La storia è quella di Zhang Chang Xiao, in arte Sean White, un giovane critico musicale di origine cinese, music planner che, nel 2012, si è trasferito in Italia per studiare Ingegneria robotica al Politecnico di Lecco, ma lasciando velocemente gli studi per seguire la passione per la musica italiana d’autore dopo aver ascoltato “Nella mia ora di libertà” e quindi scoprire Fabrizio De André.
Oggi è anche il regista generale del più grande Festival del capodanno cinese – che si svolge in Italia ogni febbraio, mentre ogni ottobre pianifica il Festival Mandorle della Musica Italo-Cinese – e afferma: «Se riesci a fare della tua passione il tuo lavoro sei l’uomo più felice del mondo. E se ti impegni davvero ci riesci, anche se può sembrare qualcosa di assurdo. Tipo un cinese che si innamora di De André».
Tornando al 2015, Sean decide di introdurre la musica italiana anche nel suo Paese e pubblica in cinese il libro “Creuza de Mao” un sincero e appassionato omaggio alla musica italiana e ai suoi cantautori, raccontati dall’autore ai suoi connazionali e vendendo centomila copie.
Fa uno strano effetto pensare a la Canzone di Marinella trascritta in ideogrammi, perché Sean ha tradotto e spiegato alcuni brani dei cantautori più apprezzati del panorama musicale italiano, analizzandone lo stile musicale e i riferimenti stilistici.
Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Ligabue e Jovanotti sono solo alcuni tra i grandi nomi che Sean racconta nel suo libro con un’attenzione particolare proprio a De André al quale si è ispirato per il titolo del libro. Inoltre, il cantautore genovese fa anche da filo conduttore all’opera.

Creuza de Mao” sarà presto disponibile in Italia in versione tradotta e riaggiornata.

Didascalie immagini

  1. Zhang Chang Xiao, in arte Sean White
  2. La copertina del libro cinese “Creuza de Mao

IN COPERTINA
Crueza de Mao
[particolare di copertina]