Nell’ambito della 44ª edizione del Rossini Opera Festival di Pesaro troviamo due importanti cantate; iniziamo da quella dello scorso 14 agosto, al Teatro Sperimentale, “In morte di M.F Malibran“, non rossiniana, ma scritta da vari autori su testi di Antonio Piazza e rappresentata l’unica volta nel 1837 alla Scala, alcuni mesi dopo la prematura scomparsa dell’artista a cui è dedicata. Si legge nelle note di sala: ”la cantata mai più eseguita dopo la prima milanese, verrà presentata proprio al Rof nella revisione di Valeer De Vlam realizzata in collaborazione con il Centro per lo Studio della Musica fiamminga e Labo XIX&XX (Conservatorio Reale di Anversa)“.

La direzione di questa rarità è stata affidata al direttore principale dell’ORT- Orchestra della Toscana – il maestro Diego Ceretta che, nonostante la giovane età, vanta una lunga serie di successi e numerosi importanti impegni futuri. Anche in questo frangente si è dimostrato all’altezza del compito, conducendo La Filarmonica Gioacchino Rossini in maniera ineccepibile, anche tutti i musicisti hanno dimostrato grande preparazione e professionalità.
Il cast era composto da: Lyaila Alamanova (soprano), Giuliana Gianfaldoni (soprano), Shachar Lavi (mezzosoprano), Dave Monaco (tenore), Giorgi Manoshvili (baritono), Michael Mofidian (basso-baritono).

Schema musicale: Sinfonia di Gaetano Donizetti, Cippo di Manchester di Giovanni Pacini, L’inaugurazione di Saverio Mercadante, La Corona di Pietro Antonio Coppola, Il monumento di Milano di Nicola Vaccaj.
Il Coro del Teatro della Fortuna è stato diretto dal maestro Mirca Rosciani.
Benissimo tutti e le belle voci hanno trasmesso emozioni al numeroso pubblico, che ha accolto con grande calore e applausi interminabili gli artisti, “costretti” a riprendere la parte finale per riuscire poi, dopo altri incessanti consensi, a lasciare il palcoscenico.

Il secondo concerto, quello di Ferragosto sempre al Teatro Sperimentale, ha presentato per la prima volta a Pesaro la “Cantata in onore del Sommo Pontefice Pio IX” (eseguita la prima volta a Roma nel 1847 su poesia di Giovanni Marchetti) nell’edizione critica della Fondazione Rossini, a cura di Mauro Bucarelli.
Sul podio troviamo il maestro Christopher Franklin che ha diretto con sicurezza la Filarmonica Gioachino Rossini, la sua esperienza assicura sempre un’impeccabile esecuzione.
Il cast comprendeva: L’Amor Pubblico – Pietro Adaíni (tenore), La Speranza – Marina Monzó (soprano), Il Genio cristiano – Michael Mofidian (basso-baritono), Corifeo – Antonio Garés (tenore). Il Coro del Teatro Ventidio Basso è stato diretto dal maestro Giovanni Farina.

La straordinaria musica e le belle voci di questi giovani cantanti hanno letteralmente incantato il numeroso pubblico presente.
Come per la cantata del giorno prima è stata ripetuta la parte finale per l’insistenza di applausi e grida di consenso dei presenti, che non lasciavano andare gli artisti.
Un’altra scelta azzeccata che conferma l’importanza del Festival.