonio Vivaldi la grande sorpresa del direttore che si trasforma in controtenore nel duetto finale con altra standing ovation del pubblico. Ma è nel finale “Brilla nell’alma..” tratta da Alessandro di Georg Friedrich Handel a raggiungere il massimo.
Cinque i bis concessi partendo con “Di tuo amor cor è indegno…” tratto da Siroe Re di Persia di Johann Adolf Hasse suo cavallo di battaglia (lo ricordiamo molto bene quando, all’Opera di Losanna nel novembre 2016, alla fine dell’aria il direttore George Petrou e l’ensemble Armonia Atenea insieme ai solisti cantanti, si fermarono per applaudirle Julia Letzeva insieme al pubblico in delirio). A Innsbruck è accaduta la stessa cosa.
Difficile trovale le parole per definire l’ultimo bis concesso con la famosissima aria tratta dal Rinaldo di Georg Fiedrich Handel “Lascia che io pianga“. La soprano accompagnata solo da Luca Pianca al liuto in un finale dove la musica ha trionfato e l’ennesima standing ovation di un pubblico incontenibile perché non si arrendeva all’idea che il concerto fosse concluso perdendo il conto delle uscite degli artisti. Difficile trovare nei ricordi qualcosa di simile soprattutto per la condivisione totale da parte di artisti e pubblico.

Ancora due parole su Julia Letzeva che, dopo dopo questo concerto, ha iniziato una fitta serie di concerti e opere che la porteranno nei più prestigiosi teatri e sale europee: Dresda, Helsinki, Mosca, Berlino, Amburgo, San Pietroburgo. Tra le varie date segnaliamo l’imperdibile otto dicembre al Tchaikovsky Concert Hall di Mosca nell’Orlando Furioso di Antonio Vivaldi diretto da George Petrou e la sua Armonia Atenea insieme al controtenore Max Emanuel Cencic e ancora Rodrigo opera di Georg Friedrich Handel al Teater an der Wien a Vienna il 20 dicembre. Nel  2020, in gennaio, le Nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart a Salisburgo e ancora Alcina di Georg Friedrich Handel ad Amburgo. Un intensissimo calendario all’insegna del sold out ovunque in simbiosi con i più grandi artisti e ensemble musicali barocche. Concludiamo con maggio 2020 al Theatre des Champes Champes Elysee di Parigi in Alessandro di Georg Friedrich Handel assolutamente da non mancare. La nostra speranza resta quella vederla in un progetto barocco nel nostro Paese perché, con lei, la parola perfezione è l’unica adeguata.  

Didascalie immagini

  1.  “La Voce” ensemble strumentale
    foto © Emil Mateveev
    courtesy Innsbrucker Festwochen der Alten Musik
  2. Dmitry Sinkovsky
    foto © Marco Borggreve
    courtessy Innsbrucker Festwochen der Alten Musik
  3. Julia Lezhneva
    foto © Emil Mateveev
    courtesy Innsbrucker Festwochen der Alten Musik

In copertina
“La Voce” ensemble strumentale
foto © Emil Mateveev (particolare)
Innsbrucker Festwochen der Alten Musik

 

Programma
Antonio Vivaldi
«In furore iustissimae irae».
Arie aus der Motette für Sopran RV 626
«Zeffiretti, che sussurrate».
Opernarie RV 749 Nr. 21
Concerto für Violine, Streicher und B. c. D-Dur RV 208 «Grosso Mogul»

Georg Friedrich Händel
«Alla sua gabbia d’oro» & «Brilla nell’alma».
Arien der Rossane aus der Oper «Alessandro» HWV 21

(l’articolo si riferisce al concerto del 25 agosto 2019)

Dove e quando

Evento: Innsbrucker Festwochen der Alten Musik Universitätsstraße 1 6020 Innsbruck