Fa un certo effetto pensare alla Divina Commedia diventata un kolossal musicale, ma come non constatare il grande successo delle precedenti stagioni che hanno registrato oltre settecentomila spettatori e mezzo milione di studenti sui palchi dei principali teatri, dall’Arena di Verona al Grimaldi Forum di Montecarlo.
La tournée 2019 prosegue arricchita da molte novità e con una diversa veste scenica per la prima opera musicale basata sul poema di Dante Alighieri. Dopo Parma, Pescara, Bari e Milano arriverà a Brescia (in scena al Gran Teatro Morato il 22 e 23 marzo), poi a Firenze (Teatro Verdi il 30 e 31 marzo) e infine a Roma (Teatro Brancaccio dal 2 al 7 aprile).
La Divina Commedia Opera Musical accompagna il pubblico in un avvincente viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, coinvolgendo gli spettatori in un continuo susseguirsi di scenografie immersive, coreografie acrobatiche, videoproiezioni animate in 3D, effetti speciali e musiche emozionanti e struggenti che prendono forma su un palco modulare automatico con sollevamento di piani, impreziosito dalla presenza di elementi scenici di forte impatto.
Lo spettacolo è valorizzato dall’interpretazione di Giancarlo Giannini come voce narrante e rappresenta la maturità di Dant. Fra l’altro, per questa edizione, è stato previsto un restyling dei testi e della scatola scenica, ancora più moderna per rendere li spettacolo fruibile da tutti.
Prodotta da Music International Company, Il valore di questo lacoro è proprio la sua modernità fi lettura del patrimonio di identità culturale che porta con sé la sua “Italianità”. Un caposaldo come i quadri di Caravaggio o le sculture di Michelangelo, così la “Divina Commedia” parla di noi, della nostra cultura, intrisa di arte e genio.
Qualche numero de La Divina Commedia Opera Musical: 2 atti, 10 interpreti, 14 ballerini, 50 persone coinvolte, oltre 200 costumi di scena e più di 50 scenari che si susseguono l’uno dopo l’altro a ritmo serrato e in cambi a vista, tenendo alta l’attenzione del pubblico di ogni età dal primo all’ultimo minuto.
Questa nuova edizione dello spettacolo ha nel team creativo Andrea Ortis, regista e coautore testi. Nel cast, tra gli altri, saliranno sul palco Antonello Angiolillo (Dante) e Mariacarmen Iafigliola (Pia dei Tolomei). Alla presentazione stampa, il regista ha sottolineato: “È stato un grande privilegio per me poter rimettere in forma espressiva un’opera così importante e significativa come la Divina Commedia. Ho voluto creare una fantasia e portare l’azione registica, le visioni e le idee in forma di musical, in maniera armonica, leggendo in chiave moderna il capolavoro di Dante, grande scrittore, poeta, genio e soprattutto uomo”.
L’opera inizia con Dante solo nella selva, assalito da dubbi e incertezze. Maria anima il mondo e la relazione tra La Donna e L’Uomo dà un senso alle perplessità intime di Dante. È Maria che tesse le fila della storia e che dà inizio al viaggio del poeta, ma il suo cammino viene interrotto bruscamente dall’incontro con le tre fiere. Virgilio, consegnato alla scena da un’apparizione carica di mistero, prende così per mano Dante conducendolo, con fermezza e protezione paterne, all’interno dell’intricato viaggio fino alle pendici del Monte del Purgatorio.
Insieme vengono traghettati dall’eccentrico Caronte, uomo grottesco e visibilmente folle che schernisce malamente le anime che conduce verso le sponde opposte dell’Acheronte. La sua enorme barca in scena è mortifera, immersa in una palude dai riflessi color petrolio. Proprio Caronte apre le porte agli straordinari incontri con Francesca da Rimini, incarnazione della passione amorosa che nel peccato di lussuria trova la propria dannazione, costretta a vivere nella tempesta infernale e irrimediabilmente abbracciata all’amato Paolo.
Alla compassione per chi morì d’amore, segue il terrificante passaggio attraverso la Città di Dite, in cui l’aggressione di demoni infernali, volanti, o striscianti, minaccia l’avanzata di Dante. Sempre al fianco del suo Maestro, approda nella mortifera foresta dei suicidi, che allo spettatore appare pietrificata, lugubre.
Qui avviene l’incontro con Pier delle Vigne, altro personaggio storico, accusato in vita di tradimento: suicidatosi a causa di un onore irrimediabilmente compromesso, si presenta a Dante come uomo-albero, figura mutante immobilizzata nel tronco, impressionante immagine di sterilità e negazione della vita. Solo Dante riesce ad animarlo, anche se per poco, dandogli la possibilità di raccontare col canto la propria pena. Dante, profondamente scosso dalla crudeltà dei destini con cui entra in contatto, acquisisce una nuova consapevolezza e, poco dopo, trova Ulisse e il loro incontro è reso in scena da contenuti visual animati in 3D.
È il ghiaccio a chiudere il cerchio del passaggio infernale con Ugolino. Il Vate raccoglie la disarmante testimonianza di un padre che divora i propri figli e ne rimane scosso e raggelato, tanto quanto la landa desolata all’interno della quale si consuma l’incontro con l’ultimo dannato.
Dopo le immagini a tratti opprimenti, dalle forti tinte emotive del primo atto, con il secondo Dante si ritrova immerso in uno scenario più rarefatto. Sulla spiaggia del Purgatorio incontra Catone, che attraverso il proprio racconto canta la forza morale di chi non cedette al compromesso, e si batté in modo integerrimo, in difesa della propria libertà di pensiero contro Cesare. Tra paesaggi carichi di magia, Dante si imbatte in una processione di anime in preghiera, tra cui Pia de’ Tolomei, vittima di femminicidio a opera del marito. Alla fine Dante incontra la speranza nella luce fiduciosa di anime che confidano nell’espiazione. Dopo un malinconico canto notturno che incornicia Dante e Virgilio nell’unico momento di sosta lungo il viaggio, l’Angelo della Penitenza, come spinto da una felicità ancora incosciente permette il passaggio attraverso la Porta del Purgatorio. Così Dante e Virgilio incontrano gli amici poeti Guido Guinizzelli e Arnaut Daniel. A illuminare come un faro nella notte il percorso, le brevi e topiche apparizioni di Beatrice rinfrancano la fiducia di Dante, che adesso più che mai percepisce prossimo l’avvicinamento. Sarà proprio Beatrice a distrarlo dal momento in cui Virgilio lo lascerà affinché continui da solo il viaggio.
Da solo Dante approda dunque nel paradiso terrestre, in cui la stravagante e leggiadra figura di Matelda lo conduce al fatidico incontro con l’amata. Una solenne processione introduce e sancisce il momento emozionante in cui Beatrice diventa luce che rischiara e guarisce dalle tenebre, simbolo di quell’Amor che move il sole e l’altre stelle, unica possibile chiave di accesso alla felicità.
Solo nell’incontro con la donna e con l’amore, Dante, o meglio, l’uomo, ritrova se stesso, scioglie i nodi della selva, e trova Dio.
Didascalie immagini
- Locandina
- Caronte
- Caronte
- Paolo e Francesca
- La citta di Dite
- La città di Dite
- Ulisse
- Pier delle Vigne
- Pia dei Tolomei
- Catone
- Paradiso
- Beatrice
In copertina un particolare di:
Dante di fronte a Caronte
La Divina Commedia Opera Musical
TEAM CREATIVO
Andrea Ortis – Regia
Marco Frisina – Musiche
Gianmario Pagano e Andrea Ortis – Testi
Lara Carissimi – Scenografie
Roberto Fazio e Virginio Levrio – Proiezioni
Massimiliano Volpini – Coreografie
Valerio Tiberi – Luci
Emanuele Carlucci – Suoni
Gabriele Moreschi – direttore tecnico
VOCE NARRANTE
Giancarlo Giannini
CAST
Antonello Angiolillo nel ruolo di Dante
Andrea Ortis nel ruolo di Virgilio
Myriam Somma nel ruolo di Beatrice
Manuela Zanier nel ruolo di Francesca / Matelda
Angelo Minoli nel ruolo di Ulisse / Guido Guinizzelli
Francesco Iaia nel ruolo di Caronte / Ugolino / Cesare / San Bernardo
Mariacarmen Iafigliola nel ruolo di Pia dei Tolomei / La Donna
Brian Boccuni nel ruolo di Catone / L’Uomo (1° Atto) / San Tommaso
Daniele Venturini nel ruolo di Pier delle Vigne / Arnaut Daniel / L’Uomo (2° atto)
Noemi Bordi nel ruolo di Maria
CORPO DI BALLO
Mariacaterina Mambretti, Danilo Calabrese, Raffaele Iorio, Alessandro Trazzera, Mirko Aiello, Marina Barbone, Michela Tiero, Federica Montemurro, Raffaele Rizzo, Giovanna Pagone, Matilde Cortivo, Nicola Simonetti
PERCUSSIONI
Giulio Costanzo – Marco Molino
STAFF TECNICO
Gabriele Moreschi – Direttore Tecnico
Vas srl – Responsabile Video Mappature e Rendering 3D
STAFF ARTISTICO
Rosy Bonfiglio – Primo Assistente Regia
Mariacaterina Mambretti – Assistente Coreografo
SINOSSI
Dante è protagonista di un duplice viaggio, fisico e spirituale, che attraverso i tre regni ultramondani, Inferno, Purgatorio e Paradiso, diviene exemplum per l’umanità. Ne La Divina Commedia Opera Musical, Dante è in viaggio, su binari distinti e paralleli: da una parte cammina verso e dentro se stesso alla ricerca nostalgica del proprio esistere, dall’altra naviga tra le rovine della dannazione, le storture e le brutture del proprio limite, condotto tra vizi e ossessioni, perversioni e peccati. Lo spettacolo La Divina Commedia Opera Musical utilizza diversi linguaggi espressivi e asseconda l’inesauribile fantasia di Dante. Il Dante Viaggiatore in scena diventa la proiezione fisica della voce di se stesso e rappresenta la maturità di un poeta che si ricorda con tenerezza, quando a metà della propria esistenza, spinto da una forte depressione, trova nella scrittura una salvezza creativa e fertile. Lo smarrimento nella selva diventa evocazione di una memoria: pretesto fortunato e ispirazione per il capolavoro che viene “sfogliato” in scena, come un libro animato, attraverso la magia teatrale.