Parole come ‘manga‘ o ‘anime‘ utili a definire con un unico termine saghe disegnate in album a fumetti e serie animate a puntate di produzione giapponese, sono ormai da tempo entrate nel gergo comune della lingua italiana, ma forse solo gli appassionati del genere – e non tutti visto il naturale avvicendarsi generazionale – sanno chi era Osamu Tezuka e l’influenza determinante della sua opera per la nascita e lo sviluppo di un intero settore creativo.

Nato nel 1928 nella prefettura di Osaka il giovane Osamu Tezuka si orienta verso gli studi di medicina, ma il successo immediato ottenuto dalle sue prime pubblicazioni a fumetti nella seconda metà degli anni ’40 non gli farà mai indossare professionalmente il camice bianco; l’originalità delle sue tavole con tagli molto cinematografici, in contrasto con la staticità dei manga precedenti ancora molto legati alla tradizione delle stampe antiche, lo fanno unanimemente riconoscere ancora oggi padre del manga moderno.

Con i guadagni ricavati dai suoi manga l’artista fonda la Mushi Production realizzando il primo anime nella storia del cartone animato giapponese, creando il proficuo compromesso tra arte e mercato che ha generato un florido settore dell’industria nipponica. La serie Tetsuwan Atom, nota in occidente come Astro Boy, tra il 1963 e 1966 arriverà a contare ben centonovantatre episodi e il bimbo robot protagonista resta la creatura più famosa di Osamu Tezuka.

Come uno scrigno che preserva l’eredità del Maestro – di cui il prossimo 9 febbraio ricorre il trentesimo anniversario della scomparsa – nella città di Takarazuka, dove ha vissuto dall’età di cinque anni trascorrendovi il periodo formativo della sua vita, dal 1994 è aperto il Museo del Manga a lui dedicato.
Ospitato in un palazzo appositamente costruito il Museo Osamu Tezuka accoglie il visitatore con una statua della Fenice, mitica protagonista di un’opera a fumetti cui lavorò tutta la vita lasciandola però incompiuta.

Sulla piazzetta antistante l’ingresso fanno bella mostra di sé, con un’idea non certo priva di sottile ironia, le impronte nel cemento in perfetto stile hollywoodiano di tutte le sue più note creature disegnate e animate: Astro Boy, Kimba il leone bianco, Unico il piccolo unicorno inviso agli dei perché dispensa felicità agli uomini, la principessa Zaffiro e persino mani e piedi del Buddha.
All’interno del museo, organizzato su tre piani, i personaggi scaturiti dalla fantasia di Tezuka decorano in abbondanza ogni superficie.

Sul pavimento dell’atrio il volto gigante di un alter ego del grande mangaka realizzato da lui stesso, un Osamu Tezuka disegnato che incontriamo anche in versione statuina, fa da guida al visitatore tra teche a forma di capsule spaziali e didascalie disgraziatamente solo in ideogrammi giapponesi.
Nelle sale al piano terra dietro l’ingresso, foto e disegni autografi originali ripercorrono la vita personale e professionale dell’artista con un’intera parete a scandirne la cronologia completa.

In una piccola sala cinematografica a orari fissi viene proiettato un esclusivo cortometraggio a cartoni animati sull’infanzia di Osamu Tezuka che esalta e rivela la sua passione per gli insetti, ispiratori di tante avventure quando bambino ne osservava la vita nei prati. Il museo include una sala multimediale dove i più piccoli possono vedere i cartoons, laboratori, una fornita biblioteca di manga e una serie di vetrine con abbondanti frammenti della prolifica produzione dell’autore, come fumettista e come animatore.

Al piano superiore del palazzo uno spazio per le esposizioni temporanee e un piccolo negozietto di souvenir di tutti i tipi, anche alimentari, che riproducono il mondo di Osamu Tezuka; e proprio ‘mondo’ è il termine più corretto da usare parlando della sua opera, perché a dispetto di epoche e contesti diversi può capitare nei suoi lungometraggi come nei fumetti di trovare personaggi di altre storie, come figure reali che casualmente si incontrano e possono vivere anche oltre i confini delle rispettive narrazioni.

Per raggiungere il Museo del Manga Osamu Tezuka a Takarazuka, regione del Kansai, prefettura di Hyōgo, si può arrivare alla stazione ferroviaria della città, non molto lontana, da cui agevolmente e in tempi rapidi ci si collega con Osaka. Per informazioni ulteriori è disponibile un sito ufficiale in lingua inglese, diverso dall’originale giapponese.

Didascalie immagini

  1. Placche sul terreno con Black Jack, la principessa Zaffiro e Kimba il leone bianco segnano il percorso pedonale dalla stazione ferroviaria di Takarazuka al Museo del Manga Osamu Tezuka / L’ingresso del museo con la Fenice a lato.
    foto © Andrea Mancaniello
  2. Museo del Manga Osamu Tezuka, frammenti di una prolifica produzione.
    foto © Andrea Mancaniello
  3. Astro Boy: frammento di storyboard per la serie tv / Vetrata sul soffitto nell’atrio del museo / La statua in dimensioni proporzionate a quelle ‘reali’ del personaggio.
    foto © Andrea Mancaniello
  4. Museo del Manga Osamu Tezuka: La statua della Fenice all’esterno / Bassorilievi sul fianco dell’edificio ritraggono Astro Boy, Kimba il leone bianco, la principessa Zaffiro, Black Jack.
    foto © Andrea Mancaniello
  5. Le impronte stile hollywoodiano nello spazio antistante l’ingresso, il alto a destra riconoscibili quelle del Buddha / Kimba il leone bianco / Il piccolo unicorno Unico, destinato a fuggire sempre l’ira degli dei.
    foto © Andrea Mancaniello
  6. L’autocaricatura di Osamu Tezuka da lui stesso disegnata accompagna nella visita al museo, tra le capsule del piano terreno che custodiscono frammenti di una vita professionale e privata; nella foto un piccolissimo Osamu all’inizio della vita.
    foto © Andrea Mancaniello
  7. Il cartone animato realizzato in esclusiva per il museo con un Osamu bambino appassionato di insetti / Un piccolo visitatore guarda un episodio di Kimba il leone bianco / Le vetrine che raccolgono la produzione del grande mangaka.
    foto © Andrea Mancaniello
  8. Immagine promozionale per il lungometraggio animato tratto da Le mille e una notte (1969) destinato a un pubblico adulto / Il timbro commemorativo della visita al Museo del Manga Osamu Tezuka / Tra i souvenir in vendita anche colorati dorayaki, squisiti biscotti ripieni di crema di fagioli rossi.
    foto © Andrea Mancaniello

IN COPERTINA
La statua di Astro Boy a grandezza naturale accoglie i visitatori nell’atrio del Museo del Manga Osamu Tezuka a Takarazuka, regione del Kansai, Giappone
foto © Andrea Mancaniello
[particolare]

Museo del Manga Osamu Tezuka
7-65 Mukogawacho, Takarazuka, prefettura Hyōgo, Giappone
Orario:
dalle 9:30 alle 17:00
tutti i giorni escluso il mercoledì